F.1 ECCO LA ALPINE A521 La monoposto di Fernando Alonso

DILETTA COLOMBO PER AUTOMOTO.IT

Il grande giorno dell’Alpine è arrivato. Il nuovo capitolo della storia del team che fino all’anno scorso si chiamava Renault comincia ufficialmente oggi, con la presentazione della A521, la monoposto di Fernando Alonso ed Esteban Ocon per la stagione 2021 di Formula 1. Già dalla sigla, che riprende quella dei modelli di serie di Alpine, si capisce la volontà di mettere al centro il marchio francese, il cui passato è intriso di quella passione per il motorsport che anima la scuderia di F1. È il disegno voluto da Luca De Meo, CEO del gruppo Renault, e, ancor prima, grandissimo estimatore delle corse. Ha voluto riposizionare con attenzione i brand, dando risalto ad Alpine.

E ha anche voluto portare una figura di primo piano nel panorama del motorsport, Davide Brivio, all’interno del team. Brivio, in arrivo da Suzuki, sarà racing director della scuderia. Un ruolo molto delicato, in cui l’intelligenza intuitiva mostrata dal manager italiano nelle sue esperienze pregresse sarà fondamentale. Sia per poter interpretare al meglio i complessi equilibri politici che costituiscono le fondamenta della F1, che per gestire le risorse interne. A cominciare da quel Fernando Alonso che da sempre, con il suo carattere deciso ed esigente, è croce e delizia dei team che hanno la fortuna di potersi avvalere dei suoi servigi.

Voglio conoscere bene i piloti, capire di cosa hanno bisogno per mostrare il massimo potenziale – racconta Brivio -. Alonso è uno dei piloti più grandi che abbia incontrato, sarà concentratissimo per fare bene. Esteban è molto giovane e veloce, era molto vicino a Daniel a fine 2020. Ora è meno autocritico e più concentrato sui dettagli. Fernando e Esteban possono imparare l’uno dall’altro. E stiamo lavorando anche sui giovani piloti, perché non solo sono il futuro del team, ma anche il presente, visto che contribuiscono con il simulatore. I piloti non devono solo pensare a se stessi, ma a tutto il team. La stessa cosa vale in MotoGP, anche se sono curioso di scoprire le differenze con la F1“.

De Meo non ha avuto paura di attingere risorse da altri ambiti, concretizzando un passaggio MotoGP-F1 che non si vedeva da molto tempo. Merito della stima che De Meo nutre per Brivio dai tempi in cui il primo, in qualità di responsabile marketing di Fiat, gestiva la partnership con Yamaha, team in cui militava il secondo. Brivio porterà italianità in un team la cui identità francese torna in primo piano, grazie alla livrea, vestita dei colori della bandiera transalpina e di quella inglese – a simboleggiare Viry-Châtillon e Enstone, le due anime del team – declinati su una base blu metallizzata – tipica di Alpine – per un colpo d’occhio interessante. Così come francese è pure il giovane Esteban Ocon, che a 24 anni si appresta a cominciare una stagione decisiva. Con un compagno di squadra come Alonso, o la va o la spacca. Lo dimostrano, in sensi diametralmente opposti, i casi di Stoffel Vandoorne e Lewis Hamilton.

E Alonso è il grande assente della presentazione dell’Alpine. Fernando è rimasto in Svizzera, dove è bloccato dopo l’incidente in bicicletta a Lugano. Le restrizioni ai viaggi causa COVID-19 lo hanno fermato. Non si può dire lo stesso della rottura della mascella rimediata nello schianto, visto che Fernando, dopo un’operazione per ricomporre la frattura e qualche giorno di riposo, ha ripreso con la grinta di sempre la preparazione in vista del grande ritorno in F1 dopo due anni di assenza. La posta in gioco, d’altronde, è alta. L’Alpine nel 2021 sarà parte del compatto manipolo di centro classifica, pronto a dare spettacolo per il terzo posto nel mondiale costruttori. Ma nel 2022 si punta al mondiale: parola del due volte campione del mondo. Che non vediamo l’ora di rivedere in pista.

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