AUTOMOTORETRO’ E AUTOMOTORACING 2022, PRONTI A PARTIRE

Testo e foto MARCO FERRERO

 

La 39^ edizione di Automotoretrò e la 12^ di Automotoracing, originariamente in programma presso il complesso dell’ex stabilimento Fiat del Lingotto dal 28 al 31 gennaio, sono pronte per aprire i cancelli al pubblico; una kermesse che, forte di una tradizione che risale al 1983, anno della sua prima edizione, ogni anno sa portare al pubblico una rassegna di vetture classiche e sportive tale da accontentare i gusti di ogni tipo di appassionati.

Una rassegna che parte, si spera, senza più le incognite legate al COVID-19, all’emergenza sanitaria ed alle regolamentazioni che abbiamo seguito per due anni, ai quali si è fatto fronte con adeguati protocolli e con misure sanitarie tali da assicurare il rispetto delle norme; certamente massima attenzione vi sarà ancora da parte degli organizzatori, soprattutto considerando come la rassegna ogni anno raccolga nei suoi padiglioni nei quattro giorni del programma decine di migliaia di appassionati e di spettatori.

Facendo un flashback sull’ultima edizione, sicuramente la parte migliore è stata quella “statica” di Automotoracing, dove lo stand del Team BRC con i suoi campioni WTCR 2018 e 2019 Gabriele Tarquini e Norbert Michelisz, vero “valore aggiunto” della kermesse ed elemento di attrattiva meritorio di essere ribadito, è stato letteralmente preso d’assalto dagli appassionati; il tutto come sempre contornato da un adeguato numero di vetture sportive di varia natura, sempre ammirate.

I padiglioni di Automotoretrò avevano evidenziato un equilibrato rapporto tra parte espositiva, parte di “mercato” e stand “dedicati”, tematici o per categorie, il che consentiva una visita più “ordinata” e stimolante da parte degli spettatori, il contrario di quanto visto in una sua brutta copia in quel dell’area Expo di Milano Fiera, di fatto un mero autosalone incentrato sproporzionalmente sulle compravendite.

Decisamente da rivedere la parte dinamica di Automotoracing dove, a differenza dell’edizione del 2018, dove piloti come Nucita, Basso, Campedelli, Perico gareggiavano sul filo dei decimi di secondo su un percorso degno di questo nome, otto piloti sconosciuti ed otto volenterose ragazze si sono ritrovati a muoversi su un, chiamiamolo pomposamente così, “tracciato” stretto, per nulla selettivo, forse neppure adatto per una gimcana, e dove non si poteva percepire alcun tipo di sfida tra piloti.

Una situazione che, stanti i commenti raccolti, aveva lasciato delusa la gran parte di coloro i quali si aspettavano ben diverso spettacolo; a titolo personale, se si deciderà e si riuscirà ad organizzare qualcosa, sarà meglio farlo bene, con qualche nome “importante”, ed in modo che chi presenzia possa divertirsi, altrimenti meglio lasciar perdere e concentrarsi di più sulla parte statica.

E, se possibile, si abbia un occhio non dico di riguardo ma di attenzione per chi è presente per operare e rendere merito all’evento; nell’ultima edizione non vi era posto dove fosse permesso stare, e neppure si ricevevano indicazioni chiare sul dove fosse possibile piazzarsi, una situazione un tantino grottesca che si spera sia stata ovviata con una pianificazione un pochino più accurata.

Si spera che a questa parte della rassegna venga data la doverosa visibilità, perché la parte “dinamica” di Automotoracing è sempre stata una di quelle, se non la più, ammirate ed attese; l’augurio, come appassionato, è quello che, nonostante tutto, si riesca ad approntare un programma di eventi in merito e che il pubblico abbia a divertirsi.

Nel complesso una doppia kermesse, in ogni caso, cui è sempre piacevole esserci, che rimane un punto di riferimento nel panorama delle rassegne automobilistiche e che ogni anno attira spettatori da tutta l’Europa, un punto di cui gli organizzatori possono essere orgogliosi.

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