SUBARU IMPREZA e-boxer diventa ibrido con l’ aspirato due litri da 150 CV

DI PAOLO CICCARONE FOTO L.NICOLI

Quando dici Subaru parli di chi meccanicamente ci sa fare. Da sempre, lo dice la storia di questo marchio nipponico poco conosciuto ma dalle eccellenze intrinseche. Era un marchio per gli appassionati di meccanica pura, con quei sistemi di sospensioni e trazione cui si aggiungeva quel bel motore boxer, piatto, per abbassare il baricentro e migliorare la tenuta di strada ma piuttosto complicato da gestire in fase di tagliandi o interventi, proprio per la disposizione meccanica.

NUOVO DESIGN PIU’ GRADEVOLE E BEN FATTO

Il difetto? Le linee erano molto giapponesi, troppo avveniristiche e con un gusto tutto loro che, di fatto, limitavano la diffusione di questo marchio nei mercati dove lo stile regna sovrano. Leggi Italia. Da un po’ di tempo la musica è cambiata: i prodotti si sono evoluti nel design conservando il buono della meccanica, vedi Xv o Forester o Levorg per non dire di Impreza e-boxer, oggetto del nostro test drive. Si tratta di una evoluzione verso il bello che accompagna la meccanica ma in questo caso per Impreza, che in autunno vedrà il restyling, la rivoluzione riguarda anche la propulsione.

MOTORE ASPIRATO 2 LITRI INVECE CHE 1.6 

Dal motore 1600 al 2000 aspirato, il tutto abbinato a un motore elettrico che la rende ibrida con consumi interessanti per la categoria: benzina, 150 CV (vanno aggiunti i 12 Kw del motorino elettrico che porta il tutto a circa 167 CV), trazione integrale, cambio automatico (CVT) a 7 rapporti. E nel nostro caso anche gomme invernali che, si sa, non aiutano a tenere bassi i consumi. Il risultato è che nei 1200 km del nostro test, sfruttando tutte le opzioni disponibili (marcia in EV, Stop&Start) abbiamo consumato in media 7,2 litri per 100 km. Un’altra novità è rappresentata dal sistema ISG – Integrated Starter Generator – che sostituisce alternatore e motorino d’avviamento in un colpo solo: è lui che si occupa di avviare il motore termico, sia nel passaggio spento-accesso, quando è attivo lo Stop&Start, sia in quello dalla modalità EV a quella ibrida.

IBRIDO, RIDUZIONE MINIMA MA EFFICACE

Ovvero, 13,8 km al litro. Il computer di bordo ha segnalato che per percorrere i 1200 km (città e autostrada in maggior parte) il motore è rimasto spento per 6,2 ore con un risparmio di 5,1 litri in totale. Se avessimo dovuto usare solo il motore termico da 2 litri e 150 CV il consumo sarebbe stato di 13,1 km al litro invece dei 13,8. Ovvero la componente elettrica ci ha fatto percorrere 700 metri in più rispetto allo standard. Dal punto di vista tecnico, il sistema e-Boxer è un full hybrid.

IN ELETTRICO, 1,6 KM A EMISSIONI ZERO

In pratica, il motore elettrico – alloggiato nella scatola del cambio – può spingere da solo l’auto, per un massimo di circa 1,6 km, grazie al pacco batterie da 13,5 kWh di capacità (posizionato sotto al piano di carico, non ne modifica la capacità). Il tutto, non oltre i 40 km/h. Adesso si può discutere se ne vale la pena, fra batterie, motore elettrico, inverter etc etc, spendere più soldi (perché la qualità maggiore costa, non c’è dubbio) per avere questo risparmio che si nota alla lunga e sul breve periodo non si nota nemmeno.

DIESEL RICORDO DEL PASSATO

Più che alla Subaru la domanda andrebbe posta ai politici che impongono standard di emissioni e consumi con costi maggiori quando secondo la tradizione, un bel motore boxer diesel di Subaru sulla stessa vettura avrebbe consentito consumi molto inferiori con molta meno complicazione tecnica. Ma, ripeto, il problema è del legislatore, non certo di chi deve costruire le auto. E nel caso di Subaru Impreza e-boxer c’è davvero tutto. Bella linea, con un bagagliaio sufficiente e con un piano di carico adeguato e senza intoppi. Qualità dei materiali di alto livello, spazio a bordo quanto se ne vuole, assetto sicuro e sistemi di sicurezza al vertice con avvisi per ostacoli improvvisi davanti oppure quando riparte la vettura che precede.

IMPREZA, SICUREZZA AL TOP

Un concentrato di tecnologia e stile sui quali impossibile dirne male. Se una volta Subaru era sintomo di sport, adesso è sintomo di sicurezza estrema portata ai massimi livelli. Anche su Impreza e-boxer è presente il sistema di assistenza alla guida EyeSight che si arricchisce di altre funzionalità come il Reverse Automatic Braking, che frena automaticamente, in retromarcia, se il guidatore non si accorge di un altro veicolo in arrivo.

DUE ALLESTIMENTI A PARTIRE DA 32.500 EURO

E vi garantisco che è servito spesso, specie nelle manovre nei parcheggi dei supermercati. Su strada, come detto, non è una sportiva (la BRZ è altra cosa e non vediamo l’ora di provarla) ma garantisce quella sicurezza di marcia che è alla base di un prodotto di alta qualità. Due gli allestimenti previsti: Style Navy da 32500 euro e Premium da 35000 euro. Non c’è da aggiungere niente, c’è tutto e anche di più (bello il sistema di riscaldamento dei sedili e il bloccaggio del differenziale centrale). Sarà interessante vedere in autunno cosa cambierà su Impreza, perché fare meglio rispetto a questa appare difficile.

GUARDA LA GALLERY DI SUBARU IMPREZA E-BOXER

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