DI PAOLO CICCARONE PER AUTOMOTO.IT
L’edizione del 2024 del Gran Premio d’Italia è stata un trionfo. Tutto porterebbe alla quasi matematica certezza del rinnovo di Monza con la Formula 1, ma la situazione è abbastanza complicata, anche per Imola, come ci spiega Angelo Sticchi Damiani
Monza, dopo l’edizione trionfale del 2024, si pensa al futuro e le trattative per il rinnovo fino al 2030 stanno proseguendo. Il calendario mondiale, però, prevede un sacrificio per le corse europee e l’Italia, con Imola, ne ha due addirittura. Ma nonostante ci sia il ritorno della Germania in discussione (Audi ci terrebbe e a Mercedes non dispiacerebbe…) la Spagna con Madrid e forse il bis a Barcellona, rischiano di togliere speranze alle corse italiane. Secondo quanto appreso, il rinnovo si basa su un contratto di 35 milioni all’anno e per avere le due gare italiane, qualcuno dovrebbe sborsarne 70 per 5 anni per un totale di 350 milioni.
Un po’ tanti, per cui al momento le priorità riguardano Monza: “Dobbiamo concludere un rinnovo che possa giustificare gli investimenti in atto e programmati – dice Angelo Sticchi Damiani, presidente ACI – noi come federazione abbiamo fatto un grosso sacrificio economico, supportati dalla Regione Lombardia, ma è chiaro che oltre un certo punto non possiamo andare. Adesso per noi la priorità è Monza e il suo rinnovo, ci sono delle cose burocratiche da risolvere. Poi, in base anche a cosa accadrà nel calendario internazionale, con Madrid, Germania, forse Francia, che vogliono un posto, si dovrà capire quante corse restano in Europa anche se la tendenza è molto chiara, con organizzatori di diversi paesi (Marocco, Ruanda, Corea del Sud, Vietnam e Thailandia i candidati, ndr). Per Imola il discorso è diverso, prima sistemiamo Monza e poi ci dedicheremo a un impianto che merita un posto nel calendario, ma non parliamo di cifre, quelle non le so ancora. Dobbiamo prima capire come si evolve la situazione con Liberty Media e la nostra priorità è Monza.