RICORDANDO GILLES, il racconto dell'ultima cena in Belgio

 Gilles Villeneuve a cena la sera del 7 maggio a fianco della modella olandese Anke Verbeek (foto Giorgio Meroni)

 

Sono passati 37 anni ormai, ma certi ricordi restano impressi nella mente. E anche io faccio un tuffo nel passato, riordinando i cassetti di vecchie foto di una serata di maggio di tanti anni fa. Era il 7 maggio 1982. Difficile dimenticarlo. Un amico comune mi invita a celebrare il suo compleanno. Dico bene, andiamo. “Va che lo festeggiamo in Belgio, c’è pure il Gran Premio…”. Beata gioventù, pochi bagagli, tanta passione. Si prende e si parte e così ci ritroviamo a Liegi, al Novotel mi pare. “Va che viene anche Gilles Villeneuve con noi”. Figurati se il pilota della Ferrari viene a cena da noi per un compleanno… Invece no.

 

L’ELICOTTERO PARCHEGGIATO DAVANTI ALL’HOTEL LONTANO DALLA FERRARI

 

 

Arriviamo alla spicciolata e con sorpresa vediamo l’Agusta di Gilles Villeneuve parcheggiato sul piazzale dell’hotel. Come mai è qui? La domanda è spontanea visto che il resto della Ferrari è in un altro hotel vicino a Zolder. “Sai, dopo Imola i rapporti con la squadra si sono rotti, per cui non vuole avere niente a che fare con Pironi ed evita ogni contatto per cui se ne sta per conto suo”. Infatti, due settimane prima a Imola si è consumata la rottura fra Gilles Villeneuve e Didier Pironi. Ma nel frattempo si è rotto anche altro. Anni dopo verremo a sapere che Gilles avrebbe in ogni caso lasciato la Ferrari a fine 1982.

 

1983 GILLES AVREBBE AVUTO UN SUO TEAM CON MOTORE FERRARI TURBO

 

Il Drake, caso unico per quel tempo, gli aveva promesso la fornitura di un motore e la creazione di un proprio team di F.1. Tecnico Gerard Ducarouge, fra gli altri anche il giornalista italiano Lino Rocca, scomparso qualche anno fa. Ma le rotture di Gilles non erano solo con la squadra. Col senno del poi abbiamo capito che c’era anche altro che scricchiolava nell’animo di Gilles. I rapporti con la moglie, la famiglia. La nascita di qualcosa di nuovo nella sua vita privata. Che quella sera, a tavola, era lì con noi in bella evidenza anche se, da semplici tifosi, non avevamo capito l’ampiezza di quanto stesse accadendo.

  In primo piano, Giorgio Meroni, autore del servizio. Si riconosce la bionda Anke, poi Gilles e Schorly la nuova fiamma

 

Gilles mangia cupo, al suo fianco la modella olandese Anke Verbeek, alla sua sinistra la modella e ragazza immagine della Marlboro che ci fu presentata come Schorly in un elegante top nero in cui c’era poco da immaginare. La ricordo bene, molto bella, carnagione scura, stessa provenienza, anni dopo, di Lewis Hamilton. Al tavolo mi ritrovai anche l’ Ing. Cantoni dell’ Agip e Jean Campiche della Longines che faceva i cronometraggi.

Nelle foto, la modella che frequentò Gilles in quel periodo, lavorava per la Marlboro e Gilles a cena

 

Per capire il valore del tavolo, basti dire che la modella Anke a quel tempo era la più pagata e ricercata dal jet set. La serata scorse via tranquilla, Gilles qualche battuta ma sempre serio. Si capiva che qualcosa lo tormentava, non era sereno, aveva ancora tanta rabbia da smaltire. Poi salutò la compagnia, andò in camera sua. Non lo rividi più. Il giorno dopo, mentre con l’amico che ci aveva invitato alla festa pensavamo alla serata, l’incidente che devastò il mondo della F.1 dell’epoca e l’addio a Gilles Villeneuve. Dopo 37 anni, per caso, ho ritrovato in un cassetto i ricordi di quell’ultima cena, in compagnia di colui che è un mito della F.1, di una leggenda. Ebbene sì, ho cenato con una leggenda. E conservo quel momento per me. Salut Gilles, qualcosa di tuo è rimasto ancora fra noi e non sparirà mai.

 Gilles Villeneuve nell’abitacolo della sua Ferrari, foto Ercole Colombo da Ferrari.com

 

 

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