F.1 GP EMILIA ROMAGNA Il Gp di St…Imola

DI HERIBERT STOHR

La pioggia stimola sempre gare nient’affatto noiose per cui gli amanti dello sbadiglio-tv-divano-F1 saranno zittiti.

Le prove ufficiali illudono, quest’anno, che le gare siano ben diverse dal solito grazie a distacchi minimi, ma poi……….in gara….

Dobbiamo prendere in considerazione il continuo peggioramento del tracciato di Imola che non favorisce un giro perfetto e lascia spazio ad improvvisazioni.

Infatti pronti via e il GP diventa una faccenda tra Lewis e Max e ciao Perez.  Prima curva e vediamo un Hamilton ottimista nel resistere ad un Verstappen mai in vena di favori.  L’inglese salta, non di gioia, sopra a tutti i panettoni (rimanenza natalizia) presenti al Tamburello rischiando di dipingere un murales. Non facciamo in tempo a godere di un Leclerc terzo grazie alle virgole che Perez aggiunge alla Variante A,l,t,a che Latifi, dopo un testa coda alle Acque Minerali (piove), riparte senza dare la precedenza a Mazepin che lo spedisce a muro sostenibile (green).

Safety car. Distacchi annullati. Le gomme si raffreddano, bisogna zigzagare. Perez sbanda alla Piratella, rientra, perde due posti, se li riprende ma viene giustamente penalizzato di 10 secondi. Schumacher davanti ai box fa zig, zag, zukkk!!!!  Muro insostenibile.

Riparte la gara e Sainz ci dimostra, per ben due volte, che la ghiaia del Santerno è compatta bene tanto che ci si può galleggiare surfando senza perdere posizione. Meditate al muretto box, ditelo per radio ai piloti.  15° giro e Gasly, che insieme al solo Ocon era partito con gomme full wet ma non aveva approfittato (come il francese) di cambiarle con le intermedie durante la safety, finalmente fa il pit stop tardivo.  Un buon Ricciardo 5° decide, da gentleman del Commonwealth, di farsi superare dal compagno Norris (dopo un convincente team radio) che va come una spia e gli fa bye bye.

Vettel fa un gran casino : si becca una penalità (dopo le due del Bahrein) e al 23° giro ha già 3 soste ai box sul groppone.  E’ il primo a montare le slick e i suoi colleghi ringraziano perché diventa, cronometricamente, un punto di riferimento per tutti.

Intanto Hamilton, che era a quasi 6 secondi da Verstappen, incomincia a rimontare terreno tanto da arrivargli molto vicino ma, 28° giro, l’olandese va ai box per le slick insieme a Sainz, Ricciardo, Gasly e Stroll.  Lewis sbaglia, doveva seguire subito Max ai box, fa un giro in più ma quando rientra in pista è a 5 secondi da Verstappen : tutto da rifare.  A questo punto tutti hanno le slick perché la linea ideale per la traiettoria è asciutta. Hammer riduce il distacco, pregustiamo un duello ravvicinato ma alla Tosa l’inglese, per superare dei doppiati, frena sul bagnato con poca prudenza e va dritto in ghiaia. Egli non imita Sainz, alla sua terza escursione, che aveva frenato anche sui sassolini con successo, per cui (ottimista, e due!) va verso la stradina asfaltata ma bacia il muro. Stop.

Trova la retro dopo un po’ ma non si fida della ghiaia e si ferma, probabilmente chiede aiuto al team, perde molto tempo, anziché girare il volante a dx fare retro, raddrizzare e ripartire, decide di girare il volante a sx, fare retromarcia in ghiaia a 234° facendo una manovra molto lunga, rimettersi in pista e ripartire. Perde un giro.

