FORMULA E, VERSO L’ATTO FINALE

L’undicesima gara del Campionato del Mondo di Formula E, svoltasi in terreno elvetico a Berna, contrariamente a quello che è stato l’andamento di tutta la stagione ha segnato, nel suo risultato finale e per i conseguenti effetti sulla classifica, un’inversione di tendenza e, forse, una svolta a quello che potrebbe essere l’esito finale della serie 2018-2019. 

Grazie alla vittoria ottenuta, ed al contemporaneo “nulla di fatto” dei principali contendenti al titolo, il campione in carica Jean Eric Vergne ha posto una seria ipoteca alla riconquista del titolo, acquisendo un vantaggio che, se ancora non matematicamente decisivo, appare quanto meno rassicurante e tale da poter essere gestito senza troppo patemi d’animo; il francese infatti, già al termine di round 12, la prima delle due gare di New York, potrebbe laurearsi campione con una gara di anticipo. 

Il circuito di Berna era nuovo per tutti, in quanto ha rimpiazzato quello di Zurigo utilizzato lo scorso anno; un’apparizione peraltro “una tantum”, in quanto la tappa svizzera risulta essere stata cancellata dal calendario del campionato del prossimo anno. Un tracciato, rispetto ad altri, molto veloce, che presentava svariati allunghi interessanti soprattutto in vista delle successive “staccate” nelle quali tentare sorpassi, che poteva esaltare le doti di guida dei piloti ed i mezzi più performanti.
L’altra faccia della medaglia era rappresentata dalla strettezza della carreggiata, che di certo non avrebbe facilitato diverse traiettorie ed anzi, come avvenuto, essere causa di incidenti e contatti tra le vetture. 

Pronti, via e la gara perde il suo primo protagonista; alla prima strettissima chicane Frijns viene toccato da dietro, l’olandese si gira e sbatte contro le protezioni ritirandosi; per tutta la gara un ottimo Evans, nuovamente decisamente “in palla” dopo la vittoria di Roma, attacca e cerca di superare Vergne partito al comando; per tutta il francese, con molto “mestiere”, non concede all’avversario traiettorie utili a perfezionare il sorpasso e chiude tutti i varchi tenendo la testa della gara dall’inizio alla fine. 

Dietro grande gara di Bird, alla fine ottimo quarto, che in un sorpasso d’altri tempi ha un contatto con Gunther ma riesce a guadagnare la posizione, ma soprattutto di Lotterer, che risale dall’ottava casella di partenza sino al quarto posto, prima che in sede di classifica finale venga penalizzato e retrocesso in quattordicesima piazza; ci si mette pure la pioggia a dare un po’ di “pepe” alla gara, senza tuttavia creare problemi ai protagonisti. All’arrivo Vergne precede Evans di un soffio e Buemi, che strappa il terzo gradino del podio.

 

 
Dietro i primi tre, i piazzamenti a punti vedono classificati, nell’ordine, Sam Bird, Maximilian Gunther, Daniel Abt, Alex Lynn, Felipe Massa, Lucas Di Grassi e Stoffel Vandoorne; dando uno sguardo alle classifiche, in quella piloti Vergne con 130 punti allunga su Di Grassi con 98 ed Evans con 87, che almeno matematicamente possono ancora aspirare alla vittoria finale, più staccati, ed ormai fuori dai giochi per il titolo, Lotterer con 86, Da Costa con 82 e Frijns con 81. 

Un po’ più chiara la classifica a squadre, che vede la DS Teechetah al comando con 216 punti davanti ad Audi con 173, Envision Virgin con 150 e una Nissan in crescendo in quarta piazza con 139 ma impossibilitata a giocarsi chances per il titolo; a scanso di sorprese Teechetah dovrebbe assicurarsi il titolo, con la sola Audi ancora matematicamente in gioco
L’appuntamento è per il weekend del 13-14 luglio, dove questa bella ed equilibrata stagione di Formula E incoronerà il suo campione.

Foto archivio della gara di Montecarlo

Condividi su: