Pelo e Contropelo: GP del Checo da Baku

HERIBERT STOHR

 

 

Ieri mi sono dilungato sulle nuove regole imposte da Liberty Fia ma siamo certi che , durante l’anno, ce ne saranno altre tipo prove libere con gomme dure obbligatorie o griglia invertita  o entrare in pit lane in retro marcia.

Oggi mi concentrerò sulle gesta dei piloti all’interno di un circuito cittadino che a me piace pur con tutti i difetti di avere muri vicini, poche vie di fuga, difficoltà nel togliere macchine incidentate sul tracciato.

La mia ipotesi era di una strategia gomme media-dura-morbida ma per colpa di Ocon e Hulkenberg non si è potuta verificare. Mi spiego. I due piloti , per problemi tecnici, partivano dalla pit lane e montavano pneumatici di mescola hard. A parte De Vries (gomme dure) tutti partivano con gomme medie pensando alla eventualità di fare due soste per completare i 51 giri ricordando l’asfalto con poco grip e che nessuno aveva provato col pieno di carburante. Ci si affidava alle simulazioni e al passato. Ocon e Hulkenberg ci hanno tolto il bello di una gara a due soste perché hanno dimostrato , agli altri team , che si potevano fare anche più di 40 giri con quelle gomme senza perdere prestazione. Un’altra cosa ha tolto un po’ di emozione per vedere scambi di posizioni, l’aver accorciato la zona DRS di 100 metri che solo il team bibitaro ha dimostrato di non avere svantaggi ma gli altri sì.

A tal proposito Leclerc, come ieri, parte dalla pole ma non è per niente ottimista di rimanere al comando.

Pronti via e tutto regolare perché piloti guardinghi, Russell guadagna due posti. All’inizio del 4° giro Verstappen è già in testa appena può aprire il DRS e dopo due giri anche Perez supera Leclerc arrendevole “J’agite le drapeau blanc” (sventolo bandiera bianca). Questa storia del DRS della R.B. circola dall’anno scorso e se nessuno lo ha copiato pari pari significa che il segreto è altrove che si esalta con questa apertura.

Mi aspettavo pit anticipati ma non così tanto. Gasly (6°giro) Bottas (al 7°) Albon (all’8°) Tsunoda, Piastri, Sargeant (al 9°) mentre Hamilton che alitava su Sainz improvvisamente ha un crollo e con Alonso in scia decide anche lui per il cambio gomme insieme a Norris (10° giro). Ahi ahi ahi. De Vries si ferma in pista con la ruota sinistra aperta dopo un contatto col muro in curva 5. “Ik probeerde precies te zijn…hoef tegen een muur!” (cercavo di essere preciso… porco di un muro!”.

Safety Car. Il leader olandese Max va al pit ma perde poco rispetto a Lewis e Lando ” Nick will hear us at the end of the race!!” (ci sentirà Nick a fine gara!) perché ora vanno al cambio gomme tutti quelli che non l’avevano fatto (12° giro). Ora tutti i piloti montano le gomme dure solo che Perez è 1° poi Leclerc, Verstappen, Hamilton 10°, Norris 11° persino dietro a Ocon e Hulkenberg che invece erano partiti penultimo e ultimo. Ripartenza. In un giro Max supera facilmente Charles mentre invece Alonso fa una mossa furba e scaltra infilandosi all’interno di Carlos in una curva lenta. Un bel sorpasso. Altro giro ed Hamilton (non si poteva ancora usare il DRS) grazie alla scia e ad una frenata ritardata, sorpassa Russell, lasciandolo di stucco e pure basito tanto che avrebbe potuto fare flic floc con Sainz.

Lewis impiega altri 5 giri per sbarazzarsi ( a fatica) di Stroll e ora è 6°. Il canadese sbaglia l’uscita di curva 16 proprio dopo aver ricevuto consigli tramite il muretto box da Alonso via radio (della serie…fatti gli affari….) ed è a causa di quell’errore che perde la posizione. A Sainz il suo muretto gli suggerisce “Puoi spingere!” e lui di rimando “¿Qué tengo que empujar?” (che cosa devo spingere?). 30° giro Alonso si avvicina a Leclerc minaccioso ma poi il monegasco riprende un vantaggio superiore ai 2 secondi.

Sergio Perez (detto Checo) ha tenuto a bada per molti giri Verstappen ed esattamente a 1.2 secondi o 1.3 secondi. Un equilibrio delicato, basterebbe un errorino e perderebbe il comando. Invece riesce , dopo metà gara, a portare il vantaggio intorno ai 2.5 secondi tanto che Max, dopo aver provato di tutto (spataccando 18 settaggi sul volante) ha chiesto al team : ‘Heb je niet per ongeluk mijn auto aan Checo gegeven?” (non è che per sbaglio avete dato la mia macchina a Checo?). 33° giro Gasly passa Bottas  e il finlandese, frustrato, decide per una seconda sosta per tornare su gomme medie : “Tuntuu kuin ajaisin lumella!” (mi sembra di guidare sulla neve!).

37° giro si ritira Zhou. Hamilton non ha un conto aperto con Sainz ma ha il DRS aperto da quasi trenta giri e non riesce a superare lo spagnolo : ” I want push to pass like in Indy Car!!!” (voglio il push to pass come in Indy Car!!!). C’è un po’ di maretta per aggiudicarsi il punto del giro più veloce tra Perez, Verstappen, Alonso e Leclerc (per un giro solo).

Mette tutti d’accordo Russell che si permette una sosta per montare gomme soft fresche di forno ed aggiudicarselo. Stremati, come i loro pneumatici, Hulkenberg e Ocon si fermano per la sosta obbligatoria per il cambio gomme con un brivido per il francese che si trova (grave errore dell’organizzazione) la pit lane bloccata da un nugolo di steward pronti per ricevere le auto dopo il giro d’onore.

1° Perez, veloce quanto il compagno in modo convincente anche se con una briciola di fortuna. 2° Verstappen, avrebbe vinto senza la safety car? 3° Leclerc a 21”, molto bravo ma la Ferrari va bene solo col serbatoio vuoto. 4° Alonso, tanto di casco, il riscatto del campione. 5° Sainz, lontano dal compagno, sembra abbia perso la strada. 6° Hamilton, impossibile fare di più con quel progetto sbagliato da due anni, bello il sorpasso sul compagno. 7° Stroll, prende scoppole dal compagno ma fa la sua figura con una monoposto competitiva. 8° Russell, non era la sua domenica. 9° Norris, sfavorito dalla safety car e per giunta imbottigliato dietro a Hulkenberg, ingiudicabile. 10° Tsunoda, bene specie per il punto agguantato. 11° Piastri, ancora acerbo. 12° Albon, benino. 13° Magnussen. 14° Gasly, pessimo week end. 15° Ocon, ancora brutta strategia. 16° Sargeant, discreto. 17° Hulkenberg a 1 giro. 18° e ultimo Bottas.

Una curiosità. Il podio ha sempre il 1° nel centro sul gradino più alto, il 2° alla destra del 1° (a sinistra per noi che guardiamo da davanti) e il 3° a sinistra del 1° (a destra per noi). Leclerc e Verstappen hanno invertito le posizioni. Potevano accorgersene in tempo, invece hanno messo le bandiere giuste sopra alle loro teste.

Fra 7 giorni c’è Miami senza gara sprint. Proviamo a tifare Perez, fa bene al campionato.

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