F.1 Gp Austria, storia di un poster, di un autografo e di un campione come Hamilton

È sabato mattina, a Zeltweg. Nonostante la temperatura fresca, che farà sicuramente l’invidia di chi sta soffrendo l’afa padana, sarà una giornata caldissima, oggi, dal punto di vista agonistico. Come sapete, sono tanti a pronosticare una lotta molto più serrata del solito per la conquista della pols position. Della quale faranno sicuramente parte anche i protagonisti che ieri hanno avuto qualche disavventura, come Valtteri Bottas, Max Verstappen e Sebastian Vettel. Anche l’autodromo si sta davvero tirando a lucido per l’occasione.

 

Già da un po’, infatti, un vero e proprio comitato di benvenuto, formato da bellissime ragazze locali in multicolori costumi tirolesi, fa bella mostra di sé appena all’interno del Welcome Center. Ma quello che più conta, è che già ora un gran numero di appassionati sta assiepando i prati e le tribune del Red Bull Ring, baciato oggi da un sole fantastico e da una luminosità che farà sicuramente la gioia dei numerosi fotografi presenti e degli appassionati, che potranno portare a casa anche loro ricordi fantastici. Sono sicuro che, in questo contesto, anche i ragazzi in pista non mancheranno di fare la loro parte: e sarà spettacolo vero! E io dico che siete ancora in tempo a venire qui! A proposito di protagonisti, forse un paio di lettori si ricorderà della vicenda del poster da far autografare a quel famoso campione.

 

Ebbene, la magica aurea austriaca ha favorito il buon fine della vicenda. Infatti proprio qui, in Austria, il campionissimo Lewis Hamilton ha autografato il poster di un umile appassionato, capitato, non si sa ancora come, non si sa perché, tra gli addetti ai lavori. Certamente questo non ha favorito la cosa è ha un po’ disorientato anche gli stessi esponenti Mercedes AMG F1. È difficile, per loro, capire come mai un addetto ai lavori, munito di regolare pass, ambisca ad avere un autografo, che, di solito,  è richiesto dal tifoso o dal vip, nelle sessioni a loro dedicate. Non possono certo sapere che, per circostanze ancora non del tutto chiare, il più umile degli appassionati abbia potuto accedere qui dentro, dopo decenni di fango e di sole cocente, di pioggia e di grandine fredda, di notti umide e di afa irrespirabile.

 

 Ecco dove finirà la foto firmata da Hamilton, a fianco di Senna e Schumacher, i due campionissimi di sempre

 

Fatto sta che, alla fine, tra i suoi innumerevoli impegni, il grandissimo campione inglese della Mercedes ha trovato il tempo per accontentare l’anomalo appassionato. Da fuori non si riesce bene a capire quanti impegni, a quante cose debbano ottemperare negli week end di gara questi ragazzi. La prima impressione è che la mettano giù un po’ dura, poi gli addetti stampa ti fanno vedere le agende, poi guardi come si muovono tra paddock e box, e capisci che è veramente dura trovare un attimo che possano dedicarti. Durissima. Faranno anche una vita da nababbi, ma le cose che hanno da fare in queste giornate sono innumerevoli e tutte necessarie per far funzionare correttamente la parte tecnica da una parte e la parte commerciale dall’altra. Alla fine, però, tutto è bene ciò che  finisce bene: e adesso l’immagine di Lewis potrà essere collocata là dove deve stare: accanto a quelle di Ayrton e di Michael. Primo perché questo ragazzo sta davvero scrivendo la storia di questo sport, al pari dei due fuoriclasse che lo hanno preceduto. Poi, la sua, è una storia meravigliosa, una carriera avventurosa e difficile. Nessuno gli ha regalato niente. È bello che sia arrivato dove è. Sarà bello vederli tutti e tre, uno accanto all’altro. All’umile appassionato, che ha avuto soltanto il merito di essere loro contemporaneo, scapperà certamente più di una lacrima…

 

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