Graziano Del Rio, un ministro inutile fra un sonno e un digiuno

 

Il digiuno dopo la pennichella al ministero

 

Caro Ministro Graziano Del Rio, non so se riuscirà a leggere quanto segue (ne dubito visti i suoi impegni) ma lo stesso mi sento in dovere di scrivere queste quattro righe perché qualcosa non mi torna. Di solito uno si fa una pennichella dopo aver fatto un bel pasto, lei è il primo caso di pennichella prima di un digiuno. Mi spiego meglio. Mentre lei sta digiunando fra un pasto e l’altro per l’approvazione dello Ius Soli (norma di civiltà sulla quale non ho nulla da obiettare), mi pare che dal suo dicastero ci sia stato un sonno colpevole su quelle che erano le necessità e priorità di milioni di italiani. Nella fattispecie di quei 39 milioni che tutti i giorni devono usare l’auto o i mezzi pubblici sulla rete stradale nazionale. Visto che lei, incidentalmente, è ancora ministro competente per i pochi mesi che ancora le restano, sarebbe bello che desse un segnale di vita, magari anche un ruttino fra un digiuno e l’altro per far vedere che c’è. Mi spiego meglio nel caso pensi sia solo una polemica sterile.

PETROLIO IN CALO BENZINA IN RIALZO

 

Se per caso le fosse sfuggito, visto che di solito lei viaggia contromano in bicicletta (e per giunta senza mani, cosa punita dal codice della strada che dovrebbe conoscere, almeno spero) il prezzo del petrolio negli ultimi 12 mesi ha subito un drastico calo al barile, tanto che oggi un barile costa e vale meno del 2001, ovvero 16 anni dopo noi paghiamo il petrolio una inezia. Le faccio due conti così anche lei capisce, sempre che non mi si addormenti sul più bello. Il 16 luglio del 2001 il barile viaggiava sui 60 dollari e il dollaro era a 2212 sulla lira, quindi nel 2001 un barile di petrolio (che le ricordo sono 155 litri circa) ci costava 132 720 lire. Oggi col barile che viaggia sui 48 dollari e il dollaro a 1,17 sull’Euro il totale (trasformandolo in lire così anche lei ci arriva) è di 41 euro a barile, ovvero moltiplicato 1936,27 che era il cambio lira euro, oggi un barile di petrolio costa meno di 80 mila lire. Ovvero, 16 anni dopo noi paghiamo il petrolio 52 mila lire in meno, ovvero 26 euro rispetto al valore del 2001. Mi spiega come mai nel 2001 pagavamo il gasolio a 1380 lire al litro e oggi, se va bene, a 1,33 euro cioè 2575 lire al litro? Sempre che non debba fare il pieno in autostrada perché lì scatta un’altra gabella di cui lei ignora forse l’esistenza. Dal suo dicastero una mezza idea di dove ci stanno fregando i soldi se l’è fatta venire, oppure la pennichella (sua e dei suoi predecessori a dire il vero) ha la funzione propedeutica di metterlo in quel posto ai cittadini?

 

 

In bici contromano e senza mani sul manubrio, un cittadino normale viene multato il ministro no…

 

AUTOSTRADE CARE

E INEFFICIENTI

 

Ma apriamo un altro capitolo, caro signor Ministro. Lei ha permesso che alle società autostradali venissero rinnovate le concessioni per i prossimi 50 anni, quando una norma europea dice che non ci possono essere contratti di esclusiva fra enti e privati superiori ai 5 anni. Come è che quando devo beccarlo in quel posto (vedi aumenti e tasse) è l’Europa che ce lo chiede e quando devo essere io a beneficiare delle norme vale quello che decidono al governo? Mi spiega perché per legge i pedaggi devono sempre aumentare al minimo del 75 per cento del tasso di inflazione, ovvero a gennaio anche se siamo fermi come introiti, ai signori delle autostrade vengono concessi sempre gli aumenti? E per cosa, visto che lo stato delle strade è sempre quello (nel 75 per cento dei casi dal 1950 al 1975 non ci sono state più nuove autostrade e le ultime riguardano terze e quarte corsie)? Ma lei sta facendo gli interessi dei 39 milioni di italiani che le usano oppure dei 23 concessionari privati che, a onore del vero, potrebbero anche pagare una concessione più cara, almeno allo Stato, cioè a noi, così che nelle nostre tasche tornerebbe qualcosa in più.

 

PERCHE’ TELEPASS HA L’ESCLUSIVA DEI PAGAMENTI?

