F.1 LA TECNOLOGIA NANOPROM Dalla nanotecnologia le mascherine made in Italy

DI PAOLO CICCARONE

La tecnologia in F.1 è il frutto di ricerca e innovazione e spesso campi completamente diversi, utilizzano le stesse ricerche per allargare le novità. E’ il caso di Nanoprom, azienda leader mondiale nelle nanoparticelle il cui presidente Gian Luca Falleti rappresenta perfettamente quella trasversalità unita al genio. Infatti, Nanoprom da anni opera nel settore delle vernici speciali, tanto che dalla nautica alla F.1, passando per la meccanica di altissimo livello, coi propri trattamenti ha risolto problemi enormi, come l’accumulo di sporco sulle carrozzerie (che modificavano i profili aerodinamici), alle imbarcazioni impegnate nella Coppa America.

Falleti nel suo laboratorio mentre testa nuovi prodotti

Nonché nell’aviazione con soluzioni geniali in cui la leggerezza, lo smaltimento del calore e la resistenza, hanno convinto colossi dell’aeronautica ad affidarsi a questa azienda della provincia di Reggio Emilia. Genialità e innovazione, due elementi che hanno portato alla nascita della mascherina chirurgica ribattezzata Celestina. Infatti, il trattamento con nanoparticelle è stato applicato anche a questo dispositivo che filtra al meglio e impedisce al virus di passare attraverso le maglie della mascherina.

A Monza se ne sono viste tante, anche perché l’autodromo ha deciso di ordinarne un quantitativo adeguato al personale nell’ultimo GP d’Italia. Ma le soddisfazioni per Nanoprom sono proseguite con i piloti e il team Ferrari che hanno indossato la mascherina, bianca con i lacci verdi e rossi a formare il tricolore. Il livello di sicurezza raggiunto è di uno standard altissimo. Al proposito Falleti ha dichiarato: “Mi sono ispirato a una massima di Einstein, che diceva una cosa semplice ma difficile da applicare: se fai sempre le cose allo stesso modo avrai sempre gli stessi risultati. E quindi per avere risultati diversi ci siamo impegnati con un enorme investimento in ricerca e sviluppo e applicato i risultati raggiunti nei campi più disparati della tecnologia“.

Condividi su: