A GATTINARA LA PRIMA PROVA DEL CAMPIONATO ITALIANO AUTOCROSS

Testo e foto MARCO FERRERO

 

Avrebbe dovuto avere inizio la scorsa settimana sul rinnovato tracciato di Val d’Enza, poi alcuni problemi organizzativi hanno impedito lo svolgimento dell’evento, che è stato spostato come sede e realizzato questo fine settimana sul tracciato, peraltro appena realizzato, di Gattinara, presso Vercelli; stiamo parlando della prima prova del Campionato Italiano Velocità su Terra, o Autocross che dir si voglia, altra disciplina che ha con questo appuntamento aperto la sua stagione.

Per ricordare ai pochi che non ne fossero a conoscenza di che si stia parlando, si ricorda come l’autocross sia definito come “gara di velocità che si svolge su percorsi chiusi permanenti (crossodromi) o provvisori. Le piste devono essere allestite su terreno naturale (pianeggiante od ondulato) che abbia una superficie non compatta (terra, sabbia, ghiaia) e sia privo di fossati o corsi d’acqua). Le partenze avvengono in contemporanea e “da fermo” con motori in moto”.

Per completezza di informazione regolamentare, la disciplina si differenzia dal rallycross in quanto quest’ultimo prevede piste su una cui una o più parti presentano un tratto asfaltato, nonché una corsia più lenta, chiamata “joker lap” che tutti i piloti devono obbligatoriamente percorrere una volta nel corso della gara, molto spettacolare in quanto di norma tale situazione porta al verificarsi di sorpassi.

Cinque le categorie in gara, che alla fine di un’intensa e combattuta giornata di gare, hanno incoronato i seguenti vincitori:

Turismo 2000 – Andrea Tonoli,

Gruppo 2 TAX – Natale Casalboni,

Kart Cross – Massimo Ruzzante,

Buggy 1600 – Alessio Gallotta,

Super Buggy – Davide Casarin.

 

Una gara che si è svolta con condizioni meteo ideali, con una bella giornata di sole ed in assenza di pioggia battente (un elemento che risulta essere un vero e proprio calvario per i concorrenti), su un tracciato molto vario e tecnico, capace di esaltare le capacità di guida dei piloti, oltre cinquanta gli iscritti all’evento, delle varie categorie in gara.

Ancora una volta, e non avrebbe potuto essere diversamente causa la sussistenza della “zona rossa”, l’evento si è dovuto svolgere “a porte chiuse”, senza la presenza del pubblico, con l’ammissione al comprensorio del tracciato limitata a piloti, qualche meccanico come supporto e gli addetti ai lavori; nella situazione in corso va fatto un plauso agli organizzatori, bravi ed appassionati, per essersi fatti carico dei sacrifici e degli oneri che un evento come questo comportano pur di dare inizio a questo campionato.

Un segnale importante di come le discipline cosiddette “minori”, e comunque non professionistiche, continuino ad attestare la loro voglia di riprendere, di regalare ai propri praticanti ed appassionati l’opportunità di potersi misurare tra loro e praticare la disciplina che prediligono.

Una terra, quella del nordest piemontese, che ha una tradizione nelle gare offroad in circuito, e che sa farsi sempre parte attiva in merito; sempre in tema di autocross infatti giusto ricordare come a settembre, nella vicina Maggiora, altro tempio delle gare fuoristrada, avrà luogo l’ormai tradizionale ultimo atto del Campionato Europeo Autocross, appuntamento inperdibile per gli appassionati, con la speranza che quest’anno possano assistervici dal vivo.

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