F.1 GP EIFEL Prove annullate per pioggia e nebbia

DILETTA COLOMBO PER AUTOMOTO.IT

Il grande protagonista del venerdì al Nürburgring è stato il maltempo. Più dell’annunciata pioggia – che è sì scesa, ma non in modo copioso – a sparigliare le carte in tavola ha pensato la nebbia. La scarsa visibilità nei dintorni della pista tedesca ha fatto sì che l’elicottero medico non potesse decollare. Senza il velivolo sanitario i piloti non possono scendere in pista: in caso di incidenti, non sarebbe possibile trasferire i feriti con rapidità grazie all’elisoccorso. E allora, a prescindere dalle precipitazioni, le FP1 non hanno avuto luogo. Un bello smacco per Mick Schumacher e Callum Ilott, i giovani della Ferrari Driver Academy che avrebbero dovuto debuttare in una sessione ufficiale con l’Alfa Romeo e la Haas. Per loro esordio rimandato, così come posticipata è stata l’attività in pista dei piloti titolari.

E la nebbia non ha allentato la morsa nemmeno per l’inizio delle FP2, dando vita ad un’atmosfera decisamente autunnale, tipica della Germania, dove solitamente si corre a luglio esattamente per evitare il tempo da lupi. Ma al Ring non c’è solo maltempo, ma pure molto freddo: delle condizioni cui le monoposto di F1 non sono per nulla abituate. Il nodo problematico è la gestione degli pneumatici, che già in fase di stoccaggio possono accusare crepe dovute alle basse temperature. E, una volta in pista, in queste condizioni è molto difficile portare le gomme nella finestra di utilizzo ottimale. Diretta conseguenza di questi problemi è la riduzione del grip meccanico. A questo si aggiunge un altro fattore: la pista, sporca e non gommata. Gli errori, insomma, sono dietro l’angolo.

Ma per sbagliare bisogna quantomeno scendere in pista, e i piloti oggi non l’hanno vista nemmeno con il binocolo. Dovrebbe andare meglio domani, visto che, previsioni alla mano, il meteo dovrebbe concedere una tregua. Le FP3 saranno sicuramente molto movimentate, visto che raccogliere dati al Nürburgring è fondamentale per i team. Perché la pista tedesca, su cui la F1 non corre dal 2013, è praticamente un territorio inesplorato. L’ultima volta in cui Circus approdò al Ring non erano ancora state introdotte le vetture ibride. Pirelli ha detto di aver lavorato alla gara tedesca come fa solitamente con i nuovi circuiti, e da un certo punto di vista sarà così per i team. In quest’ottica, si capisce come la perdita di 180 minuti di lavoro nella giornata di oggi possa essere una bella tegola per le scuderie in lizza.

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