F.1 Gp Austria visto in tribuna. Leclerc e Verstappen eroi moderni

Che bella gara! Questa è la prima cosa che mi viene da scrivere, dopo questo fantastico gran premio d’Austria. Ci voleva, ci voleva davvero! Da qui è stato magnifico. Fin da prima del via, questa gara ha offerto spunti interessanti, sin divertenti. Come quando l’irresistibile Kimi Raikkonen è andato a mettersi in fila per l’inno nazionale almeno tre o quattro minuti prima di tutti gli altri, ed è rimasto lì, in perfetta solitudine, dietro alla fila dei bambini schierati davanti a lui, immobile, sotto il sole cocente. Una scena che ha alimentato e aumentato ulteriormente l’aurea sagace di questo finlandese, amatissimo anche per quest’altra uscita, dopo il dito medio mostrato ieri a sua maestà Lewis Hamilton in prova. 

 

 

 

Poi la gara è partita, l’avete vista. Grandissimi tutti i protagonisti, con Charles Leclerc e Max Verstappen su tutti, che hanno dato vita ad uno spettacolo che ha fatto tenere il fiato sospeso a tutti qua in autodromo e, mi dicono, ha tenuto incollato tutti dall’inizio alla fine anche chi era a casa davanti ai televisori. Gara tesa, sprizzante agonismo e voglia di battaglia sia per le prime posizioni che per quelle un po’ più indietro. Sarà stata la pista corta, sarà stato l’entusiasmo dei numerosissimi spettatori presenti, oggi in pista c’è stato spettacolo vero, di quelli che deliziano e soddisfano gli appassionati di questo sport. Davanti Charles Leclerc conduceva la gara da par suo, inanellando giri perfetti, eleganti, velocissimi. Appena dietro Bottas e Hamilton cercavano di tenere più a galla possibile una Mercedes questo week end non così castigamatti come ci aveva abituati a vederla. Poi Max Verstappen, protagonista di una partenza sfortunata, che però ha favorito una rimonta da cineteca, fatta di sorpassi decisissimi su Vettel e Bottas e di giri veloci a nastro, con una veemenza ed una personalità da campione consumato. Spettacolo vero. Era inevitabile che, visto lo stato di forma, alla fine l’olandese, qui sostenuto da una grandissima parte dei suoi connazionali, finisse per mettere nel mirino il leader, l’altro baldo giovanotto della compagnia, Charles Leclerc, che stava magistralmente conducendo la Rossa verso la gloria e la gioia immense della vittoria in un gran premio di formula uno.

 

 

 

Ne è scaturita una battaglia epica, fatta di attacchi violentissimi, cui rispondevano difese altrettanto decise. Sorpasso e controsorpasso. Siamo tutti in piedi, cuore a mille, braccia al cielo e lacrime di commozione sugli occhi. Che bello! 
Poi la stoccata decisiva. Su, in cima alla Remus, avete visto tutti cosa è avvenuto. Staccatona di entrambi, Max all’interno allarga e tocca Charles, che va fuori pista. Max è davanti. Si prosegue. Vince Max, che sale sul podio festante, osannato dai suoi innumerevoli connazionali tutti in orange. Intervistato sul sorpasso decisivo sotto al podio, l’olandese è lapidario: “Queste sono le corse, chi non ci sta stia a casa!”
La faccia scura di Charles però lasciava presagire che non sarebbe finita sotto la bandiera a scacchi. Infatti, ben presto giungeva la convocazione di entrambi in direzione gara per le diciotto.
Peccato. Peccato davvero.
Stiamo ancora attendendo il verdetto. Ma io finisco qua. Non mi interessa commentare cosa succederà in ufficio. Io sono un umile appassionato di corse, d oggi ho visto una gara strepitosa che si è conclusa in pista, premiando il pilota che, complessivamente, mi ha divertito di più. Questo detto da tifoso Ferrari e facendo tantissimi complimenti a Charles che ha condotto una gara fenomenale. 
Grande, grandissima gara. Complimenti davvero di cuore a tutti gli strepitosi protagonisti. 

Da Zeltweg è tutto. Che bella gara… Mi rimarrà negli occhi e nel cuore davvero a lungo. Ciao a tutti. Alla prossima!

 

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