Gara finita? Ma no, siamo a StImola.  Russell non crede ai suoi occhi. E’ 9° , ha il DRS aperto, con la sua Williams è in scia alla Mercedes (!!!) di un Bottas lumacone (ricordate la Turchia?), è a 310Km all’ora, esce dalla scia per superarlo a dx proprio mentre il finlandese si sposta in diagonale proprio da quella parte. George, per evitare rischio contatto, va verso il bordo pista ma, quando la sua ruota posteriore tocca l’erba, si intraversa colpendo la Mercedes che diventa una stella a due punte. Crash spaventoso. Danni incalcolabili, piloti illesi. Russell scende in fretta e va dal finlandese per dirgli cose gentili e premurose tipo “Fuck you!!” , poi spunta dall’abitacolo un dito medio e per reazione giunge una sberla sul casco di Bottas.  Pista sbarrata dai detriti che sembra una manifestazione dei NO TAV.  Bandiera Rossa.  D’altronde siamo in Emilia Romagna.

Si riparte facendo il 34° giro dietro alla safety car, poi ci sarà la partenza lanciata.  Intanto Raikkonen fa testa coda , riparte e perde due posizioni, così Lewis da 9° si ritrova già 8° nel giro di lancio.   Via!  Leclerc 2° dorme di brutto, Max scompare e Norris supera il monegasco alla prima curva.  Sempre lì va in testa coda Tsunoda che si fa piccolo piccolo e riparte dal fondo.

39° giro Perez sbaglia alla Villeneuve, va in ghiaia, riparte davanti alle Haas.  Al 40° Hamilton passa Stroll.  Al 42° passa Ricciardo. Al 50° passa Sainz.  Al 54° passa Leclerc.  Al 61° passa Norris.  63° e ultimo giro.  Vettel si ritira.  Mazepin va in testa coda, altrimenti ci saremmo arrabbiati.  Verstappen vince ma Hamilton , facendo il giro più veloce, per un punto rimane in testa al mondiale.  Gran 3° Norris poi Leclerc, Sainz, Ricciardo, Stroll, Gasly, Raikkonen, Ocon, Alonso fuori dai punti, Perez, Tsunoda, Giovinazzi sfortunatissimo per aver raccolto visiera a strappo infilatasi nella presa d’aria freni con conseguente sosta per rimozione, Vettel classificato lo stesso, Mick Schumacher, Mazepin.

Sarei curioso di sapere, nel dopo gara, in che modo Toto Wolff sia riuscito a far da paciere tra Bottas e Russell rimasti sulle loro distanti posizioni in merito all’accaduto.

Smettiamola di parlare di bla bla inutili sui limiti della pista coi tempi cancellati; questo è il regolamento, i piloti ne sono consapevoli e devono adeguarsi.  Oggi poi tutti sono stati fortunati compreso Verstappen per cui il silenzio è d’uopo o d’orlo.

Ora tocca a me stimolare e fare arrabbiare gli appassionati.

Il circuito del Santerno piace a moltissimi piloti di tutte le categorie ma non è adatto ad un GP di F1.  I motivi.

Il paddock non rispecchia le esigenze del circus, troppo piccolo e stretto.  Purtroppo non si può spostare il fiume, dall’altro lato bisognerebbe buttare giù tutto e rifare completamente la zona del traguardo. Impossibile farlo.

La corsia box è troppo lunga, non ne esiste una così, inoltre in fondo alla stessa non c’è lo spazio per provare le partenze.  L’uscita box è pericolosa e da fastidio alle auto che sopraggiungono.  In certi punti i muri sono molto vicini ed è facile fare danni, lo abbiamo visto.  I rettilinei che ci sono o sono troppo corti o sono storti (curvilinei), per cui è molto difficile sorpassare chi ti sta davanti anche se va più piano di un secondo e mezzo data la conformazione del tracciato.  Per lo stesso motivo, nelle prove, un auto che va piano da molto fastidio ad un auto nel giro veloce che sta sopraggiungendo.

Per il resto stimola l’appetito.  A tavola !

Heribert Stohr

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