Contromano: La FIA e le regole astruse da rivedere

RODOLFO INTELISANO

 

GP Arabia Saudita ed ennesima figuraccia della FIA.

Alonso penalizzato no, penalizzato si, penalizzato no. Un regolamento contorto, astruso, bizantino, 63 articoli, 10 appendici, ogni articolo 6,7 commi aggiuntivi. Nemmeno l’ultimo degli azzeccagarbugli sarebbe stato capace di concepire un delirio simile. E poi ovviamente avvengono gli equivoci: Alonso penalizzato di altri 10” perché ha scontato la penalità di 5” (vogliamo parlare tra parentesi anche di quella? Due cm più a sinistra, che vantaggio ne avrà mai tratto?) facendo il pit stop in regime di Safety Car.

La trovavo una delle tante norme assurde, perché, pensavo, se la regola è che quando effettui il pit stop devi scontare la penalità, allora un’altra regola avrebbe dovuto prevedere il divieto di effettuare il pit stop in regime di safety car per chi ha una sanzione da scontare, altrimenti delle due l’una: o ti becchi un’altra penalità perché non hai scontato la penalità precedente con il pit stop o ti becchi la penalità perché l’hai scontata con un pit stop in regime di Safety Car. Secondo me accortisi del corto circuito creato, sempre a causa di un regolamento folle, allora i commissari hanno pensato di inventarsi la violazione del divieto per i meccanici di toccare la macchina prima dello scadere dei secondi di penalità, perché era stata alzata sui cavalletti.

Peccato che Aston Martin ha dimostrato, prove alla mano, che questo era avvenuto regolarmente in passato senza che fosse stata applicata alcuna sanzione. Alla ennesima figuraccia la FIA allora non ha trovato di meglio che replicare con l’ennesimo chiarimento che, come al solito, statene pur certi, non chiarirà un bel nulla e darà luogo a nuove possibili interpretazioni. Questo regolamento è da buttare in quel posto, non so che razza di avvocati lo abbiano concepito, probabilmente, anzi sicuramente non è opera di avvocati, se è opera di avvocati è opera di chi di corse non capisce nulla.

Io e miei colleghi preparati sull’argomento potremmo riscrivere un regolamento chiaro, semplice, che non uccida lo spettacolo, siamo disponibili! Un regolamento che non richieda ai commissari ore per prendere una decisione se applicare una sanzione o meno, perché, diciamocelo dai, non ci capiscono più niente nemmeno loro. Non deve più accadere che chi va sul podio dopo venga squalificato, che immagine si da all’appassionato? Fate una regola che i commissari devono decidere la sanzione entro dieci minuti, non di più, dal fatto contestato, cosa però difficile se devi spulciare 64 articoli e centinaia di commi.

Poi è ovvio c’ è sempre spazio per un reclamo di un concorrente ma questo é un altro discorso e ci sono già i termini entro cui deve essere presentato(entro trenta minuti dalla pubblicazione della classifica provvisoria) , anche se, anche su questo, l’anno scorso si è creato un equivoco e l’ennesima incertezza (ricordate? Reclamo Haas contro Alpine, Austin 2022, guarda caso di mezzo c’era ancora Alonso). E veniamo all’altra figuraccia, o pagliacciata, lascio al lettore decidere: l’ingresso della Safety Car per il ritiro di Stroll che aveva portato correttamente la vettura in zona sicura, assolutamente non a rischio, nessuna vettura uscendo di pista avrebbe potuto finire lì.

La giustificazione, che finisce con il dimostrare per l’ennesima volta pressapochismo, impreparazione e incompetenza è stata che la vettura impediva l’uscita dei mezzi di soccorso…ma come? Crei delle aree dove il pilota è chiamato a fermare la vettura per motivi di sicurezza (aree pure segnalate) e poi non prevedi lo spazio per l’uscita dei mezzi di soccorso se una vettura si parcheggia lì? In ogni caso invece di far uscire la Safety Car, bandiere gialle e commissari chiamati a spostare la macchina rapidamente e basta anche con questi commissari inetti che si guardano intorno e non sanno cosa fare e aspettano istruzioni della direzione gara anche per grattarsi la testa, dove sono i commissari di Monza, Imola, Silverstone?

La verità è che la Safety Car viene chiamata in causa per creare uno spettacolo artificioso ma è ingiusta e antisportiva nei confronti di tutti quei piloti che si sono dannati per costruirsi un vantaggio, va bene sugli ovali, non sui circuiti. La full yellow zone è la soluzione corretta a mio parere: tutti a limitatore e i distacchi restano invariati se tutti sono costretti a tenere la stessa velocità e non venitemi a dire che non si può fare, visto che la telemetria della direzione gara controlla la velocità dei piloti in ogni settore e impone certe medie non appena il pilota incontra il cartello della SC, esposto dai commissari.

Liberty Media vuole lo spettacolo, il fatto è che tutte queste norme contorte e assurde, il loro continuo accumularsi, le spiegazioni, i chiarimenti, il continuo ricorso alla tecnologia per la loro applicazione (manca solo che se un pilota alza un mignolo in corsa la telemetria lo noti…a proposito che sanzione potremmo applicare? 5 o 10 secondi? Ma no lasciamolo a discrezione dei commissari, non sia mai che ci sia una uniformità di giudizio) uccidono lo spettacolo. Altro tema scottante, quello della uniformità di giudizio.

Tanti piloti sono stati sanzionati per aver solo sfiorato con una ruota la riga bianca in uscita dalla pit lane, a Monaco, su reclamo della Ferrari contro Red Bull, la regola è diventata che devi oltrepassare con tutta la ruota la riga, non basta più toccarla. Scommettiamo che se qualche Peones, non Red Bull o un altro team di punta, Ferrari esclusa ovviamente, tocca la riga bianca in futuro si tornerà alla vecchia regola?

E certo non mancheranno le fantasiose argomentazioni per giustificare la decisione. Gli appassionati veri vorrebbero un sport con poche regole chiare che crea spettacolo, non uno spettacolo creato ad arte con regole contorte che alla fine si avvitano su se stesse, camuffato da sport. Ci pensi Liberty Media e prenda in mano anche la questione regolamentare perché di questa FIA pasticciona, grossolana e incoerente non se ne può più.

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