ETRC 2019, I “BISONTI DELLA PISTA”

 

IVECO, MAN, Mercedes, Freightliner, Scania, Renault, sono loro, per parafrasare una pubblicità di veicoli industriali del passato, i “bisonti della pista” che si sfideranno in questa nuova stagione dell’ ETRC, acronimo di European Trucks Racing Championship, con i loro piloti, veri professionisti del volante e della gestione di mezzi che, per loro configurazione, mole e potenza, risultano essere veri e propri prototipi da pista e come tali non certo facili da condurre.

 

Un campionato suddiviso sugli otto appuntamenti schedulati, che vedranno impegnati i teams a partire dalla prima gara di Misano del 25-26 maggio, cui faranno seguito le tappe di Hungaroring del 22-23 giugno, Slovakia Ring del 6-7 luglio, Nurburgring del 20-21 luglio, Most (CZ) del 31/08 – 01/09, Zolder del 14-15 settembre, Le Mans del 28-29 settembre, con l’ultimo atto a Jarama del 05-06 ottobre.

 

 

Per questa serie come sempre saranno tracciati di grande tradizione motoristica ad impreziosire un campionato che sa attirare a sé un sempre crescente numero di appassionati, a partire dai “fedelissimi” consolidati, sino a giungere ai nuovi spettatori, incuriositi dal vedere in azione mezzi che normalmente nell’immaginario collettivo tutto si prefigurano tranne che in corsa in un circuito permanente.

 

Se la sagoma esterna, peraltro di dimensioni ridotte rispetto ai modelli stradali da cui derivano, può trarre in inganno, si tratta in effetti di mezzi, pur se pesanti 55 quintali, appositamente preparati per le piste, con telai ed assetti specificamente realizzati, motori con potenze dell’ordine di 1.500 (!) cavalli, accelerazioni mozzafiato, velocità limitata a 160 km/ora e soluzioni tecniche ingegnose che talora non si rilevano neppure sulle automobili.

 

Apprezzatissima da parte dei media accreditati l’iniziativa, che ci si augura continui ad essere ripetuta, prima dell’apertura delle ostilità con le prove, di poter essere passeggeri di uno dei protagonisti del campionato per un giro di pista ad elevato tasso di adrenalina, nel quale si può comprendere quali prestazioni possano raggiungere questi mezzi.

 

Campionato che, come sempre, si presenta ai nastri di partenza con i crismi della spettacolarità e dell’imprevedibilità; non difficile ipotizzare che per i pretendenti alla vittoria sia basilare evitare, oltre che rotture meccaniche, anche gli incidenti, elemento abbastanza ricorrente considerate le dimensioni dei mezzi in gara a fronte delle dimensioni dei tracciati, progettati per automobili o per moto.

 

 

Definito il format del campionato di quest’anno, da parte dell’organizzazione si sta peraltro già lavorando su quello del 2020, dove il numero di eventi potrebbe crescere; già quest’anno era stata programmata una nona gara, purtroppo “saltata” causa alcune problematiche organizzative in loco; in ogni caso, con oltre trenta gare programmate la serie di presenta avvincente, con pronostico per il risultato finale decisamente arduo da ipotizzare.

 

Volendo tentare di fare una previsione e fatte salve eventuali sorprese, con il campione in carica Jochen Hahn che cercherà di bissare il titolo conquistato, ipotizzabile come rivale per la conquista della vittoria finale il già campione Adam Lacko, alla ricerca della rivincita, ed il “vecchio” e di grande esperienza pilota spagnolo Antonio Albacete nel ruolo di terzo incomodo, senza nulla togliere alla folta schiera di outsiders che potrebbero risultare la sorpresa di questa stagione.

 

Già al primo round di questo challenge si potrà rilevare chi sia riuscito a trovare, nel corso del lavoro invernale, quegli elementi e sviluppi che possano risultare determinanti nel corso della stagione.

 

L’appuntamento è per la prima tappa di Misano, dove si giocheranno i primi pesantissimi, in tutti i sensi, punti di questo campionato.

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