A MONTECARLO IN PISTA LE FORMULA 1 DAL 1920 AL 1985

Testo e foto MARCO FERRERO

 

Dando per assodato che l’evento rimane uno di quelli in assoluto più attesi da parte dagli appassionati, nell’attuale weekend del 13-15 maggio è in corso di svolgimento a Montecarlo la 13^ edizione del Monaco Grand Prix Historique, evento che raccoglie sulle strade del Principato le monoposto di Formula 1 a copertura di un periodo che va dal 1920 al 1985, una kermesse imperdibile ed occasione unica per rivedere vetture di valore sportivo inestimabile sulla pista che le vide assolute protagoniste.

Sino ad oggi le gare della Formula 1 storica avevano avuto infatti, al pari di quelle della Formula E, cadenza biennale, laddove le prime si svolgevano, per semplificazione, negli anni pari, mentre le competizioni delle vetture ad energia alternativa trovavano luogo in quelli dispari (ma l’appuntamento potrebbe divenire fisso annualmente); “grazie” al COVID e, in tutta onestà, ad uno sforzo organizzativo non indifferente ed encomiabile, l’Automobile Club de Monaco si è fatta carico, già dallo scorso anno, di “recuperare” la gara “historic” non corsa nel 2020, in tal modo ponendo a calendario ancora una volta sulle proprie strade la bellezza di tre gran premi (ai due citati si aggiunge il tradizionale appuntamento della Formula 1 d’oggi).

Detto in tutta onestà, pur se appare evidente come sotto l’aspetto organizzativo / logistico non risulterebbe agevole, sarebbe bello sperare che anche il Grand Prix Historic divenisse annuale, un’occasione troppo ghiotta per non materializzare un “ritorno al passato” sull’unico circuito del pianeta che potrebbe rendere realtà quello che normalmente apparirebbe un sogno.

Un evento che già nei  numeri conferma il suo appeal: se l’edizione del 2018 aveva visto la partecipazione di oltre 150 piloti iscritti, quella del 2021, causa soprattutto le restrizioni causate dal COVID, ne aveva visti “solo” 110 circa, un risultato comunque ragguardevole, mentre per quest’anno gli iscritti saranno, sulle otto classi in gara, oltre 200, un risultato eccezionale garanzia di assoluto spettacolo, agonistico / sportivo e non.

Attesa anche quest’anno la presenza di grandi ex piloti di Formula 1 del passato, altro assoluto “plus” che la kermesse sa garantire; attesa la conferma, in aggiunta ai nomi di Marco Werner, Emanuele Pirro e Jean Denis Deletraz, della presenza di Alex Caffi , e magari del ritorno di Jean Alesi e di René Arnoux, lo scorso anno per diverse ragioni sfortunati protagonisti nelle rispettive categorie.

Si è accennato, con i piloti, alle gare: otto sono quelle, previste nel weekend, così definite:

Gara A1 – Louis Chiron – per vetture da Gran Premio ante 2^ guerra mondiale e vetturette,

Gara A2 – Juan Manuel Fangio – vetture di Formula 1 con motore anteriore ante 1961,

Gara B – Graham Hill – vetture di Formula 1 con motore posteriore, 1500 cc, F1 e F2 dal 1961 al 1965,

Gara C – Vittorio Marzotto – per Vetture Sport con motore anteriore dal 1952 al 1957,

Gara D – Jackie Stewart – vetture di Formula 1 in gara dal 1966 al 1972,

Gara E – Niki Lauda – vetture di Formula 1 in gara dal 1973 al 1976,

Gara F – Gilles Villeneuve – vetture di Formula 1 in gara dal 1977 al 1980,

Gara G – Ayrton Senna – vetture di Formula 1 in gara dal 1981 al 1985.

Come sempre, ciascuna gara rimane simbolicamente dedicata ad un grande pilota che in quegli anni fu protagonista e vincitore; annotazione statistica, tra le oltre 200 vetture iscritte alla manifestazione, la vettura più “datata” è una Bugatti del 1925, che a quasi cento anni di distanza si ripresenta in gara su quelle stesse strade.

Un’edizione nella quale, con la riapertura al pubblico, si attende il “sold out” dei posti sulle tribune; per gli appassionati solo l’imbarazzo della scelta, ogni luogo sarà ideale per poter godere dello spettacolo offerto dai protagonisti, ogni angolo risulterà propizio per riuscire a cogliere le sensazioni che le vetture offriranno ad ogni loro passaggio.

Un evento che, per chi non possa presenziare, non può che essere presentato con un’adeguata, se pur non esaustiva, carrellata fotografica, il modo migliore per presentare quanto, automobilisticamente, storicamente e tradizionalmente il weekend monegasco propone.

 

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