F.1 Gp Bahrain, come è cambiato in 15 anni con i GP

Era il 2004 e per la prima volta il GP del Bahrain entrò nel calendario mondiale. Per capire dove fosse il posto, come arrivarci e cosa avremmo trovato, fu una impresa. Anche perché all’epoca il web non era ancora così sviluppato e diffuso come oggi. Dopo 15 anni il GP è diventato un appuntamento fisso di inizio stagione e il Bahrain, da quel primo timido biglietto da visita, è diventato un punto di riferimento nel Golfo Persico. Vuoi per la vicinanza con l’Arabia, collegata da un ponte sul breve tratto di mare che separa l’isola dal continente, sia per i rapporti con gli Emirati e le famiglie regnanti della zona. Con la F1 il Bahrain ha portato industrie e investimenti, esso stesso ha investito nei fondi sovrani europei, per cui oggi il GP oltre ad essere un biglietto da visita è diventato un esempio su come la F.1 può sviluppare gli investimenti. La McLaren ha appena aperto una fabbrica di fronte all’ingresso del circuito.

 

Qualche anno fa la Bell ha trasferito la produzione di caschi sull’isola che, nel frattempo, ha dovuto ricorrere a insediamenti artificiali per fare posto alle costruzioni che fra alberghi, centri congressi, musei, esposizioni varie e appartamenti, ha creato una crescita costante e smisurata di tutto. Nel 2004 c’era una sola strada che collegava l’autodromo con la città di Manama, la capitale. Oggi ci sono 4 autostrade interconnese e dai 600 mila abitanti dell’epoca siamo quasi a 2 milioni compresi i tanti lavoratori stranieri, che rappresentano la maggioranza degli abitanti. Per ogni baranita ci sono almeno 6 immigrati indiani, pakistani, cinesi o thailandesi con alcune eccezioni europee, inglesi in testa, con pochi italiani (tutti specializzati nella ristorazione).

 

 

La F.1 è diventata un mezzo per farsi conoscere, intraprendere contatti e dare a tutti una occasione di svago. Non solo auto da corsa, ma una vera e propria giostra e luna park dietro alla tribuna centrale, per intrattenere i bambini con le loro famiglie. Pista di kart da mondiale e pista di kart per divertirsi giocando. Concerti rock, famosi Dj in azione e ruota panoramica. Il tutto condito da condizioni uniche: insieme alla prenotazione dell’hotel, a prezzi scontati, trasporto dalla città all’autodromo e ritorno compresi nel prezzo. Per la stampa oltre ai trasferimenti e stanze a 80 euro in hotel 4 stelle, pure pranzo, cena e colazione compresa. Ovvero, un modo per far venire gente, dare il massimo confort e far vedere cosa è il Bahrain. Pure la grande Moschea sulla zona nord di Manama, quartiere Juffair, ha un cartello all’ingresso che invita visitatori di tutte le religioni a visitare il mausoleo.

 

Vogliono presentare un volto dell’Islam moderato, dove la parola pace e fraternità unisce tutti i popoli. Stessa cosa che si trova disegnata sui muri del sottopassaggio che porta dalla tribuna al paddock, coi disegni dei bambini delle scuole che si tengono per mano. Un messaggio che rispetto alle percezioni che abbiamo noi in Europa, specie in Italia, stride con la realtà locale. Certo, la protesta di una fazione qualche anno fa è stata repressa in maniera decisa e violenta, molti attivisti sono stati arrestati. Da tempo la situazione pare calma, ma agli angoli dei quartieri “caldi” ci sono sempre i blindati e la polizia armata di tutto punto a sorvegliare 24 ore gli abitanti. Una calma apparente, in cui il business prevale, il turista si gode la tradizione del luogo, facendo shopping e visitando i nuovi, enormi, mall (i centri commerciali) che sorgono come funghi. Insieme ad hotel di lusso. Nel 2004, per la prima gara, provammo a prenotare un hotel verso il circuito. Risposero che avevano una stanza per 5200 euro. “Guardi, sono troppi per una settimana di soggiorno, non possiamo permettercelo” rispondemmo. Al che, gentilmente, ci chiesero scusa: “Ci perdoni, non siamo stati chiari. Per tutta la settimana sono oltre 30 mila euro, i 5200 sono a notte…“.

 

Ripiegammo in un hotel a basso costo che aveva una caratteristica comune a tutti gli hotel della zona: gentili signorine che di notte bussavano alla porta della camera in offerta speciale. Accadde anche a Stella Bruno, inviata della RAI, che sorpresa alle 2 di notte aprì la porta, sentendosi dire che per la signora in offerta speciale uomo o donna non faceva differenza. Ecco, da quel punto di vista la situazione è migliorata. Nel senso che gli hotel destinati alla stampa sono di alto livello e…bonificati sotto questo aspetto. Tanto i ricchi sauditi che nel week end invadono Manama, oltre a dividere lo spazio con i militari USA della 5 flotta, di stanza in Bahrain, sanno dove andare. E tutto questo è aumentato grazie alla F.1. Sport, turismo, divertimento, investimenti e anche il lato oscuro della medaglia. Quel 4 aprile 2004 (04-04-04 nella targa ricordo dell’evento) appare lontano rispetto al GP del Bahrain di oggi.

 

 

 

 

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