GT WORLD CHALLENGE EUROPE, I TEST DI LE CASTELLET

testo e foto MARCO FERRERO

 

Il GT World Challenge Europe, la serie che ha preso nominalmente il posto della Blancpain GT Series, causa la fine della sponsorizzazione da parte del marchio di orologi dopo nove anni, un cambiamento forse più formale che sostanziale, in quanto la stessa ha mantenuto i suoi punti di forza inalterati, ha preso il via per quanto riguarda il campionato europeo con i rituali test pre campionato che si sono svolti sul circuito del Paul Ricard a Le Castellet.

Una decisione per certi versi in po’ sorprendente e certamente in controtendenza a quanto tutti gli sport, anche dei motori, stanno operando, e che ha visto l’italianissimo team FFF- Orange, la squadra Lamborghini, peraltro una delle favorite alla vittoria finale, dare forfait, sia in ossequio alle direttive emanate dal nostro governo sia, come testualmente dichiarato, “per rispetto verso tutti gli altri team”.

Due giorni utili a tutti i team ed ai piloti per affinare la messa a punto e perfezionare gli sviluppi su cui si è lavorato sulle vetture durante tutto l’inverno, peraltro su uno dei tracciati che vedrà una delle prove del calendario della serie, uno dei più belli, uno dei più tecnici, uno di quelli dove parte veloce e parte mista possono consentire valutazioni tecniche e verificare lo “stato di salute” degli avversari più pericolosi.

La bellezza di circa 100 vetture ed oltre 200 piloti hanno popolato il tracciato francese, peraltro abituato a questo tipo di “pubblico” in pista, snocciolando giri su giri, mentre ai box i tecnici analizzavano i dati scaturiti dalla telemetria ed i meccanici lavoravano alacremente sulle vetture per apportare quei piccoli aggiustamenti utili a limare poco alla volta decimi e centesimi di secondo o si confrontavano con i piloti per comprendere se e come quanto operato avesse potuto trovare riscontro nelle prestazioni cronometriche.

Tutte presenti le undici case impegnate nella competizione, in ordine rigorosamente alfabetico, Aston Martin, Audi, Bentley, BMW, Ferrari, Honda, Lamborghini, Lexus, McLaren, Mercedes AMG, Porsche, un “parterre de rois” a rappresentanza dell’elite dell’automobilismo sportivo mondiale, che in questa serie presenta i suoi modelli top sportivi.

Confermato da parte degli organizzatori che quest’anno saranno 53 le vetture partecipanti in gara nella classe Endurance e 33 quelle della classe Sprint Cup, valore quest’ultimo incrementato dalle 28 unità ammesse sino alla scorsa stagione, il che porterà a presentare ad ogni evento un numero consistente di vetture al via.

Difficile ipotizzare quali siano state le strategie che, inevitabilmente, ciascun team abbia operato in questi due giorni di test, se qualcuno si sia “nascosto” o se abbia già mostrato tutto il suo potenziale per “intimorire” gli avversari, se abbia testato in parte od in toto qualche ulteriore accorgimento da sviluppare e mettere in campo nel corso della stagione, in quanto difficile, se non impossibile, avvicinarsi troppo a certe parti delle vetture all’interno dei box.

Come ovvio, ed alla luce dell’andamento del campionato 2019, dove in ciascuna gara, ed all’interno di ciascuna di esse, l’equilibrio ha portato a continui colpi di scena ed ad esiti sempre imprevedibili, arduo poter azzardare un pronostico; alla prima gara, non più a Monza per le note vicende legate al coronavirus ma a Le Castellet, si tratterà, su un circuito veloce ed altrettanto tecnico che premia la potenza delle macchine ed il “pelo” dei piloti, di verificare come i team abbiano lavorato in questa fase ed il loro stato di preparazione.

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