F1, GP Brasile 2017: le ricette di Guerini

Il Gran Premio del Brasile mi riguarda in prima persona: è un gran premio speciale. Si tratta di una corsa molto sentita: i brasiliani sono appassionati, anche per via di tanti grandi piloti che hanno fatto la storia, come Senna, Fittipaldi, Piquet, Barrichello, Massa. Quando c’era Senna, un fiume di persone si metteva in fila fuori dal circuito sin dalle prime luci dell’alba per vedere la gara: un’immagine che raramente si vedeva su altri circuiti.. Ho un ricordo molto speciale del GP del Brasile: risale al 1999, il mio primo anno alla Benetton. Reperire la fornitura, dal 1993 ad oggi, è sempre stato difficile: il problema è il traffico intenso, ci vogliono ore per arrivare sul posto e tornare. Quell’anno decisi di rivolgermi ad un italiano, Ricardo Tedeschi, proprietario di diversi ristoranti in Brasile. Con il suo aiuto ero coperto per il 90 % dei prodotti locali ed Italiani, e grazie a lui, il suo servizio era ottimo.

 

Il giorno della prima consegna, si presentò il suo personale: tra loro c’era anche un ragazzino molto vivace: lui mi disse che desiderava stare con me ad aiutarmi. Io lo accettai, lui rimase ed mi aiutò in cucina: gli feci fare un po’ di tutto, pulire le verdure pelare patate, sistemare i frigoriferi. Ogni tanto mi chiedeva se potesse andare a vedere nel garage i meccanici a lavorare, le auto e tutto quello che succedeva.La domenica arrivò presto, e dopo il pagamento, anche il tempo dei saluti. Io ringraziai sia Ricardo Tedeschi che il ragazzino che mi aveva aiutato tutta la settimana. Parlando con Ricardo, mi disse che questo ragazzino un giorno lo avrei trovato in Formula 1: in Brasile lui era molto forte sui kart, e presto sarebbe andato a correre nelle Formule minori. Lo speravo per lui, ma pensai che fosse una strada difficile da percorrere.Nel 2002, quando ero già passato in Ferrari, mi fornii sempre da Tedeschi, venne da me il giovedì con un pilota: mi chiese se mi ricordassi di lui. Io dissi di no, e lui mi rivelò che si trattava del ragazzino che mi aveva aiutato quando ero in Benetton. Negli anni successivi, ho gioito ed emozionato per i sui successi, ma ho sofferto per la perdita del mondiale. Ora che lui lascia definitivamente la massima Formula il mio cuore piange, per tutta la stima e gratitudine che ho per lui, rimarrà per me una grande amicizia con lui e con tutta la sua famiglia e tutto il suo staff. Grazie Felipe Massa, per avermi fatto sognare, e vivere momenti intensi con le tue vittorie.

Continua a leggere…

 

Condividi su: