CAMPIONATO ITALIANO RALLYCROSS, CASTELLETTO TAPPA DECISIVA PER MOLTI

Testo e foto MARCO FERRERO

 

La quinta tappa del Campionato Italiano Rallycross, in programma nel weekend sul circuito di Castelletto di Branduzzo in provincia di Pavia, e che segna definitivamente il passaggio alla seconda, quella decisiva, parte del campionato, potrebbe già risultare, se da un canto importantissima per buona parte dei protagonisti, probabilmente già decisiva per qualcuno degli stessi, a qualunque livello si voglia svolgere la disamina.

Certamente, ad oggi, e ci mancherebbe, i giochi non sono ancora chiusi in nessuna delle classifiche relative alle classi in competizione; i distacchi sono minimi, sino all’ordine di un misero punticino, e l’equilibrio è tale da non consentire di azzardare alcun tipo di pronostico, situazione tipica e consueta di questo bellissimo campionato che ha nel suo DNA l’incertezza e che sa regalare sorprese ad ogni gara.

Eppure, a ben guardare le classifiche, e conoscendo un minimo l’ambiente e chi ci corre, non può sfuggire come vi siano situazioni tali da giudicare per qualcuno il round di Castelletto di Branduzzo come una tappa decisiva, quasi un “all in”, in termini pokeristici, un momento chiave di una stagione, sia chiaro, in positivo od in negativo, per qualcuno il momento decisivo, per altri l’ultima occasione per recuperare.

Tralasciando quelle categorie poco rappresentate numericamente dove, di fatto, non esiste adeguata competizione, la prima situazione interessante riguarda gli “under 18”; qualora Kobe Pouwels realizzasse ancora punti “pesanti” potrebbe porsi in una condizione di classifica tale da risultare imprendibile per i suoi diretti avversari, ed il giovane belga vedrebbe sempre più vicino un titolo che, francamente, ha dimostrato di meritare per quanto espresso nel corso dell’annata.

Situazione simile, ma con un vantaggio decisamente meno consistente, quella di Silvano Ruga in Super 1600, laddove una sua non improbabile vittoria piazzerebbe un colpo, soprattutto a livello “psicologico”, ai suoi avversari probabilmente determinante; l’avversario più pericoloso in questa categoria è l’agonismo, laddove i “contatti” (chiamiamoli benevolmente così), e lo si è visto nella precedente tappa svoltasi a Castelletto, possono essere fatalmente decisivi. Il pilota della Clio dovrà essere bravo, se vorrà consolidare la sua leadership, a rimanere “fuori dai guai” ed a cercare di scappare via sin dalla partenza, impresa certamente non facile.

Passando ai Kart Cross, la classe più “agguerrita” e dove la lotta è più serrata, ultima chiamata, probabilmente, per Simone Firenze; “El Diablo”, come viene affettuosamente chiamato per via del suo numero di gara, il 666, può recriminare per i tanti episodi sfortunati cha hanno caratterizzato il suo 2021, e la gara di Castelletto rappresenta l’ultima occasione per cercare di rimanere ancora in corsa per quel titolo che ha già conquistato. Un’ulteriore battuta a vuoto lo taglierebbe, di fatto definitivamente, anticipatamente fuori dalla corsa per il titolo di quest’anno.

Situazione, ovviamente, inversa per Marcello Gallo e Marco Berniga, rispettivamente primo e secondo con dieci lunghezze di ritardo, i veri dominatori di questa stagione della categoria, che con un’altra vittoria e secondo posto (non importa in che ordine) allungherebbero in modo consistente e si candiderebbero seriamente per il titolo, anche perché gli avversari avrebbero da recuperare non solo su uno ma su due avversari, impresa di certo non agevole. I due contendenti dovranno fare attenzione a non incappare negli effetti del detto “tra i due litiganti…”, anche considerato come nella classe vi sono almeno una dozzina di piloti in grado di lottare per la vittoria, e nessuno di essi sarà disposto a farsi da parte, nulla avendo da perdere, in particolare quel Riccardo Canzian, ad oggi terzo assoluto della classifica generale provvisoria, pilota che appare in costante crescita.

Le classifiche aggiornate a domenica sera potranno, forse, dare qualche risposta in più a queste considerazioni, e anche se nulla potrà avere carattere di definitività certamente qualche situazione, con un round in meno da disputare, potrà risultare più delineata.

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