Comunicato UIGA
L’UIGA (l’Unione Italiana Giornalisti dell’Automotive) lancia in questi giorni l’edizione 2024 del sondaggio Il motore del futuro, un’indagine per capire come gli italiani immaginano sarà la mobilità dei prossimi anni. E il risultato, anche rispetto al passato recente, potrebbe non essere scontato.
Obiettivo di questa indagine (aperta a chiunque voglia esprimere la propria opinione) è intercettare le aspettative nel breve e nel medio termine e aumentare la sensibilità degli automobilisti verso le nuove offerte di mobilità.
Il motore del futuro è presente anche al Salone Auto Torino 2024, che si svolge dal 13 al 15 settembre. Infatti, tutti i visitatori potranno esprimere la propria opinione inquadrando un QR-Code su una serie di totem appositamente predisposti e sistemati lungo le vie e le piazze centrali di Torino, dove saranno visibili le vetture in esposizione. Tre di questi totem saranno a disposizione nelle piazze Carlo Felice, San Carlo e Castello, luoghi iconici della città e centri nevralgici del salone.
Naturalmente, il sondaggio è raggiungibile sul sito UIGA, alla pagina web dedicata (http://www.ilmotoredelfuturo.
Come noto, è previsto che la vendita dei motori a combustione termini nel 2035, con alcune eccezioni, come le auto di grandi prestazioni prodotte in meno di 10 mila esemplari all’anno. L’indagine dell’UIGA intende fotografare il parere della gente e degli automobilisti sui differenti motori in vendita nei prossimi dieci anni e su quelli che continueranno a essere venduti anche dopo il 2035.
Al momento sembrerebbe che il motore del futuro sarà elettrico, alimentato da fonti rinnovabili e dall’idrogeno, ma l’UIGA è favorevole alla promozione di tutti i mezzi per ridurre l’inquinamento con cognizione di causa, tenendo in considerazione che:
il mix di combustibili utilizzati per produrre l’energia elettrica nell’Europa non è prodotto da fonti riciclabili ma spesso da carbone, gas e petrolio;
per produrre le auto elettriche e le loro batterie è necessaria molta più energia rispetto a una vettura a combustione;
alcuni studi indipendenti sostengono che auto elettriche e auto endotermiche hanno pari emissioni fino a 80 mila chilometri. Con l’uso del carbone per produrre energia elettrica questa soglia sale fino a 200 mila chilometri;
se si rispettassero i limiti di velocità e si rendesse più fluido il traffico, i gas dell’effetto serra prodotti dai motori endotermici si ridurrebbero del 20 per cento.
Chi parteciperà al sondaggio potrà mettere in ordine di preferenza i diversi sistemi di alimentazione scegliendo tra i numerosi elencati.
Elettrico
L’auto è spinta da uno o più motori elettrici alimentati da una batteria (sistema presente nella gamma di quasi tutte le case automobilistiche).
Ibrido
Il motore termico è supportato da un motore elettrico che si ricarica in decelerazione e frenata per migliorare le prestazioni. Nei modelli più evoluti è possibile percorrere brevi tratti in modalità completamente elettrica (sistema presente nella gamma di tutte le case automobilistiche).
Ibrido ricaricabile
Il motore a combustione è supportato da un motore elettrico che può essere ricaricato sia sfruttando l’energia cinetica prodotta durante la marcia, sia con un’apposita presa di ricarica (sistema presente nella gamma di molte case automobilistiche).
e-Power – R-EV
Un motore elettrico provvede al moto dell’auto mentre un motore termico – che non è collegato alle ruote – viene utilizzato come generatore di corrente per ricaricare il pacco batteria (sistema presente nella gamma Mazda e Nissan).
GPL – metano
L’auto è spinta da un motore termico che può essere alimentato da carburanti alternativi contenuti in serbatoi diversi (sistema presente nella gamma di molte case automobilistiche).
Trifuel GPL
L’auto utilizza un gruppo propulsore ibrido in cui il motore termico può essere alimentato indifferentemente a benzina o a GPL (sistema presente nella gamma Kia).
Idrogeno
L’auto è spinta da un motore elettrico che utilizza le fuel cell per trasformare l’idrogeno in energia (sistema presente nella gamma Hyundai, Opel e Toyota).
Con questa indagine UIGA intende sondare le conoscenze degli automobilisti e informarli sulle nuove tecnologie e sui propulsori di nuova generazione, nel rispetto dello spirito con cui l’unione è nata.
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UIGA
Associazione senza fine di lucro attiva nell’ambito della Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI) l’UIGA riunisce i giornalisti che svolgono una prevalente prestazione professionale specifica nel settore della mobilità e li tutela promuovendo il loro aggiornamento tecnico-professionale. Inoltre, diffonde informazioni legate al settore dei trasporti e della mobilità facendosi promotrice dello sviluppo professionale degli operatori della comunicazione, soprattutto verso i più giovani in cerca di una formazione specifica sul tema dei motori.