F.1 GP OLANDA Verstappen profeta in casa davanti a Russell e Leclerc

DI PAOLO CICCARONE PER AUTOMOTO.IT

ZANDVOORT – La classifica del mondiale parla chiaro: Charles Leclerc, dopo la prima fila del sabato, sperava di ridurre lo svantaggio di 98 punti da Max Verstappen, che aveva il primo tempo. Domenica pomeriggio, dopo la gara, lo svantaggio è salito a 109 punti, ovvero oltre 4 GP di vantaggio quando ne mancano 7 alla fine della stagione, perché il pilota olandese ha vinto alla grande la gara di casa, nonostante una partenza in cui Leclerc sembrava più veloce, nonostante una scelta di gomme infelice nel secondo stint rispetto alla Mercedes e nonostante la classica safety car a 12 giri dalla fine, quando c’è stato da rimuovere la Alfa Romeo Sauber di Bottas, ferma in fondo al dritto.

RED BULL STRATEGIA PERFETTA

Il colpo di genio di Hanna Schmitz, la stratega della Red Bull, ha colpito ancora con un pit in cui ha montato gomme morbide a Verstappen, mentre la Mercedes si è giocata la vittoria potenziale lasciando Hamilton sulle medie e cambiandole a Russell, che era quarto, con le morbide. Risultato, Verstappen ha vinto davanti all’inglese e la Ferrari ha concluso al terzo posto con Leclerc con un distacco importante, calcolando anche gli ultimi 12 giri di gara, perché il bilancio avrebbe potuto essere più pesante.

FERRARI PERDE LA BUSSOLA E LE GOMME

E per la Ferrari, meglio aprire una parentesi a parte, visto i disastri capitati a Sainz. Lo spagnolo è rimasto al box per 12 secondi senza una gomma, sparita come accadde a Irvine nel 1999 in Germania, poi ha subito una penalizzazione dopo un altro pit stop in regime di safety car ostacolando Alonso e infine una bandiera gialla con sorpasso a Perez nel momento in cui Bottas era fermo in mezzo alla pista.

FERRARI GIACCA E CRAVATTA, MANCA ALTRO…

Mattia Binotto ha parlato di sfortuna: va bene difendere la squadra, va bene tutto, ma ci sono delle situazioni in cui ammettere che qualcosa non va sarebbe il minimo sindacale. “Nel 2020 eravamo nudi, adesso siamo in giacca e cravatta” ha detto. Vero, rispetto al 2020 la situazione è nettamente superiore. Però oltre a giacca e cravatta, sarebbe meglio almeno mettersi i pantaloni…

MISTERO TSUNODA E HAMILTON…

In ogni caso, la gara è stata noiosa per tre quarti, salvo animarsi con i pit stop e alcuni strani episodi. Tipo Tsunoda che si ferma, si slaccia le cinture e poi riesce a ripartire raggiungendo i box, dove lo rimandano in pista per riallacciargli tutto e vedere che pochi km dopo il giapponese si ferma del tutto, con la prima safety car. Oppure le strane decisioni Mercedes che hanno di fatto penalizzato Hamilton, che al mattino ha avuto una lunga conversazione sul motorhome della Red Bull, forse per farsi firmare un autografo da Verstappen.

GASLY ADDIO FAENZA

E Gasly che ha un piede fuori dalla Alpha Tauri e uno dentro l’Alpine in attesa di annunci e avvocati che lavorano per trovare una scappatoia. Un mondiale, quindi, sempre più nelle mani di Verstappen che “minaccia” di vincere anche Monza, e un dietro le quinte per niente tranquillo per molte squadre. Intanto in Olanda oltre 310 mila spettatori in tribuna, tutto esaurito e festa grande con una organizzazione curata nei dettagli. Domenica a Monza vedremo come andranno le cose, ma le premesse non sono delle migliori…

Condividi su: