SBK: REA ANCORA RE E RECORDMAN, MA QUALE 2019?

 

Quelli ottenuti da Jonathan Rea in Superbike sono numeri a dir poco impressionanti: un palmares che vede la vittoria in 4 Campionati Mondiali (al pari di Carl Fogarty, ma consecutivi dal 2015, unico in questa impresa), 71 vittorie su 243 gare disputate, una striscia “aperta”, che potrebbe continuare nel 2019, di 11 vittorie consecutive, 134 presenze sul podio, tutto ciò senza dimenticare il record di punti (556) ottenuti in una sola stagione, quella del 2017.

 

Tutti record che, stante la presenza del centauro britannico in SBK anche nel 2019, non potranno che essere ancora migliorati; anche quest’anno una superiorità indiscutibile e tale da far sembrare quest’ultimo titolo iridato quasi “facile” da ottenere. Tutto ciò, non lo si dimentichi, nonostante la federazione ad inizio anno avesse posto delle limitazioni alla sua moto, che potevano far pensare che quest’annata avrebbe potuto generare al britannico più di una difficoltà.

 

Tempo un paio di round per “prendere le misure”, e Rea ha imposto a tutti il suo talento, la sua sensibilità di guida e la sua velocità, inanellando vittorie a ripetizione e lasciando agli avversari solo qualche episodica soddisfazione; Il tutto sicuramente anche grazie ad una Kawasaki che ha assecondato il rider inglese nel migliore dei modi e che si è dimostrata ancora una volta la moto migliore del lotto.

 

 

Per quanto riguarda gli avversari, annichiliti dalla superiorità di Rea, gli stessi hanno evidenziato, chi più chi meno, qualche passo falso di troppo: Melandri , partito con la doppia vittoria al primo appuntamento, poi talora sfortunato ed infine con qualche problema in seno alla squadra, Davies, velocissimo ma incostante, Sykes, l’altro pilota Kawasaki, che già sapendo che nel 2019 avrebbe lasciato la sua moto a Haslam ha passato metà del 2018 da “separato in casa” raccogliendo la sua forse peggior stagione, e Van der Mark, che ha “pagato” qualche irruenza di troppo e qualche incostanza di rendimento.

 

Per la stagione 2019 ci si attendono alcune novità; la prima è quella di vedere tre manches di gara, in luogo di due, per weekend, un’altra, per i colori italiani più triste, il ritiro di Aprilia dal mondiale per questioni economiche, e quello, probabile, di Marco Melandri, e quella più preoccupante, ad oggi la mancanza dell’elemento più importante,il calendario… peraltro, dai rumors che corrono, c’è il timore che alcune sedi “storiche” possano dare forfait, così anche come altre papabili possano declinare la propria presenza.

 

Per tutti gli appassionati di questo campionato si spera che a breve possano arrivare buone notizie.

 

 

 

(foto archivio del weekend di Misano)

 

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