ETRC 2019, IL VIA A MISANO

 

Trascorsa la pausa invernale, durante la quale tutti, chi per confermare la propria supremazia, chi per cercare la rivincita, chi per porre rimedio a quanto la scorsa stagione non abbia funzionato come sperato, lo scorso weekend a Misano la ERTC, acronimo di European Truck Racing Championship, serie che porta questo nome ufficiale dal 2006 e la cui prima edizione risale al lontano 1985, ha riaperto le ostilità con le prime quattro manches del campionato. 

Le gare, come facilmente immaginabile, sono state caratterizzate dal consueto equilibrio e dalla immancabile spettacolarità, nel caso del round romagnolo ancor più evidenziata in gara 3 la domenica da condizioni meteo non proprio favorevoli, che hanno reso l’asfalto viscido ed hanno reso ancor più complicata la guida di questi mezzi di notevole potenza e di dimensioni ragguardevoli. 

Per onor di cronaca, le prime quattro manches della serie hanno visto trionfare il campione in carica Jochen Hahn in manche 1 e 4, Renè Reinert in gara 2 e Norbert Kiss in gara 3, con una classifica generale che vede, per effetto dei piazzamenti ottenuti, Adam Lacko al comando con 44 punti, seguito da Jochen Hahn e dal duo composto da Norbert Kiss ed Antonio Albacete staccati rispettivamente di 2 e 10 punti dal capofila. 

 

 
Un campionato che prevede otto appuntamenti, tutti in programma su alcuni dei circuiti più prestigiosi del panorama europeo, che vedranno impegnate le squadre, oltre che sulla gara svolta a Misano, sulle tappe di Hungaroring del 22-23 giugno, Slovakia Ring del 6-7 luglio, Nurburgring del 20-21 luglio, Most (CZ) del 31/08 – 01/09, Zolder del 14-15 settembre, Le Mans del 28-29 settembre, con l’ultimo atto a Jarama del 05-06 ottobre. Già prevista una nona gara per la prossima stagione, per la verità già programmata per questo anno, e poi “saltata” causa problematiche organizzative in loco; in ogni caso, con oltre trenta manches programmate la serie di presenta avvincente, con pronostico per il risultato finale decisamente arduo da ipotizzare. 

Diciassette i mezzi in gara, di fatto prototipi appositamente preparati per le corse in pista, con motori di potenza dell’ordine di 1.500 (!) cavalli, peso minimo pari a 53 quintali, velocità limitata elettronicamente a 160 km. orari e soluzioni tecniche ingegnose che talora non si rilevano neppure sulle automobili; la sagoma esterna, di dimensioni ridotte rispetto ai modelli stradali da cui derivano, vede un’altezza massima dei mezzi, per evitare ribaltamenti, di 2,5 metri. 

Le quattro manches sono state avvincenti, con duelli ravvicinati a ripetizione che hanno entusiasmato il folto pubblico accorso nonostante le condizioni meteo della domenica non siano state del tutto clementi; l’inversione, in gara 2 e 4, di quello che era stato l’ordine di arrivo delle prime otto posizioni della classifica di gara 1 e 3 , un po’ come accade in altri eventi, ha generato ancor più agonismo da parte dei piloti di vertice impegnati a recuperare posizioni, anche considerato che le manches si svolgevano su soli dodici giri. 

 

 
Un format che piace, che rende il campionato ancor più equilibrato e che potrà riservare sorprese, magari anche da parte dei teams, che potrebbero valutare nel corso dei weekend strategie utili a consentire ai propri piloti di punta di massimizzare i punteggi di ogni appuntamento ai fini della classifica finale; l’esempio lo si è già avuto in questo primo round di Misano, al termine del quale Adam Lacko, senza aver vinto una manche, è in testa alla classifica generale. 

Uno degli elementi “vincenti” della serie che il poter andare in scena su tracciati di grande tradizione motoristica, elemento che non può che impreziosire il campionato, sa attirare a sé un sempre crescente numero di appassionati, a partire dai “fedelissimi” consolidati, sino a giungere ai nuovi spettatori, incuriositi dal vedere in azione mezzi che normalmente nell’immaginario collettivo tutto si prefigurano tranne che in corsa in un circuito permanente. 

Tanti i papabili al titolo 2019, anche grazie al già citato regolamento, con il campione in carica Jochen Hahn che cercherà di bissare il titolo conquistato, con primo rivale il già campione Adam Lacko, alla ricerca della rivincita, senza dimenticare il “vecchio” e di grande esperienza spagnolo Antonio Albacete ed il giovane ungherese Norbert Kiss, e con un occhio ad outsiders quali Renè Reinert e la tedesca Steffi Halm, unica donna a partecipare alla serie.

 

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