F.1 GP Monza, dal botto Ericsonn a Vettel che vola in prima chicane

 

Piatto ricco, oggi per gli Appassionati di F.1, a Monza. Dopo la sessione bagnata del mattino, tutti i Piloti erano ansiosi di scendere in Pista per la sessione pomeridiana, dove il Glorioso Tracciato Monzese si presentava asciutto ed in perfette condizioni. Quale migliore occasione per scegliere un punto della Pista ed andare a vedere i nostri Eroi in azione da vicino! Così eccoci in Prima Variante, vicino ai fotografi, attaccati alla rete bordo pista, giusto a cinque metri dalla seconda semicurva a sinistra che i Piloti debbono affrontare in uscita chicane. Postazione da brivido! Giusto il tempo di effettuare l’installation lap e… BOOM! Il Botto! Una serie incredibile di capriole della Alfa Romeo Sauber numero 9 di Marcus Ericsson, distrutta dopo lo scarto improvviso sulla sinistra che la Macchina ha subito in seguito alla mancata chiusura del DRS. Che paura! Soprattutto perché sentire gli urti e i crepitii del carbonio delle ali e del fondo che si sbriciola dal vivo è davvero impressionante.

 

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E poi sulle prime non si vedevano movimenti dall’abitacolo. Ma ben presto il Pilota, sollecitato dai bravissimi Commissari di Monza, è stato in grado di uscire illeso dalla sua monoposto semidistrutta, testimoniando, ancora una volta il preziosissimo e continuo lavoro svolto dalla FIA in tema di Sicurezza. Tempo di ripulire la Pista e riportare indietro la Alfa Romeo Sauber e la sessione riprende. Ed è allora che si cominciano ad apprezzare i comportamenti dei Piloti e delle loro Belve Colorate. Ed è stato stupendo vedere le Mani dei Ragazzi nell’Abitacolo, ora di velluto per assecondare la derapata, ora tenaglie per far cambiare repentinamente direzione alla loro Monoposto. Che Spettacolo! E che differenze! Red Bull velocissime in entrata e belle agili nel cambio di direzione, ma evidentemente più in difficoltà in trazione in uscita chicane. Le Mercedes tostissime, ma forse un pochino ruvide: i loro Piloti dovevano lavorare molto per non perdere il posteriore subito dopo aver svoltato la prima a destra e poi buttarla dentro di forza, di braccia nella seconda a sinistra. Sembrava quasi che la Freccia d’Argento non gradisse molto la costrizione di quel destra sinistra voluto da Michael Schumacher nel lontano 2000.

 

Ed ogni volta la Belva tedesca tentava di ribellarsi, andando a volte lunga in frenata, a volte derapando troppo dopo la prima a destra, comunque dando l’impressione di far sudare non poco i suoi Condottieri. Bella differenza con la Pantera Rossa di Maranello, movenze sinuose in entrata e bella morbida all’interno della variante, per poi sprigionare una trazione portentosa non appena Seb e Kimi la mettevano in condizione di far Rampare tutti i numerosi Cavallini di cui è dotata. Bella da vedere e da sentire, con quel cambio di suono motore dopo le prime due marce buttate dentro in uscita. Il numero più bello dello Spettacolo? Quello di Sergio Perez, sul finire della sessione, quando la sua Force India gli scappò col posteriore verso l’esterno e lui fu in grado di riprenderla in extremis in piena scivolata, come un liberista che allarga troppo un Curvone ma recupera, in piena derapata. Un numero incredibile, quasi da giocoliere, da prestigiatore. Ma oggi lo sono stati tutti, dei Veri Maghi. Bastava vedere la Danza di quelle Mani, di quei Cuori. È stata solo una sessione di Prove Libere. No! È stata una Giornata Stupenda. Dove il Tempio della Velocità ha accolto i suoi Sommi Sacerdoti, che lo hanno celebrato da par loro. Regalandoci Gioia, regalandoci Emozioni, lì, a cinque metri, dove sembrava quasi ti guardassero, dove sembrava quasi di sentire battere i loro Grandi Cuori. A domani, Tempio della Velocità!

 

 

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