GT WORLD CHALLENGE, UN 2021 INTENSO, ALMENO SULLA CARTA

Testo e foto MARCO FERRERO

 

Il GT World Challenge, erede, giusto ricordarlo, del Blancpain GT Series, che per nove stagioni ha tenuto compagnia agli appassionati, per il 2021 prevede, nel suo programma e coerentemente alle migliori intenzioni, una stagione decisamente intensa ed importante, imperniata sulla bellezza di ventinove appuntamenti ripartite sulle serie Europa, America, Asia e Australia, a copertura di un periodo temporale di otto mesi, da fine febbraio a fine ottobre.

Stiamo parlando della serie riservata a vetture Gran Turismo probabilmente più importante, quella più numericamente rappresentata, sia qualitativamente che quantitativamente, capace di schierare una dozzina delle case automobilistiche più importanti del pianeta e di presentarsi sui circuiti automobilistici più prestigiosi del panorama mondiale, di quella che lo scorso anno si è permessa, non si sa per la verità se i risultati siano in merito stati confortanti, di tenere i media fuori dalle competizioni per tutta la stagione.

Il calendario ufficialmente diramato attesta come la serie sarà una delle prime, ovviamente pandemia di COVID permettendo, a partire, con una gara a Phillip Island tra un mese, e le serie Europa ed America a seguire di lì a poco; un po’ più ritardata la serie asiatica, che non prenderà via prima della fine di maggio, una data certamente precauzionale considerate le attuali condizioni sanitarie presenti in oriente.

La serie europea, con cinque gare “Endurance” e cinque “Sprint”, avrà il suo start sulla pista italiana di Monza, un appuntamento che ormai può considerarsi un “classico” e che ci si augura possa trovare un suo regolare svolgimento, chissà magari anche con la presenza del pubblico sulle tribune; una gara che ha sempre saputo regalare emozioni e che, certamente, non tradirà le attese degli appassionati.

Per quanto relativo alle competizioni in terra nazionale da ricordare altresì l’appuntamento di inizio luglio a Misano, un altro evento altrettanto avvincente e, potendo, imperdibile; se è vero che il tracciato romagnolo si differisce, e di molto, da quello brianzolo, è altrettanto vero che lo stesso ben si presta alle gare delle vetture Gran Turismo (tant’è che ci aveva corso pure il DTM) e che sa regalare sempre gare appassionanti.

L’unico dubbio su una stagione programmata in dettaglio e con cura riguarda, manco a dirlo, le possibili interferenze che la situazione sanitaria mondiale, tutt’altro ad oggi che chiaramente identificata nella sua soluzione, potrebbe generare; lo scorso anno, ma il fenomeno aveva riguardato indistintamente tutte le competizioni a due piuttosto che a quattro ruote del pianeta, la prima metà dell’anno era stata uno stillicidio continuo di annullamenti e di rinvii.

Memori di ciò, tutti quest’anno hanno programmato i propri calendari con le cautele del caso ed approntando preventivamente, si può esserne certi, un piano “B” per fronteggiare qualsiasi eventualità o rischio di annullamento di uno o più eventi; in casa SRO (Stephane Ratel Organisation) si è approntato un programma ambizioso ed articolato, la speranza è che lo stesso possa essere regolarmente realizzato.

 

 

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