i10, la “piccola” di casa Hyundai, tra un brindisi col Franciacorta e una prova sulle strade intorno al lago d’Iseo.

 di CARLO GAETA

 

Go Big. Più grande, più accessoriata, più connessa, più smart, più risparmiosa, più bella. Questa, in sintesi, la nuova Hyundai i10, tra le ultime arrivate nel segmento A, quello delle city-car per intenderci.

A fare la differenza sono soprattutto il prezzo abbinato ad una ricca dotazione di serie in termini di sistemi di sicurezza attiva, certamente tra le più complete del segmento delle city-car compatte. La versione Tech, con l’aggiunta del Connect Pack, presenta un equipaggiamento completo che include, tra le altre cose, cerchi in lega da 15″, luci diurne e di posizione a LED, climatizzatore e Multimedia System con touchscreen da 8″ con connettività Apple CarPlay™ e Android Auto™ e Bluetooth® con riconoscimento vocale. Molto completo anche in termini di sicurezza, l’allestimento include i sistemi di guida assistita Hyundai SmartSense come la Frenata Automatica di Emergenza con riconoscimento veicoli e pedoni, il Mantenimento Attivo della Corsia, la Gestione Automatica dei Fari Abbaglianti (HBA) e il Rilevamento della Stanchezza del Conducente, tutti presenti di serie fin dalla versione d’ingresso.

Nell’ultimo week end di gennaio è stata presentata ufficialmente al pubblico in tutte le concessionarie italiane con una speciale offerta lancio: economiche quote mensili da 99 euro (dopo un anticipo di 3700 euro anche senza permuta o rottamazione) proprio per la ricca versione Tech. I tempi di consegna sono praticamente immediati, con vetture in molti casi già disponibili presso i concessionari.

Noi a bordo della Tech ci siamo saliti sulle piacevoli strade della Franciacorta dopo la presentazione stampa avvenuta nelle accoglienti cantine Bersi Serlini di Provaglio d’Iseo. In riva al lago, in uno scenario bucolico, tra l’azzurro delle acque e il verde dei colli, con colori esaltati da una bella giornata di sole, il nostro mini tour ci ha permesso di gustare appieno le vivaci caratteristiche di questa vettura equipaggiata con il nuovo motore da 1000 Mpi benzina, cambio 5 marce manuale, capace di 67 cv a 5500 giri al minuto e 96 Nm di coppia a 3750 giri al minuto con un consumo, che, a piede leggero può spingersi anche oltre i 20 km/l (noi onestamente non ci siamo arrivati tenuto conto dell’itinerario). Divertente da guidare, risponde in modo sincero ai comandi e soprattutto disegna bene le curve, grazie ad uno sterzo diretto. L’innesto delle marce è abbastanza preciso e ottima la frenata. Così come il cambio di marce, agevolato dalla posizione rialzata della leva, facilmente raggiungibile, e da una frizione affatto ‘rognosa’. In generale, l’interno è gradevole e l’ergonomia delle forme appaga, non solo la vista ma anche il contatto. Buona la posizione di guida, più che sufficiente lo spazio utile per conducente e passeggeri per una vettura di questo segmento, così come confortevole si è rilevato il tour di prova, con pochi sussulti e con buona aderenza all’asfalto, merito delle sospensioni, multilink all’anteriore e a ponte torcente al posteriore.

Insomma, nel suo piccolo alla nuova i10 non manca nulla. Soprattutto è funzionale la multimedialità che noi abbiamo provato attraverso il nostro smartphone Android. 

Due parole le spendiamo volentieri sul design e sulla filosofia costruttiva attraverso le parole del giovane Davide Varenna, Senior Exterior Designer Hyundai Europe, milanese di belle promesse, ex allievo del Politecnico di Milano.

“I contenuti tecnologici di questa vettura sono davvero tanti – sottolinea Davide nella nostra intervista – Già la versione precedente era stata apprezzata per la sua praticità e noi volevamo renderla ancora più giovane, più dinamica, ancora più attraente. Per cui il gioco è stato nelle proporzioni innanzitutto: allontanare le ruote e allungare il passo per avere più spazio a bordo, ma anche per rendere la macchina più dinamica e posarla meglio a terra. Le sfide di questa nuova i10 sono tante perché come sempre dobbiamo fare i conti con i limiti della categoria e i costi. E’stato bello affrontare ogni singolo step per disegnare una vettura davvero innovativa in molte sue soluzioni e dotazioni. Ad esempio, il montante C, dove il vetro laterale incontra il vetro posteriore, lì abbiamo il logo i10, una soluzione tecnica molto raffinata soprattutto per un’auto di questo segmento”.

Ma come si sta muovendo Hyundai per assicurare una mobilità urbana sostenibile?

“Ovviamente, stiamo tutti guardando all’elettrico e pensiamo alla guida autonoma – ci dice Varenna pensando ad un futuro quanto mai prossimo, delineato dalle tendenze dei recenti saloni automobilistici – Le modalità di guida e di spostamento delle persone stanno cambiando. L’arrivo dell’elettrico finirà per sconvolgere le nostre auto, anche dal punto di vista estetico perché ti pone dei vincoli diversi. Non hai più bisogno di griglie nel frontale, necessarie per il motore endotermico, così puoi essere più libero nel disegno, però devi fare molta attenzione all’aerodinamica. Per quanto riguarda l’utilizzo dell’auto, possiamo dire che già oggi sta cambiando, perché le richieste dei moderni drivers sono diverse. Più che alle prestazioni vere e proprie, si guarda in generale all’offerta, tra costo complessivo dell’auto e service post vendita e finanziari offerti. Siamo di fronte ad una progressiva trasformazione della mobilità. Questo è solo l’inizio!”.

E Hyundai con la sua i10 ha fatto un ulteriore passo verso una mobilità urbana caratterizzata soprattutto dalla parola “risparmio”, senza disdegnare forme accattivanti e contenuti tecnologici d’avanguardia in nome della sicurezza. Già pronta verso i successivi importanti passi che porteranno a cambiamenti epocali in questi anni 20 che ci attendono anche grazie a giovani designer, rampanti, capaci e visionari, come Davide Varenna.

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