F.1 GP AUSTRIA C’è a chi piace il format con la gara sprint al sabato ecco perché

TESTO E FOTO DI GIUSEPPE MAGNI

Sabato, metà giornata. Piove. Normalmente dovrebbero disputarsi le prove libere 3. Le qualifiche sono previste sull’asciutto. Sulle tribune e nel prato un florilegio di impermeabili multicolori, ombrelli, cellophane di fortuna è tutto quanto possa servire per ripararsi dalla pioggia. Parte l’ora di prove libere, ma nessuno dei protagonisti mette fuori il naso dal box. Dopo 20 minuti qualcuno comincia a spazientirsi, si ode qualche fischio.

Alla mezz’ora una macchina di un team di secondo piano fa un giro, molto lento, per capire le condizioni della pista. Rientra subito. Dopo 40 minuti altri 2 giri lenti, da parte di altre 2 monoposto e nulla più. Ma questo sabato no. Questo sabato si va con il nuovo format: se sabato a metà giornata piove, bisogna comunque disputare la sessione della Sprint Shootout, una qualifica breve, dove bisogna che tutti entrino subito con il coltello tra i denti e diano tutto, per la gioia e l’emozione di chi è venuto a vederli.

Le regole sulla disponibilità degli pneumatici sono forse farraginose e un po’ da rivedere, ma come format è adrenalina pura, una sessione di qualifica sul viscido è un piatto ricchissimo, un valore aggiunto veramente importante e gustoso, per chi è venuto in pista e vuole godersi lo spettacolo. Immagino che l’accordo trovato all’interno della Formula One Commission, formato da ben 26 elementi, da Liberty Media, a tutti i rappresentanti dei team, agli organizzatori, non sia stato facile da trovare e qualcosa, a livello regolamentare, vada ancora migliorato, ma sinceramente lo week end di gara programmato in questo modo è davvero godibilissimo, crea attesa e fermento sin dal sabato mattina presto, sia per le mini qualifiche che per la Sprint Race del pomeriggio.

Che sarà forse troppo corta, ma ha comunque offerto grandi duelli, sia fra compagni di squadra, con Max Verstappen e Checo Perez a suonarsele sull’asfalto viscido fin dalla curva 1, sia un poco più indietro, dove Piastri, Leclerc e Ocon hanno offertolotta senza esclusione di colpi. E che dire dell’immenso Hulkenberg, partito davanti e resistito fin che ha potuto con la sua splendida Haas? Gara corta ma avvincente, intensa, non si riusciva a staccare gli occhi dalla pista. Un sabato piovigginoso e plumbeo, normalmente ridotto a una sessione di qualifica, talvolta anche giustamente posticipata, in condizioni di pioggia intensa, si è trasformato in un giorno a sé stante di spettacolo vero, completo, con tutti i protagonisti in pista a misurarsi con le condizioni meteo, oltre che con gli avversari, consentendo agli spettatori di godersi, in un solo giorno, la emozionante, immediata successione di qualifica e gara, come se fosse un intero weekend.

Credo davvero che, sì, forse dovremo un po’ abituarci, forse qualche piccola regola andrebbe migliorata ma, oggettivamente, dovremmo avere ben poco di cui lamentarci, anzi! Ho visto parecchia gente andar via con il sorriso sulle labbra, ieri sera, soddisfatta dello spettacolo che aveva appena visto. Non tutti i cambiamenti vengono per nuocere, dunque. C’è onestamente da ringraziare la Formula One Commission per aver concepito e iniziato coraggiosamente a portare avanti la sua idea. E oggi sotto con la gara, altro giorno, altro spettacolo di emozioni, dove i protagonisti non si tireranno certo indietro, nonostante permangano ancora incertezze sulle condizioni meteo. Ma vedo già tanta gente avvicinarsi agli ingressi del circuito per prendere i posti migliori: che un altro giorno di emozioni abbia inizio!

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