F.1 GP Monza, il rinnovo e il futuro nelle parole di Sticchi Damiani presidente ACI

Si scrive Monza ma si legge Italia. Alla presentazione del GP che domenica si corre all’autodromo brianzolo, il presidente dell’ACI, ingegner Angelo Sticchi Damiani fa il punto sulla gara più importante per la nazione ma anche una delle più prestigiose al mondo. Perché si parla di Italia al di là del contesto lombardo che ospita l’evento? “Perché non dobbiamo limitarci solo a considerare il GP come un evento locale – dice l’ingegner Sticchi Damiani – in quanto è una vetrina internazionale per l’intero sistema italiano. Per questa ragione abbiamo organizzato alcune iniziative collaterali e registriamo come prima volta la presenza di una Ferrari F.1 che sfilerà sul Canal Grande a Venezia, che in questo periodo ospita il festival del cinema. Da Venezia verranno i trofei che consegneremo sul podio ai vincitori, sono stati realizzati a Murano e rappresentano l’arte, la classe e un patrimonio italiano. Il prossimo anno vorremmo fare qualcosa da Torino, patria dell’automobile nazionale. Tutto questo per ricordare che la corsa si svolge sì a Monza, ma dietro ci sono lavoro, passione, tecnologia italiana e quindi deve essere un evento che coinvolge le eccellenze nazionali”.

 

Uno sforzo notevole che premia la fiducia del presidente che con Ecclestone firmò un contratto di tre anni e che dovrebbe essere rinnovato con la nuova gestione Liberty Media: “Diciamo che fu dura strappare il rinnovo e si fece con il supporto di tutti, dal governo presieduto da Renzi all’epoca alla regione Lombardia col presidente Maroni. Fu un grande gioco di squadra che ci permise di conservare la corsa. Ora stiamo pensando al futuro. Liberty Media sta osservando un accordo che non fu firmato da loro e che scade l’anno prossimo. Nel 2022 l’autodromo compie 100 anni e vorremmo celebrare quell’evento con un rinnovamento della pista, delle sue strutture e con un contratto che ci permetta di programmare investimenti a lungo termine. Ora siamo nella situazione che ogni gara è una perdita che da soli, come ACI, non possiamo più sostenere”.

 

Una perdita che i maligni dicono ricada sul contribuente finale, quindi anche a chi abita lontano da Monza…”E’ assolutamente falso. ACI non è statale, i soldi li abbiamo trovati e rimessi noi dal nostro bilancio quindi nemmeno un centesimo è a carico del contribuente, questo deve essere chiaro. Ma proprio perché si corre in passivo non possiamo più sostenere i costi dell’epoca Ecclestone e non possiamo rimetterci di tasca nostra perché ci si arriva fino a un certo punto…”. La Ferrari ha vinto domenica scorsa con Vettel, quindi le premesse per un afflusso di tifosi è buono? “Molto, vedremo nei prossimi due giorni. Una vittoria Ferrari a Monza sarebbe davvero bella, un modo per ricordare il presidente Marchionne da poco scomparso e che volle creare questa squadra di nuovi tecnici e che nel 2015 con la Ferrari si spese con Ecclestone ribadendo l’importanza di Monza come sede del GP d’Italia. Una vittoria Ferrari sarebbe davvero il modo più bello per ricordarlo e per ripagare i tanti tifosi che verranno e che faranno da corollario a una delle gare più belle e storiche del mondo”. Che se resta in calendario è perché c’è stata la caparbietà di un salentino come il presidente Sticchi Damiani, altrimenti la F.1 in Italia l’avremmo vista solo in televisione…

 

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