SUZUKI SWIFT SPORT Hybrid una piccola peste da 130 CV

DI PAOLO CICCARONE FOTO L.NICOLI

A volte capita di incocciare in prove auto con modelli non proprio recenti, ma al tempo stesso godibilissimi. E’ il caso di Suzuki Swift Sport Hybrid, una piccoletta da 130 CV con un motore 1.4 turbo e peso di appena 1020 KG. Ebbene, più che un’auto, un go kart divertentissimo, una goduria da guidare in città e fuori perché, per quanto le mode dicano e vogliono il contrario, quando hai per le mani certi oggetti, si ritorna giovani (anche se l’anagrafe dice il contrario).

CON QUEL LOOK DA SBARAZZINA…

Eppure, a vederla da fuori, non sembra proprio avere niente di diverso dalla classica Swift, una cittadina poco ingombrante ma che con le sue forme squadrate offre il massimo spazio possibile. Quindi pochi ingombri, buona abitabilità, rifiniture con un occhiolino alla moda corrente (anche se il modello ormai è in circolazione da un po’ di tempo) e il pepe sotto al cofano. Non è un caso che le vetture rally siano derivate da questa base, perché il buono è tanto e va goduto.

QUEL FRONTALE ELEGANTE

Si comincia con l’estetica elegante, con quel musino che ricorda tanto vetture di classe superiore e più note, si passa poi ai cerchi, eleganti e ben fatti da 17 pollici, che a vista sembrano anche più grandi. Le minigonne in carbon look non appesantiscono la linea, anzi: non sono troppo esagerate e la griglia anteriore a nido d’ape è fatta bene ed elegante. Utili e funzionale i fari full led in un frontale molto accattivante e sportivo.

Bello lo spoiler e il doppio scarico incastonato nell’estrattore bello nero che pare in carbonio anche se è plastico. Poi dentro ritrovi atmosfere del passato con volante in pelle, cambio nel posto giusto, uno schermo con le funzioni non proprio agevole da usare e forse da ammodernare ma che fa il suo dovere dando le informazioni che servono.

INTERNI PRATICI, ALCUNI ELEMENTI MIGLIORABILI

Un po’ così le plastiche degli interni alle portiere: si può fare meglio senza dubbio così come alcuni concetti (comandi a spillo ad esempio) un po’ datati ma se li inseriamo nel contesto qualità prezzo prestazioni, il tutto si giustifica da solo. Il cruscotto, poi, con la centro un piccolo schermo digitale, fa davvero goduria. Perché hai tutti i dati che servono e che vuole un impallinato di motori.

QUANTE INFORMAZIONI SUL CRUSCOTTO!

Dalla pressione del turbo all’apertura della farfalla, dal tempo di frenata e rigenerazione della batteria 48 volt che spinge la parte ibrida, i consumi reali, autonomia e tanto altro ancora come i G in curva o in frenata (non serve ma fa tanto figo). E quando sei in giro per strade, vedere il turbo che soffia o il pedale del gas che ti dice a quanto tiri, beh fa molto racing anche se poi vai a 50 all’ora a fare la spesa al supermercato. Il piccolo quattro cilindri spinge molto. Rispetto alla Sport si perdono 11 CV ma si guadagna con la spinta del motore elettrico per cui i 130 attuali valgono di più.

TANTA COPPIA, MARCE LUNGHE CONSUMI OK

La coppia di 235 Nm è sufficiente per stare sempre nel regime giusto e quando si dà dentro col gas si scopre che le cambiate sono molto racing, anzi con un piccolo accenno di sfrizionata fa quasi PS di un rally del Trofeo Suzuki. I rapporti sono però abbastanza lunghi e anche se l’accelerazione 0-100 è di 9,1 secondi, se si fosse accorciato qualcosa nella coppia conica o ridotto i denti di qualche marcia, l’effetto sarebbe stato ancora più bello. Con ciò bisogna dire che lo stupore viene dai consumi, perché andando pure come una spia quando si può, la lancetta segna fra i 18,2 e i 17,6 km al litro.

ASSETTO DA KART E GUIDA SICURA

Boom, sorpresa che con questa vettura non ci si aspettava. E poi arriva il momento di guidare un po’ piacevolmente. E si scopre che è un go kart, bilanciato nel rapporto passo carreggiata, ben piantato per terra e senza tradimenti del posteriore, che pure è leggerino e con questo genere di auto tende ad essere allegro. Il prezzo? Gomme tassellate e rumorosità in aumento quando si gira per strada normalmente. La vettura in prova era gommata Continental, un marchio premium, ridurlo così è segno che la voglia di darci dentro viene da sè, ma attenzione: il tutto senza strafare, senza prendersi rischi o creare problemi per strada.

SICURA SU STRADA DIVERTENTE IN PISTA

Basta una pista da kart, qualche curvetta stretta da affrontare alla garibaldina e poi si torna alla normalità nel traffico, sapendo bene che all’occorrenza c’è quello che serve: spunto, potenza e coppia quando bisogna tirarsi fuori dai casini improvvisi. Davvero un bel prodotto, una vettura che ti concilia col mondo dell’auto e la sorpresa arriva dal prezzo, perché si parte da 24.200 euro (metallizzato a parte) e con la promozione Suzuki si risparmiano ancora un 2000 euro .

DEDICATA A CHI VUOLE AUTO DIVERTENTI

Ne vale la pena? Se l’uso è cittadino, sì, perché ha pochi ingombri, molto spazio edè sicura (stupendo il sistema di avviso in retro quando la telecamera posteriore inquadra ostacoli che non vedi ma i sensori sì). In uso extraurbano il divertimento è garantito. E in autostrada? Anche. A 130 orari regge benissimo il ritmo con quel ronfare ritmico del motore e (purtroppo) il rumore di rotolamento delle gomme ormai andate (qua la colpa è di chi guida e come guida, sia chiaro). In conclusione: una vettura godibilissima, divertente e giovane, che perdona molto e consuma poco in termini assoluti. Per contro, alcuni particolari, sistema di infotainment migliorabile come grafica, plastiche interni, sono un po’ sotto tono rispetto alle rivali, anche se poi sul mercato di rivali vere ce ne sono due: Abarth 595 e Mini Cooper S. Tutto il resto è noia.

GUARDA IL VIDEO DI SUZUKI SWIFT SPORT HYBRID