E’ un classico che non passa mai di moda. La guardi e capisci che ci sono linee che nel tempo restano affascinanti. Specialmente in abito lungo, come quello necessario a un evento mondano come il GP di Montecarlo, dove la nobiltà è latente. E’ il caso di Alfa Romeo Giulietta che col Model year 2019 entra in una nuova fase. Coi motori Euro6 Dtemp, per cominciare, per le connessioni e per la formula di acquisto secondo il modello del noleggio a lungo termine, a cui segue un’inedita piattaforma di mobilità. I servizi sono sviluppati da Leasys, una società controllata dal gruppo FCA Bank.
Nel primo caso, con una rata di 399 euro mensili, per un periodo di 48 mesi e con una percorrenza massima di 60.000 km, si può avere Alfa Romeo Giulietta. Questa formula di noleggio a lungo termine è stata denominata BeFree, cui però è correlata la nuova piattaforma di mobilità U-Go. Definita dagli stessi uomini di FCA Bank una sorta di Airbnb dell’auto, interessa direttamente i clienti BeFree. Clienti che potranno mettere a disposizione la propria Giulietta per utenti di tale piattaforma. Una sorta di sharing della propria vettura che sta prendendo piede anche in Francia e negli USA. Infatti, gli utenti che non necessitano del possesso dell’auto o del noleggio a lungo termine, ma che in qualche occasione potrebbero aver bisogno di una vettura per qualche ora, oppure per uno o più giorni, possono accedere a questa piattaforma e condividerne l’uso.
Il cliente BeFree definisce il canone di “affitto” della propria auto, mentre quello U-Go tramite app (o sito web) può verificare disponibilità delle vetture e la loro locazione. Vedremo se avrà successo, anche perché gli italiani prestano tutto tranne l’auto, figurarsi darla in condivisione con sconosciuti. Comunque è un passo avanti nella via di nuove formule. Tornando invece a Giuletta, restano di base le qualità di una vettura nata bene e che avrebbe bisogno di un restyling più sostanzioso, specialmente nei porta oggetti interni e nei sistemi di connessione, per il resto poco da aggiungere perché la base è buona e c’è poco da modificare per stare al passo coi tempi. I motori disponibili sono tre: un benzina 1.4 turbo da 120 cavalli, stessa potenza per il Diesel Multijet 1.6 ma esiste anche la versione 2.0 Multijet da 170 cavalli.
IL TEST CON LA 1.600 DIESEL DA 120 CV: PROMOSSI I CONSUMI!
Noi abbiamo provato la versione a gasolio da 1600 cc, un classico che va benissimo per tutte le esigenze. In autostrada abbiamo percorso una media di 18 km al litro e in città non siamo andati oltre i 15 con buoni valori di coppia e guidabilità. Anzi, i 15 al litro si fanno se si tirano le marce, ma se si resta col contagiri bello buonino sotto ai 2 mila giri al minuto, i 20 si superano come niente fosse, per cui lo spirito sportivo di Alfa si nota anche da questi particolari, specialmente col tasto delle mappature vicine al cambio automatico doppia frizione TCT. Si va dal normal, allo sport e neve. Cambia la musica agli scarichi e il comportamento e la velocità di cambiata, ma di base in normal va già bene così che non serve cambiare poi molto.
Gli allestimenti sono diversi, si va dall’introduzione di 6 nuovi Pack per rispondere alle più svariate esigenze della clientela: su tutti i nuovi Pack Veloce Rosso Alfa e Pack Veloce Giallo corsa per personalizzare la vettura con contenuti estetici fortemente sportivi ed il nuovo Pack Convenience, pensato per un cliente più attento al comfort ed alla connettività a bordo. La nuova gamma si presenta con cinque allestimenti: Giulietta, Giulietta Business, Giulietta Sport, Giulietta Super e Giulietta Veloce, e ciascuno di essi risponde a esigenze ben precise. Cambiano i colori e le rifiniture, ma di base siamo sempre nello spirito Alfa Romeo che distingue il marchio. I prezzi partono da 24500 euro, la versione da noi provata superava i 30 mila, ma con cerchi in lega da 18 pollici e rifiniture interne di buon livello, anche se come detto servirebbe più spazio per appoggiare telefoni o portafogli. Sul resto poco da aggiungere, Giulietta è un grande classico di Alfa Romeo che nel segmento delle medie dice ancora la sua a distanza di quasi 10 anni dal lancio. E se ha successo è perché auto solida e di sostanza. Insomma, fateci un pensierino.
