MICHELIN CROSSCLIMATE Il 4 stagioni promosso alla prova durata e prestazioni. Ecco come va

DI PAOLO CICCARONE
A breve scatteranno gli obblighi di legge (15 novembre) sul montaggio delle gomme invernali e giunti a questo punto vale la pena fare un riepilogo di cosa è meglio e cosa evitare. Se siete degli automobilisti che percorrono oltre 10-15 mila km all’anno e usate la vettura su percorsi di collina o montagna, allora non ci sono dubbi: un bel treno di gomme invernali e il problema è risolto. Se invece siete prevalentemente cittadini, inutile o quasi dotarsi di gomme invernali se siete stanziali. In questo caso una soluzione potrebbe essere un pneumatico definito 4 stagioni, ovvero che va bene in tutte le condizioni. Visto che, per lavoro, da automobilista che percorreva 70 mila km all’anno in autostrada siamo diventati quasi stanziali, ovvero con percorrenze annue inferiori ai 10 mila km, di cui la maggior parte in ambito urbano con puntate autostradali nel raggio di 250 km, abbiamo provato una soluzione intermedia: Michelin Crossclimate. Da non confondere col nuovo CrossClimatePlus. Allora a che serve parlarne ora se c’è un nuovo modello in circolazione? Serve per capire che automobilisti siete e cosa fa bene a voi. La misura provata è un classico del parco auto italiano: 205/55 R16 con indice 94 V. La prima cosa notata è una spalla più rigida rispetto a un tradizionale estivo di Michelin, come Energy Saver. La seconda è un aumento della rumorosità nel posteriore, dovuto al maggior numero di lamelle del battistrada. Una cosa importante è che un certo tipo di gomma può andare bene per una certa vettura, ed essere un disastro su un’altra.

Quindi prima di comprare un treno di gomme, verificare che sia compatibile con la vostra vettura.

Alcune marche, come BMW, Audi o Mercedes, ad esempio, hanno gomme sviluppate appositamente e la sigla la si trova su un lato del fianco. Ad esempio, se avete una Mercedes dovete montare gomme che abbiano la sigla MO o una * se si tratta di una BMW, quindi non sbagliate l’acquisto e questo perché ogni auto ha caratteristiche di peso e tenuta di strada tale da richiedere una gomma, magari lo stesso modello di base, ma con caratteristiche diverse in quanto a spalla, battistrada o pressioni varie. Chiarito questo aspetto, torniamo al punto precedente: ovvero, se percorrete 10-15 mila km all’anno e per la maggior parte in città, il 4 stagioni può essere la soluzione migliore.

Cosa abbiamo scoperto dopo 20 mila km di test?

Intanto che lo spessore del battistrada è ancora buono, ovvero siamo sui 5,5 mm come dire che ne abbiamo ancora per altri 30 mila km senza problemi, anche se la mescola tende a indurirsi un po’ col tempo. La rumorosità è rimasta identica (e sinceramente, abbiamo provato anche gomme estive con lo stesso rumore di fondo e stessa spalla rigida…) e i consumi non sono aumentati di molto rispetto all’estivo. Stiamo parlando di una Peugeot 308 Hdi con cerchio da 16 pollici: dalla media di oltre 22 km al litro, con CrossClimate siamo passati a 20,8 km al litro. Valore tutto sommato buono. Quindi il primo elemento chiave è che CrossClimate dura abbastanza, di solito un 4 stagioni dura un po’ meno rispetto a un estivo o un invernale puro. Ah, siamo piedini di fata, nel senso che non si sgomma, non si tirano le marce e non si stressano le gomme in curva.

Dove è il vantaggio?

Il vantaggio principale è che da noi, nella maggior parte delle città, la neve è un elemento raro, molto più frequente la pioggia e nemmeno tanto battente. Quindi questo tipo di gomma si adatta bene, su fondi molto bagnati si perde qualcosa in sensibilità oltre una certa velocità, diciamo che rispetto a un invernale puro il confronto in aquaplaning è perdente, così come su neve abbondante e fresca, ma sulla poltiglia e pochi centimetri, non ci sono stati problemi. Il non dover andare dal gommista due volte all’anno (e sono circa 40 euro a cambio, per un totale di 80 euro a stagione senza contare che magari vi fa pagare il deposito della gomma che non usate) viene eliminato e quella volta che dovete fare autostrada o strade extraurbane, non dovete preoccuparvi di avere una gomma invernale. Perché CrossClimate in realtà è una gomma estiva omologata per l’inverno. La durata e la tenuta dipendono molto da come guidate. Avendo un piedino di fata, attento ai consumi, evito strappi e sforzi in appoggio, il consumo dello pneumatico è semplicemente perfetto. Se il cerchio è più grosso di 16 pollici, la musica potrebbe cambiare. Non parliamo poi dei 18 e 19 pollici, a spalla ultraribassata, qui il rischio rotture del fianco e tagli è molto forte. Quindi se con l’estivo usate un 17 pollici, ad esempio, per l’invernale sempre meglio scegliere un cerchio da 16, con una gomma con la spalla più alta. Ci perde l’estetica della vettura, ci guadagnate voi alla prima buca superata senza affanno…

Conclusioni sul test CrossClimate

Mediamente soddisfacente, non è una gomma eccezionale in condizioni di puro inverno, con ghiaccio e neve (sfido a chi non ha le chiodate a trovarsi bene sul ghiaccio) in estate, con temperature elevate (sfiorati i 38 gradi a luglio) diventa scivoloso in frenata e gommoso al volante, ma tutto entro i limiti controllabili. In frenata si avverte che si allunga leggermente e si sente l’effetto galleggiamento, ma sono condizioni così rare da trovare (al massimo due o tre settimane all’anno, idem in inverno con neve abbondante) che nella media è la gomma consigliata per chi ne fa un uso mediamente attento. Cioè non pretendere di scalare il Cervino e fare il rallista in discesa. Se siete fra coloro che percorrono oltre 15-30 mila km all’anno e viaggiate spesso, e magari la vostra è una vettura di segmento D o superiore (ovvero non siete in giro con una city car o una media segmento C come una Peugeot 308) allora meglio avere la doppia fornitura a portata di mano. Quindi, prima di comprare, chiarirsi col proprio gommista sull’uso che fate della vettura, le strade percorse normalmente, e se avete un modello che ha una serie dedicata di gomma sviluppata appositamente per quella vettura. Altrimenti, anche se il nome è blasonato la gomma ottima, sulla vostra vettura potrebbe essere un disastro. Risolto questo aspetto, il resto lo fa la guida. Il tassello più alto porta maggiore rumorosità e consumi, se poi ci mettete una guida smanettona, il risultato sarà altrettanto disastroso. Buon inverno a tutti e scegliete bene. Con CrossClimate mi sono trovato bene e in certe condizioni di uso lo consiglio. Specialmente il CrossClimatePlus che ha risolto alcuni problemi della generazione precedente.
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