F.1 GP TOSCANA FERRARI 1000 Una gara a tutto gas con le emozioni della tribuna

TESTO E FOTO IMBUCATO SPECIALE

Dall’apice superiore delle tribune poste sopra la curva Arrabbiata 2 si gode uno spettacolo superlativo. Proprio sotto la tribuna salgono come missili terra terra le monoposto di Formula 1 2020, farfalla aperta da sempre, da ben prima della Casanova Savelli. C’è chi dice che siano usciti a Barberino di Mugello a tutto gas e non abbiano più mollato niente, in una sublimazione delle velocità di percorrenza in curva, in un trionfo delle forze centrifughe, roba che il Bimbi a questi gli fa davvero un baffo. Poco più in là si ammira la staccata e tutta la curva della Bucine in un sovrapporsi di direzioni opposte, ugualmente felicemente vertiginose, in una libidine di ebbrezza della velocità che solo e solo qui questi mostri e i loro condottieri hanno possibilità di esprimere.

Briglie sciolte, dunque, per le stratosferiche potenze delle PU moderne, che qui hanno possibilità di esaltare le doti telaistiche delle loro monoposto e di celebrare compiutamente le magiche doti dei condottieri alle cloche. Valtteri Bottas sugli scudi, per ora. Uno stilista venuto dal nord, un cesellatore di traiettorie, un pittore capace di aggiungere ulteriore bellezza e purezza artistica ad un luogo già praticamente perfetto di suo, con i suoi dolci declivi che si stagliano in un cielo troppo azzurro per essere completamente terreno. Se parliamo di artisti, non possiamo dimenticare la scuola fiamminga: infatti il leone arancione è lì, ad un alito, pronto ad azzannare le imminenti qualifiche, come ci si aspetta da una belva della velocità che si rispetti.

Re Lewis è lì che guarda, sembra un po’ intimidito dalle sensuali curve dell’otto volante toscano. Sappiamo che al momento che più conta è capacissimo di piazzare l’acuto, la magìa che stupisce e concupisce, che riluce e seduce. Lo aspettiamo tra un’ora, puntuale all’appuntamento, felici di vederlo svestito di quell’inguardabile pigiama con il quale si è presentato qui, nemmeno venisse da un ostello di viandanti sulla via degli dei. Grande spettacolo, grandissimo, goduto dai pochi intimi che molto opportunamente hanno scelto di venire qui, su questi spalti solitamente dedicati a chi di ruote ne ha due di meno, ma che sono capaci di ben altro calore rispetto al sommesso silenzio che domina la scena e contrasta con l’immenso cinema che i migliori attori del mondo stanno offrendo in pista.

C’è vento, oggi, sul Mugello, quasi che anche Eolo volesse essere presente, a spingere un po’ di più questi proiettili multicolori. Speriamo spinga soprattutto quelli rosso mattone, che sono fuori posizione rispetto al loro blasone, alla loro festa, alla rappresentanza del loro popolo innamorato, che è rientrato proprio qui, per stare con loro, per spingerli con Eolo, nella speranza che si risveglino da un sonno che stona, che non è consono né allineato al florilegio di gioia, di goduria estrema che scatena il contesto, il circuito, la scena, da cui mancano solo loro per essere completa e degna di mille corse gloriose che si compiono domani proprio qui. Buon divertimento a tutti!

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