L’ALPINE A424 PROSEGUE LO SVILUPPO IN ARAGONA

Comunicato RENAULT GROUP

 

  • Alpine prosegue il programma di sviluppo della sua hypercar, l’A424, con un’altra sessione di test di 2 giorni sul Circuito Motorland nella regione di Aragona, in Spagna
  • I due piloti, Nicolas Lapierre e Matthieu Vaxiviere, hanno percorso 1.500 km con guide brevi e lunghe in doppio stint, da cui hanno tratto molti insegnamenti.
  • In questa seconda fase, è stato soprattutto possibile lavorare sulla comprensione e sulla messa a punto dei sistemi nonché sull’aerodinamica dell’auto.
  • Si tratta di una fase importante per lo sviluppo dell’A424, in previsione dell’omologazione che si avvicina sempre di più.
  • Il prossimo step sarà tra sole due settimane a Jerez, dal 17 al 19 ottobre, prima di passare alla prima sessione di endurance, sempre al Motorland, il 14, 15 e 16 novembre.

 

Facendo tesoro di quanto appreso nei primi test estivi svolti sul Circuito Paul Ricard, i team Alpine e Signatech hanno lavorato sugli ulteriori sviluppi dell’A424, mettendo a punto il software definitivo per la gestione dell’auto.

Tutte queste novità sono state testate, prima, con giorni di lavoro al simulatore e, poi, dal vero sul Circuito di Lurcy-Lévis, dove sono stati percorsi in totale 780 km in due giorni di pre-test. Oltre a queste convalide, i test hanno permesso di lavorare sui settaggi di sistemi come l’impianto frenante, il differenziale e tanti altri elementi indispensabili. Una buona preparazione nell’ottica di ottimizzare la sessione di Aragona.

 

Mercoledì scorso, l’Alpine A424 ha iniziato una nuova sessione di sviluppo al Motorland, con un intenso programma di lavoro distribuito su due giorni. Scanditi da guide brevi e lunghe, i giri effettuati in pista e il feedback dei piloti sull’auto hanno fornito agli ingegneri preziosi dati e informazioni.

Già il primo giorno, Nicolas Lapierre ha percorso nel pomeriggio 758 km, in due stint di trentasei giri, consentendo ai team di lavorare su vari elementi dell’auto, in particolare, sull’altezza della carrozzeria, per ottimizzare l’aerodinamica.

L’obiettivo delle guide più lunghe, in doppio stint, era soprattutto quello di permettere di capire la resistenza degli pneumatici Michelin WEC 2024 e il comportamento termico sotto il cofano. Invece, le guide più brevi hanno consentito di regolare l’equilibrio aerodinamico, ma anche la distribuzione delle masse e il funzionamento del sistema ibrido.

I team hanno anche potuto sfruttare queste due giornate di test per iniziare un lavoro più di dettaglio sul set-up meccanico.

L’Alpine A424 tornerà in pista a Jerez dal 17 al 19 ottobre, per un’altra sessione di messa a punto, prima della prima sessione di endurance, fissata per metà novembre, mentre la scadenza dell’omologazione si avvicina a grandi passi! Ma prima, l’A424 andrà a Viry-Châtillon per consentire agli ingegneri di continuare a perfezionare le cosiddette “fasi di garage”, tra cui il fire-up, e ad analizzare i componenti elettrici ed elettronici.

Bruno Famin, Direttore di Alpine Motorsports: «Il lavoro dei vari team coinvolti nel progetto dell’A424 continua a progredire. Si sta creando una vera e propria osmosi tra i vari soggetti coinvolti ed è davvero piacevole. Sono stati due giorni intensi. Ormai ci siamo lasciati alle spalle tutte le fasi di rodaggio e siamo entrati nel vivo della questione in Aragona, con la messa a punto di diversi sistemi dell’auto e il lavoro sull’aerodinamica. Stiamo procedendo nella giusta direzione, ma siamo solo all’inizio della storia e c’è ancora tantissimo da fare, in tutti i campi. Restiamo concetrati sulle prossime fasi, in particolare, sulla prima sessione di endurance e la preparazione dell’omologazione.»

Philippe Sinault, Team Principal di Alpine Endurance Team: «I test sono andati bene. I punti positivi riscontrati sul Circuito Paul Ricard sono stati riconfermati al Motorland. L’auto ha continuato a mostrare un comportamento sano. Ė stata una tappa fondamentale del programma in quanto, dopo aver svolto i compiti connessi al rodaggio, abbiamo cominciato a far funzionare tutti gli elementi dell’auto mettendoli insieme: sistema ibrido, motore e telaio.

Matthieu e Nico hanno effettuato una serie di guide per un totale di oltre 1.500 km, a volte persino con doppi stint, senza problemi di affidabilità, per cui il tutto è stato piuttosto soddisfacente e costruttivo. In questa fase, abbiamo potuto veramente cominciare a svolgere il nostro ruolo operativo, in particolare con la comprensione dell’auto e la messa a punto dei settaggi. Si vede chiaramente che c’è un buon rapporto lavorativo e questo favorisce il confronto per la grande sfida che ci aspetta. Abbiamo ancora tanto lavoro da fare, ma siamo sulla buona strada.»

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