F.1 GP STIRIA Verstappen in pole va al…Max e se la vede con Hamilton. Leclerc 7. primo ferrarista

DI PAOLO CICCARONE PER AUTOMOTO.IT

ZELTWEG – Alla fine saranno ancora loro due a partire in prima fila: Max Verstappen, autore della pole position, e Lewis Hamilton. Che “grazie” alla penalizzazione di Bottas (deve scontare tre posti in griglia per il testacoda nei box di venerdì) si ritrova promosso a fianco di Verstappen pur avendo segnato il terzo tempo. Una griglia conosciuta, la solita. Con la differenza che stavolta, sul minicircuito austriaco, i distacchi sono millesimali. Dalla seconda posizione in poi, verrebbe da dire, perché rifilare quasi 2 decimi ad Hamilton, la cui Mercedes ha sempre dominato nelle qualifiche su questa pista, fa capire come Red Bull, anzi Honda, abbia quel qualcosa in più per sorprendere.

HONDA VERO SEGRETO DEI TEAM

Lo dimostra Gasly, Alpha Tauri Honda, sesto tempo a un soffio da Perez e pure Tsunoda, il secondo pilota del team di Faenza, che è finito 8 alle spalle di Leclerc, primo ferrarista in griglia visto che Sainz non è andato oltre la 12.piazza. Ovvero, siamo alle solite. Curvoni veloci, rettilinei e la rossa si perde. Essere la quinta forza in campo dopo Red Bull, Mercedes, Akpha Tauri e McLaren la dice lunga sullo stato di forma a Maranello. Ma la macchina è quella, più di tanto non si poteva pretendere e restano le belle pole di Montecarlo e Baku e la certezza di un pilota che spinge forte come Leclerc, ma non basta.

FERRARI SOFFRE SUL VELOCE

Serve altro e si guarda al prossimo anno, intanto però domenica prossima si correrà la seconda tappa sullo stesso circuito austriaco (che bissa come fece l’anno scorso) in una sorta di bulimia da calendario dove per forza di cose si devono fare le 23 gare previste. Ultima, il ritorno della Turchia spostato a ottobre dopo la data iniziale di giugno per sostituire il Canada mentre adesso va al posto di Singapore. Più gare, più spettacolo. Dicono. Ma poi hai sempre davanti gli stessi e chi deve inseguire non ha il tempo per migliorarsi.

TORNA LA TURCHIA, RUSSIA CAMBIA SEDE: BULIMIA DA CALENDARIO

Alla fine cambiano le gare (anzi fra una settimana sempre la stessa) ma non cambiano gli equilibri e alla fine resta sempre il solito dubbio della vigilia: riuscirà Hamilton a sorpassare Verstappen alla prima curva oppure sarà l’olandese a farlo? A Imola è finita con una ruotata fra i due, sette giorni fa in Francia fu Max ad arrivare lungo. Domenica chissà. Con l’aggravante di un rettilineo corto per chi parte davanti e più tempo per arrivare a palla per chi parte dietro, vedi Norris, Bottas (bello il suo recupero mentale dopo lo svarione del venerdì) Perez e Tsunoda, mina vagante alle prime volte nelle posizioni di testa. E quindi come incognita. Poi, dopo aver visto le qualifiche e i tempi realizzati, per avere la griglia ci sarà da aspettare i commissari sportivi. Perché Tsunoda ha ostacolato Bottas e quindi a rigor di logica dovrebbe scattare una penalizzazione.

ULTIMA PAROLA AI COMMISSARI SPORTIVI

Stroll era andato largo in Q2 e quindi, in teoria, avrebbero dovuto togliere il tempo che lo ha qualificato in Q3. E poi tagli vari, recriminazioni etc etc. Alla fine si passa più tempo a discutere dai commissari che in pista a correre. E parlando di correre, peccato che Giovinazzi non sia andato oltre il 15 tempo. Aveva fatto sperare in meglio, ma visto che Raikkonen con l’Alfa Romeo parte 18, anche stavolta l’italiano ha fatto meglio e quindi merita un applauso. Che è poca roba per il momento ma bisogna accontentarsi…

 

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