CARO PETROLIO, il costo del bitume alle stelle (più 40%), niente asfalto per le buche

AUTOMOTO.IT-COMUNICATO SITEB

L’energica ripresa dell’attività in edilizia, stimolata dai provvedimenti governativi riguardanti le agevolazioni per i lavori di riqualificazione energetica e sismica degli edifici, e dei lavori di manutenzione stradale si sta scontrando da alcuni mesi con l’incremento dei costi delle materie prime e anche con la carenza sistematica dei prodotti necessari per eseguire i lavori. A mancare sono soprattutto le materie prime di derivazione petrolifera, ma non solo. La situazione si è ulteriormente complicata dalla fine dell’estate. Al rialzo dei prezzi sono andati infatti a sovrapporsi, a partire da settembre, incrementi inimmaginabili del petrolio e dell’energia elettrica, che registra aumenti del 60% e termica (il costo del gas è più che raddoppiato). Tutto questo si tramuta in grosse difficoltà di gestione dei cantieri avviati, sia in termini di avanzamento lavori, che di aggiornamento dei prezzi in corso d’opera.

“Da gennaio a oggi il costo del bitume (prodotto di derivazione petrolifera essenziale per la costruzione e la manutenzione delle strade e non solo) è aumentato del 40%. Per evitare che il caro materiali produca più danni alle imprese di quelli prodotti del Covid negli ultimi due anni, va previsto anche per il secondo semestre 2021 il meccanismo promosso dal Governo per la compensazione dei costi dei materiali da costruzione che hanno subito un incremento superiore all’8%”.

Lo scrive in un comunicato l’Associazione SITEB – Strade ITaliane E Bitume in una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, al Ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco, al Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti e al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini.

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