F.1 GP EMILIA ROMAGNA Come trovarsi in autodromo in un GP a porte chiuse senza saperlo…

TESTO E FOTO DI GIUSEPPE MAGNI

Il tramonto alla staccata della Tosa vista dall’interno del circuito di Imola

Prega per me…” Diceva così il messaggio dell’amico Marco, che, dopo la cocente delusione della chiusura dell’Autodromo di Imola al pubblico, in occasione del Gran Premio dell’Emilia Romagna di Formula 1, aveva scoperto una incredibile opportunità di assistervi lo stesso dal vivo, in maniera assolutamente legale, ed in osservanza di tutte le misure di sicurezza disposte dalle autorità per questo infausto periodo. Fatto sta che le preghiere sono arrivate al destinatario ed hanno avuto benevolo, accondiscendente ascolto, dato che, non solo l’amico Marco, ma anche chi scrive, ed altri pochissimi amici, hanno avuto la concreta possibilità di recarsi a Imola per vedere il Gran Premio da bordo pista, in una proprietà privata, dotati di regolari pass.

Non ci speravamo più. Negli ultimi giorni la situazione pandemica è drammaticamente peggiorata e bene hanno fatto le autorità ad inasprire le misure anti pandemia, compresa la chiusura al pubblico dell’Autodromo imolese. Per un appassionato, però, di quella razza che non riesce proprio a rimanere sul divano quando c’è un Gran Premio da vedere, l’inasprimento delle misure è stata davvero un brutto colpo, tanto più che è avvenuta veramente poche ore prima della partenza. Marco, però, ha continuato a sognare e a sperare.

UN AGRITURISMO HA APERTO LE PORTE DEL…PARADISO

A pensare come fare, a cercare. E, alla fine, ha avuto esaudite le sue preghiere… Non ci si poteva credere! Ancora durante il viaggio di avvicinamento, cercavo di non pensarci, mi davo i pizzicotti per verificare se fossi sveglio. E poi, figurati se il sogno si avvererà! Ci sarà di sicuro qualche intoppo, qualche imprevisto, qualche improvvisa difficoltà… Invece niente! Siamo giunti a destinazione ed il Signor Antonio aveva già predisposto ogni cosa, pass, vitto, alloggio e, l’indomani, postazione! Un sogno ad occhi aperti, una commozione senza eguali…


Eccoci dunque sulla pista, un tempo teatro del Gran Premio di San Marino di F.1. Emozioni a non finire da subito, batticuore a mille, lacrime… lacrime calde e dolcissime, alla vista dei primi passaggi dei missili terra terra che sono diventati i bolidi di Formula 1 di oggi. L’ingresso della variante avviene a tutta velocità, con un sobbalzo appena accennato sul cordolo interno, che scatena subito un florilegio di scintille sotto le monoposto all’atto del fulmineo atterraggio. Le Alpha Tauri sono quelle che fiammeggiano di più. Max Verstappen si vede scappare il posteriore della sua RedBull in uscita variante.

DALLA STANZA SI SEGUE TUTTA L’AZIONE IN PISTA

In un decimo di secondo la riprende con una frustata sul volante, istintiva, fulminea, efficace. La belva capisce che il domatore ha polso e attributi da vendere, sì ammansisce subito e si rimette docilmente nelle sapienti mani e nell’anima del fuoriclasse olandese. Uno spettacolo ammaliante, rilucente bellezza da corse primordiali, selvagge, ruggenti. Nella variante, niente track limit, ma sana, vecchia, cara ghiaia, di quelle che fanno stare in riga tutti quanti, belve velocissime e piloti grintosi come mai. Le libere del mattino van via in un attimo. La giornata è piacevolmente calda. Se non fosse per una certa umidità, si potrebbe pensare di essere nel periodo classico di svolgimento del Gran Premio di Formula 1 da queste parti, fine aprile, inizio maggio…

Per impedire la visione della pista, nella notte fra sabato e domenica sono spuntate le…barriere

Queste monoposto della massima categoria automobilistica sono le più veloci della storia della disciplina, è incredibile quanto possano essere veloci ed assolutamente attaccate al suolo nella percorrenza delle curve. Uno spettacolo, lo spettacolo più bello al mondo, per antonomasia. La giornata finisce con la micidiale stoccata di Valtteri Bottas, un campione vero, che ha messo la sua nera Mercedes AMG F1 davanti a tutti, soprattutto davanti a quella del fuoriclasse assoluto di questa epoca, quel Lewis Hamilton, mai apprezzato e celebrato quanto meriterebbe. Max Verstappen terzo e, subito dietro, Pierre Gasly, a testimoniare che le scintille che sprigionavano le Alpha Tauri in variante non erano affatto solo cinema…

La Ferrari solo settima, ma posso confermarvi che Charles Leclerc l’ha spinta costantemente a più non posso, nel tentativo di portarla più avanti possibile… Bravo, il monegasco: non ha mollato davvero niente. Un po’ come Marco, che non ha mollato mai. E ci ha portati qui…

Sabato c’erano assembramenti in alcuni tratti del circuito e domenica mattina una ordinanza ha vietato la circolazione pedonale

TROVARSI A BORDO PISTA SENZA UNA RAGIONE 

Non ho una spiegazione razionale, valida, sui motivi per i quali mi sono ritrovato qui, a bordo pista, a vedere un Gran Premio di Formula 1 che era stato giustamente inibito al pubblico per motivi sanitari. Non ho nemmeno una giustificazione plausibile da esibire a tutte le migliaia di altri appassionati che avrebbero voluto essere qui, al mio posto. Né, tantomeno, posso vantare meriti particolari che possano aver indotto qualcuno, da qualche parte, a decidere che io avessi dovuto essere presente a questo evento, nonostante tutto. Non so davvero perché. Mi sembra ancora di sognare, di vivere un’avventura meravigliosa, qui, accanto ai miei eroi, alle loro monoposto più veloci del mondo… Chiedo perdono a tutti di esserci, di godere legalmente, ma credo ingiustamente, di un privilegio incredibile e stupendo. Spero davvero con tutto il cuore che, molto presto, possa toccare anche a tutti voi esserci, gioire e commuoversi, smettere di preoccuparsi e di soffrire. E godere, dopo mesi così bui, di ore di massima felicità.

GIUSEPPE MAGNI

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