Ferrari F8 Tributo, celebra la dinastia V8 con la forza di 720 CV

di EMILIANO PERUCCA ORFEI PER AUTOMOTO.IT
L’omaggio alle Ferrari ad otto cilindri più belle della storia non poteva che essere questo, la nuova F8 Tributo che nasce per mettere assieme il meglio del meglio sotto il profilo telaistico e motoristico sotto al cappello di uno stile che riprende alcuni tratti del passato senza mai andare troppo: sì perché a differenza di quello che si potrebbe pensare il nuovo modello non è una operazione nostalgia ma un nuovo membro della dinastia delle V8 che ha preso vita nel lontano 1975.
Un mondo che è cambiato molto da allora e dalle poche centinaia di cavalli di “mostri” sacri come la 308 si è arrivati oggi alla cifra monstre di 721, ovvero 52 in più del modello uscente e gli stessi della variante estrema (ed esclusiva) 488 Pista. Gli stessi anche se sulla F8 Tributo i motoristi di Maranello hanno lavorato per rispettare normative antinquinamento più stringenti facendo posto alla nuova omologazione Euro 6d ed agli standard cinesi (incredibilmente severi) 6b che hanno anche permesso di sviluppare un suono più coinvolgente in abitacolo. Le prestazioni, grazie anche al cambio DCT a 7 marce, non possono che essere al top: 340 km/h di velocità massima, da 0 a 100 km/h in 2,9s (0-200 7,8) con consumi che Ferrari dichiara nell’ordine di 7,8 km/litro.
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