F.1 GP Usa, Bottas in pole di un soffio su Vettel e Verstappen, Leclerc e Hamilton a seguire

DI PAOLO CICCARONE PER AUTOMOTO.IT
Cinque piloti in meno di tre decimi. Basta questo per valorizzare la pole position di Valtteri Bottas con la Mercedes che ha saputo mantenere quei 12 centesimi di vantaggio sulla Ferrari di Sebastian Vettel e i 67 su Max Verstappen. Tre piloti su tre auto differenti, era da tempo che non si vedeva qualcosa di simile con questi distacchi su un tracciato di oltre 5 km. E se si aggiungono un Leclerc quarto davanti ad Hamilton, il più “lento” a 292 centesimi dalla pole, si capisce come la lotta sia stata serrata e che piccoli particolari abbiano portato al risultato finale. Hamilton ha sofferto molto di dolori alla schiena e al collo dopo le prove del venerdì, a causa dei saltelli e dei dossi che si sono creati sull’asfalto. Forse per questo non ha saputo tirare fuori qualcosa di più rispetto a Bottas che è sembrato semplicemente perfetto. La gara potrebbe assegnare il titolo mondiale a Lewis, basta avere 3 punti in più di Bottas e il sesto titolo è cosa fatta. Ma a quanto pare in casa Mercedes la libertà di azione da parte dei piloti, almeno in qualifica, ha permesso al finlandese di sperare ancora nonostante i risultati in termini di vittorie (10) parlino a favore di Hamilton durante la stagione. La Ferrari, invece, ha dimostrato ancora una volta un risultato positivo, con un Vettel ad appena un soffio da Bottas ma la cosa importante è il quarto tempo di Leclerc. Il monegasco ha rotto il suo motore Evo3 durante le prove libere del mattino, i meccanici sono stati bravissimi nella sostituzione con un vecchio Evo2 e qui si è visto che fra le due specifiche di motore la differenza non è così elevata. Il decimo scarso (96 centesimi per la precisione) sono una inezia e chi pensava a una differenza maggiore fra i due tipi di motore, è rimasto deluso. Certo Leclerc è velocissimo, ma se consideriamo parità di auto e che Vettel non ha dormito, il distacco fa capire come la Ferrari non sia progredita soltanto di motore termico ma che ci sia stato un grosso passo in avanti dalla parte elettronica e aerodinamica al punto da consentirle di lottare con la Mercedes, cosa che fino al GP d’Ungheria era soltanto un sogno. In ogni caso, Evo2 o Evo3 le Ferrari sono sempre lì e questo è positivo, come lo è lo sviluppo Red Bull, visto che pure Albon (sesto) non è molto lontano dal vertice. Adesso attenzione alla gara, Verstappen vuole vincere per concludere in crescendo la stagione, Bottas per una rivincita personale, Vettel perché vuole pareggiare i conti con Leclerc e superarlo in classifica ed Hamilton perché il sesto titolo vorrebbe celebrarlo con una vittoria. Troppi lupi affamati per una preda sola e la prima curva sarà da tenere sotto stretta osservazione. In quanto al resto del gruppo, poco da dire. Comprimari, troppo distanti dal vertice ma con Norris e Sainz, McLaren, in crescita, Ricciardo consistente mentre spariscono le Alfa Sauber con Giovinazzi e Raikkonen. Il budget è finito da qualche gara, mancano gli sviluppi e si vede dai risultati. Un peccato davvero, specialmente per Giovinazzi in questa fase del campionato…
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