FRIJNS EREDE DI ABT IN AUDI?

testo e foto MARCO FERRERO

 

Senza ritornare sulle circostanze che hanno generato il divorzio tra l’Audi ed il suo pilota Daniel Abt, la logica domanda che ora viene spontaneo porsi è chi sarà il pilota ufficiale della casa tedesca in vista della prossima stagione, dando per scontato che le squadre sin d’ora stiano affilando le armi in vista di quanto avverrà nella “stagione sette” della serie.

Con un campionato, quello del prossimo anno, che attribuirà titoli iridati, con tutto quello che questo rappresenterà, la necessità della casa di Ingolstadt è quella di disporre di un secondo top driver da affiancare a Lucas Di Grassi, uno già esperto della categoria e capace da subito di vincere e di portare al team punti preziosi, fronteggiando alla pari l’attuale strapotere di DS Techettah, che con Jean Eric Vergne e Antonio Felix Da Costa, oltre che con un’organizzazione quasi perfetta, è il team principe della categoria.

 

un attimo l’attuale situazione della Formula E, posto che sia difficile immaginare un pilota che arrivi da altre serie e risulti subito determinante, andando anche un po’ per esclusione tutti gli indizi portano al nome di Robin Frijns, attuale alfiere della Envision, scuderia, si consenta il termine, “satellite” dell’Audi, in quanto ne utilizza la stessa piattaforma tecnica, e con la quale per ovvie ragioni i legami sono più che stretti.
Nel caso di specie non si andrebbero a generare frizioni con un team avversario, aspetto diplomaticamente non indifferente, e si potrebbe tesaurizzare da subito l’esperienza acquisita dal pilota con lo stesso tipo di tecnologia.

l ventottenne pilota olandese è in assoluto uno dei più veloci della categoria, sicuramente il più aggressivo e quello con più “fame” di vittorie, e che, particolare non irrilevante, ha un debito con la sorte per quanto relativo allo scorso campionato, il profilo giusto per formare con Di Grassi una coppia straordinaria e capace di puntare alla vittoria sia individuale che come team.

 

L’unico dubbio, ma questo sarebbe problema di Mc Nish, Team Principal Audi, la gestione dell’equilibrio del rapporto di Frijns con Di Grassi, campione 2017 della serie, pilota di grande personalità e, nella sua riservatezza, di carattere vincente, “dominante” e tutt’altro che remissivo, esattamente come l’olandese… nulla di impossibile comunque, considerato come anche la coppia di DS Techeetah presenti lo stesso tipo di problematica (ed in effetti a Santiago del Cile qualche scintilla c’è stata)…

In tale contesto per quanto riguarda Envision da attendersi, a meno che Abt non venga “ripescato” dal team, e non ci sarebbe da stupirsi considerato come il tedesco sia comunque un più che buon pilota, un possibile tourbillon di cambiamenti a catena di sedili o qualche sorpresa, tipo Alexander Sims, che in BMW ha in Maximilian Gunther il suo peggior incubo, o qualche pilota di buoni trascorsi che ha provato le vetture elettriche, tipo Daniel Juncadella, piuttosto che qualche pilota che ha già corso in precedenti edizioni e che possa inserirsi rapidamente in quello che è comunque ad oggi uno dei migliori team della serie.

In ogni caso non si dimentichi la premessa iniziale, quella che il prossimo anno il campionato attribuirà titoli iridati, per cui nessun top team potrà permettersi di limitarsi a far crescere un pilota di belle speranze od accontentarsi di risultati di secondo piano.

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