F.1 GP TURCHIA Bottas vince di noia su Verstappen, Leclerc sogno sfumato, Hamilton paga dazio

DI PAOLO CICCARONE PER AUTOMOTO.IT

ISTANBUL – Di solito le gare sul bagnato offrono spettacolo e indecisione fino alla fine, ma in Turchia non è successo. Come erano partiti, così sono arrivati in fondo. O quasi. Valtteri Bottas ha vinto e ha segnato pure il giro più veloce scattando dalla pole lasciata libera da Hamilton, partito 11. E Verstappen al suo fianco. Pronti e via, niente di che. Bandiera a scacchi, pit stop e giro dopo giro, nemmeno un accenno di lotta o duelli. Tutto inutile, nessun cambiamento.

I pochi che ci sono stati hanno riguardato Perez, terzo, e Leclerc, quarto. Che ha azzardato la mossa di non cambiare le gomme quando si è trovato in testa dopo le soste di Bottas e Verstappen.

FERRARI NON PAGA L’AZZARDO SENZA PIT

Azzardo che non ha pagato, visto che il cambio gomme è avvenuto troppo in ritardo e non solo non si è vinto ma si è perso pure un posto sul podio che era meritatissimo, visto che il passo gara di Leclerc non era malvagio e reggeva bene quello di Mercedes e Red Bull. E quanto andasse la Ferrari lo ha dimostrato anche Sainz che da 19. è arrivato 8, ma con un pit stop disastroso che gli ha fatto perdere posizioni importanti. Insomma, da un lato la Ferrari ha visto dati positivi col nuovo motore, dall’altro manca la strategia per fare quel colpo di coda che i tifosi aspettano.

VERSTAPPEN HA USATO LA TESTA, HAMILTON NO

Tornando invece al mondiale, c’è da dire che Verstappen è tornato in testa ed Hamilton invece ha sbagliato tutto nella scelta strategica. Il non fermarsi ai box quando lo avevano chiamato i suoi ingegneri lo ha pagato perdendo due posizioni, perché Leclerc e Perez in pista li aveva superati e dal terzo posto avrebbe limitato i danni contro Verstappen. Quindi anche se la Mercedes ha vinto la gara, di fatto è stata una sconfitta per Hamilton e la squadra perché avrebbero dovuto marcare a uomo Verstappen e la Red Bull, cosa che non è avvenuta. Anzi, si è sbagliato proprio il momento della sosta ed è stata pagata cara la decisione tardiva, come via radio gli hanno detto a Lewis: “Sorry, abbiamo perso il momento buono per farlo e adesso è troppo tardi”.

MERCEDES LEADER NEL COSTRUTTORI

Eppure, nonostante tutto, la Mercedes comanda nella classifica costruttori con 433 punti contro i 397 della Red Bull, segno di un mondiale che fino alla fine si deciderà per episodi sfortunati o per altro non preventivato. Una bella incertezza da un lato, ma se nelle condizioni difficili della Turchia, c’è stato il solito trenino senza vedere grossi cambiamenti (ad esempio, Alonso in testacoda alla prima curva toccato da Gasly non ha più rimontato poi) o Tsunoda che ha fatto da tappo ad Hamilton con un passo gara veloce, dopo un testacoda non è più rientrato in partita. Segno che qualcosa non quadra e nemmeno la variabile pista bagnata è riuscita a cambiare le cose. In ogni caso, ad Austin Hamilton è convinto di avere la pista favorevole e da quanto si è visto in Turchia, la storia potrebbe essere diversa rispetto a questa gara.

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