 

Mi spiega perché solo Telepass ha l’esclusiva del pagamento dei pedaggi e perché solo Telepass ha diritto a farmi entrare ai parcheggi degli aeroporti, alle ZTL delle città, ad altri servizi vari di pagamento? Ma perché devo dare a una sola società tutte le informazioni su cosa faccio, dove vado, con che auto, che orari e sopratutto i dati del mio conto corrente e sui movimenti bancari? Perché ci deve essere questa esclusiva? Possibile che in Italia non ci siano aziende e sistemi per fare concorrenza e abbassare i prezzi? Così come le concessioni? Se io volessi mettere insieme un pool di aziende per gestire le autostrade, non posso per i prossimi 50 anni. Lei ministro mi spiega il perché o forse sta già sgombrando gli uffici visto che è in scadenza e di rimboccarsi le maniche non ne ha voglia? Dimentica che la sto pagando io, con le mie tasse, o forse gli investimenti delle aziende private valgono più delle mie tasse, pretese e servizi?

 

 

Un caffè le servirebbe ma in autostrada costa più caro, perché?

 

 

PURE IL CAFFE PAGO DI PIU’

 

Viaggiando con la scorta forse il caffè glielo offrono, ma le garantisco che nelle aeree di servizio costa più caro che al bar sotto casa. Non dico alla buvette a Montecitorio, lì avete prezzi che noi normali ce li sogniamo la notte, ma in autostrada costa di più. Così come la benzina, il gasolio, il panino e tutti quello che si vende in quelle aeree. Oltre al pedaggio mi succhiano quattrini anche in altro modo. E’ la domanda e l’offerta? Vero, me lo porto da casa la prossima volta, ma lei queste cose le sa e ha mai pensato di fare un servizio ai cittadini? Perché devo pagare una sovrattassa se entro in autostrada e non posso scegliere un servizio alternativo?

 

COMUNI MULTAIOLI

 

E che dire dei comuni che fanno incassi con le multe? Lei da ex capo dell’ANCI, l’associazione dei comuni, sa come funziona il meccanismo, sa come vengono gestiti gli appalti nei piccoli centri, eppure invece di obbligare i comuni ad essere trasparenti, ad essere ligi alle norme, ha contribuito allo scandalo che per il 2017 e 2018 i comuni possono fare coi soldi delle multe quello che vogliono. Eppure dovrebbe conoscere l’articolo 208 del codice della strada, visto che per legge quando lei era sindaco doveva applicarlo. Ovvero esiste una legge che obbliga a spendere il 50 per cento degli incassi in sicurezza stradale, ovvero riparare le buche, fare piste ciclabili e altro. Invece niente, ha concesso che con questi soldi (raramente versati in passato) per due anni i comuni facciano come credono. Ha fatto gli interessi dei cittadini o di qualche amministrazione scorretta? Oggi con quei soldi potranno fare la festa di San Sebastiano, patrono delle polizie locali, comprare strumenti musicali o altro, e forse pagare gli straordinari a chi in ufficio magari ci va poco. Ecco, sarebbe stato bello se avesse imposto trasparenza, obbligo di rispetto delle norme, perché così abbiamo l’impressione che se sbaglio io cittadino, ho subito pronto Equitalia (o similare) pronta a rendermi la vita difficile, se sbaglia la Pubblica Amministrazione, e chi se ne frega tanto siamo sudditi non cittadini. Ecco, Ministro, fra un digiuno e l’altro, fra una pennichella e l’altra, avrei voluto un colpo di vita, almeno per il nostro settore.

 

FALLIMENTI PEDEMONTANA E  CRISI BREBEMI, CHI PAGA?

 

E lasciamo perdere i fallimenti delle autostrade del Nord, dalla Brebemi alla Pedemontana, guadagni privati, debiti pubblici che verranno ripianati dalle casse pubbliche? Cioè ancora da noi. Ecco signor Ministro, per quel poco che le resta in quel dicastero, e i suoi digiuni fra un pranzo e l’altro, spero in un colpo di coda, in un decreto che la renda orgogliosa e ci renda orgogliosi di averla avuta in quel ministero, anche se ha dormito abbastanza secondo il nostro parere. Faccia gli interessi dei 39 milioni di italiani ai quali lei non ha dedicato la minima attenzione, intervenga sulle tariffe e i pedaggi (se non lo sa con A4 Bergamo Brescia sono 2,90 euro, con Brebemi oltre 7,90…), faccia smettere le vessazioni dei comuni ai danni dei cittadini, gente che lavora e non deve spendere soldi per mantenere dipendenti inutili o inefficaci ma deve mantenere la famiglia, i figli e pagare le tasse (e con questo anche il suo stipendio) sperando che vada bene qualcosa. A buon rendere signor Ministro.

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