MXGP: IMOLA FESTEGGIA I CAMPIONI

 

 

Laureatosi campione del mondo con una gara di anticipo, il neo iridato della MXGP Jeffrey Herlings a Imola si è presentato forte di un titolo frutto di una supremazia che ha caratterizzato la stagione 2018, dove ha lasciato letteralmente le briciole ai suoi avversari, in primis il nostro Antonio Cairoli che senza questo avversario avrebbe certamente ottenuto il suo decimo titolo iridato. 

Il nuovo campione della classe regina quest’anno si è imposto anche sulla propria irruenza, evitando di incorrere in errori come quelli che nel 2014 e 2015 gli sono costati i titoli MX2, a favore rispettivamente di Jordi Tixier e Tim Gajser, che apparivano ormai indiscutibili.

 

 

Questione un pelo differente nella classe cadetta per il diciassettenne spagnolo Jorge Prado, cui bastavano cinque punti per diventare il nuovo campione del mondo, obbiettivo raggiunto già nel corso della prima manche, così succedendo al compagno di squadra Pauls Jonass. Il giovanissimo talento spagnolo ha dimostrato per la sua età una maturità tecnica e caratteriale inconsueta che lo proietta nel futuro con prospettive importanti; già dalla prossima stagione, dove la pressione sarà di tutt’altro livello, potremo avere la controprova. 

La KTM ha dominato entrambe le classi mostrando una supremazia tecnica quasi imbarazzante; per gli avversari si prospetta un duro lavoro invernale per colmare il gap, fermo stando che la casa austriaca non rimarrà certo a guardare in vista del prossimo anno. 

Nota dolente, per un campionato importante, la gestione della copertura media; interesse in continuo calo tra gli addetti ai lavori, anche causa le modalità di “scelta” di attribuzione delle pettorine, cui ci si auspica si provveda ai necessari correttivi, sia in qualità, concedendo l’accesso a bordo pista solo a coloro che dispongono di requisiti professionali ed assicurativi, sia in quantità, permettendo a tutti gli accreditati di poter parimenti operare evitando, non chiaro con quale razionale, che i criteri di scelta possano apparire puramente discrezionali. 

 

 

(foto archivio 2018)

 

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