F.1 GP BAHRAIN Occhio indiscreto del paddock in fila al Kebab

DI PAOLO CICCARONE PER AUTOMOTO.IT

SAKHIR – In due anni di pandemia in Bahrain è cambiato molto. L’isola artificiale davanti al quartiere Juffar si è allargata e nel frattempo è stata collegata all’aeroporto con una autostrada con tanto di ponte che scavalca il lago artificiale che è nato al centro del nuovo villaggio. Intanto fervono i lavori sul tratto che dal collegamento fra l’isola dell’aeroporto collega all’isola principale (il Bahrain è in realtà un piccolo arcipelago dalle dimensioni più o meno dell’isola d’Elba). L’aeroporto è stato tutto rinnovato con marmi bianchi e salette vip con negozi di alto livello ed è stato inaugurato solo l’anno scorso.

L’organizzazione, al solito, è perfetta per i media e il pubblico. Navette dall’aeroporto all’hotel convenzionato (un quattro stelle con colazione, trasporti, pranzo e cene comprese a 90 euro tutto incluso con navetta per e dal circuito…), accoglienza rapida e senza fronzoli. In pista le prime novità. Non solo auto, per dire, ma anche altro. All’ingresso dell’autodromo, ad esempio, è comparso un canale che delimita una zona che era un parcheggio. Il laghetto improvvisato era pieno di anatre e piante lacustri, primo passo di un vero e proprio lago artificiale più ampio, proprio di fronte alla sede della McLaren stradale. In compenso la pista di kart, con curve sopraelevate, è diventata davvero molto bella (e infatti ospita da tempo gare internazionali). Ovviamente tutti venduti i biglietti per la gara di domenica (al massimo 45 mila spettatori) con la fan zone con tanto di ruota panoramica e chioschetti per i bambini.

SAFETY CAR PIU’ VELOCE

La nuova Mercedes GT Safety Car soddisfa Bernd Maylander perché è più divertente e veloce della precedente. In Bahrain sono 5 secondi in meno rispetto alla vecchia e secondo il pilota tedesco se ci fossero gomme slick da corsa e assetto vero, sarebbe almeno 10 secondi più veloce. In termini di paragone, la safety car attuale è più lenta di una F.3 di una decina di secondi. Il miglior crono registrato il giovedì in prove libere è stato di 2’08 ma non è un tempo da…gara. Ovvero “Durante il GP dobbiamo mantenere una andatura tranquilla e quindi non tiriamo al massimo” ha detto Maylander.

VAN DER MERWE DALLA MEDICAL ALLA LOGISTICA

Alan Van Der Merwe non è più il pilota della Medical Car. Il suo rifiuto a vaccinarsi, come richiesto dalle norme FIA, gli ha precluso l’ingresso in vari Paesi e il suo posto è stato preso da Correja che lo sostituirà al volante della vettura medica. Ma Van Der Merwe è caduto… in piedi, visto che ha aperto una società che si occupa della logistica di tutto il personale FIA ai GP, per cui lavora ancora e ha un futuro garantito con una struttura elastica e col vantaggio di conoscere bene le problematiche del circus.

PADDOCK CON BOLLA O QUASI

Il paddock del Bahrain comincia ad essere quello di una volta, almeno stando ai primi riscontri. Le mascherine non sono più obbligatorie nel paddock ma solo nelle aeree dei team che consentono l’accesso dei giornalisti e degli ospiti. Ma ci sono eccezioni, come Ferrari e Alpha Tauri che obbligano il personale all’uso della mascherina anche nel paddock, seguendo protocolli di sicurezza molto rigidi, così come gli uomini della Brembo che vanno a controllare da un box all’altro. Per accedere ai box di questi team è necessaria avere una autorizzazione mentre in altri, vedi McLaren o Red Bull (con Adrian Newey che nel paddock indossa la mascherina) gli addetti ai lavori (non i giornalisti) possono accedere senza particolari problemi.

HERBIE BLASH BARBUTO E…CAZZUTO

Si è rivisto anche nei box Herbie Blash in supporto al nuovo direttore di gara. Il buon vecchio Herbie, che aveva lasciato la F.1 qualche anno fa, è coadiuvato da un’altra vecchia conoscenza come Collins, che era il numero 2 del compianto Charlie Whiting e che era andato in pensione a Montecarlo l’anno scorso. Dopo la fuoriuscita di Michael Masi e il ritorno di Blash, è stato richiamato anche un altro conoscitore del circus e delle sue tematiche nascoste. “Mi sono fatto crescere la barba così sembro più cattivo” ha scherzato Herbie Blash.

TUTTI IN FILA PER IL KEBAB

Nel paddock è stata allestita una postazione per la somministrazione del kebab locale. File di meccanici (specialmente Alpine) in attesa del panino farcito, mentre di fronte c’è un distributore di bibite bio locali. Una al sapore di basilico e menta, propinata come dissetante, in realtà è risultata abbastanza indigesta e vomitevole. Il resto della gamma non ha riscosso grande successo ma è stata apprezzata la buona volontà. Decisamente meglio la distribuzione di caffè e dolci locali ad alto contenuto calorico.

STAMPA IN BOLLA PRANZO

L’unica bolla che ha riscosso grande successo è stata quella riservata alla stampa e al personale F.1, dove si poteva mangiare da due ricchi buffet con tanto di camerieri in guanti e protezioni per la somministrazione del cibo. Altissimo livello al solito e bolla da fantascienza per servire in sicurezza. La sala stampa era abbastanza piena per questa prima gara dell’anno ma fotografi e giornalisti sono stati accorpati nella stessa struttura invece che separati come al solito. Segno che mancava molta gente come in passato.

POCA STAMPA, SIAMO ITALIANI…

E infatti, nonostante le convenzioni con gli organizzatori, i costi relativamente bassi per la trasferta (3 notti a 270 euro più il volo, meno che a Imola, dove si va con hotel a 250 euro a notte e pranzi, cene e trasferte a parte…) mancavano alcuni pezzi importanti dell’informazione italiana. A parte gli inviati di Sky, Repubblica, La Stampa, Autosprint, Corriere della Sera e Motorsport.com (oltre a noi) il resto della stampa tricolore è rimasta a casa. Brutto segno davvero…

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