Baldelli, battaglia per trasparenza dati multe continua

ANSA

 

 

Dopo l’interpellanza urgente della scorsa settimana, Forza Italia torna alla carica sul tema della trasparenza dei proventi delle multe e chiede informazioni ai ministeri dell’Interno e dei Trasporti sulla pubblicazione e sulle relative sanzioni per le inadempienze degli enti locali rispetto agli obblighi stabiliti dal Codice della strada e dal relativo decreto ministeriale, che impongono e disciplinano la consegna di una relazione telematica annuale al Governo, sugli introiti delle multe, anche di quelle fatte con autovelox, da parte di ciascuna amministrazione.

“Sulla base dei dati forniti dal Governo su un totale di 7093 comuni sono stati 4695 quelli che hanno inviato la relazione sui proventi derivanti da sanzioni per infrazioni al codice della strada relativi all’anno 2019. Il Governo ha altresi’ comunicato che, nei confronti dei comuni inadempienti erano state avviate specifiche istruttorie per il tramite delle prefetture competenti per ottenere chiarimenti sul mancato adempimento.

Il Governo ha fornito i dati circa le relazioni relative ai proventi dell’anno 2020, comunicando che 5829 comuni hanno inviato una relazione regolare, 582 hanno inviato una relazione non regolare e specificando che nei confronti delle 2749 amministrazioni risultate inadempienti sara’ avviata una relativa istruttoria, come gia’ avvenuto per le inadempienze relative alle relazioni riferite ai proventi dell’anno 2019″, si legge nel testo dell’interpellanza presentata da Simone Baldelli e sottoscritta dai colleghi Roberto Pentangelo, Diego Sozzani e Roberto Rosso.

Per questo, Baldelli, Pentangelo Sozzani e Rosso chiedono: “se il Governo non intenda fornire, come gia’ da tempo richiesto dall’interrogante, le tabelle con i dati completi delle relazioni telematiche relative agli anni 2019 e 2020; entro quando saranno concluse le istruttorie attualmente in corso e quando il Governo intenda procedere, e attraverso quali modalita’, all’applicazione delle sanzioni previste dal codice della strada, consistenti, come ricordato dal Governo stesso nella risposta al recente atto di sindacato ispettivo citato in premessa, in “quanto previsto dal comma 12-quater dell’articolo 142 del codice della strada, che dispone la riduzione del 90 per cento annuo nei confronti dell’ente che non trasmette la relazione”.

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