LO SPETTACOLO DEL FERRARI CHALLENGE A MONZA

Testo e foto MARCO FERRERO

 

Chi lo ha seguito dal vivo può confermarlo, il Ferrari Challenge è uno spettacolo, sia per il fascino che il solo nome si porta appresso, sia per la coreografia, sobria ma “importante” che contorna l’evento, sia per quanto le vetture ed I piloti in pista sono in grado di esprimere; riguardo a questo ultimo punto, ovviamente, lo spettacolo si declina, come facilmente immaginabile, in funzione del circuito e delle sue caratteristiche.

Nel caso di Monza, vi sono alcuni passaggi altamente spettacolari che, specialmente dalla posizione di bordo pista, non possono non attirare l’attenzione: al termine dei lunghi rettilinei, dove si raggiungono velocità di oltre 280 km./h, le violente frenate rendono I dischi dei freni incandescenti, generando un effetto visivo, specie nella penombra verso sera, assolutamente affascinante.

Un altro punto ad elevato contenuto spettacolare riguarda I cordoli delle chicanes, sia quella, più stretta, della prima variante, ma anche quelle della seconda variante o della variante Ascari, più veloci; tutti I piloti, nessuno escluso, nel tentativo di guadagnare preziosi centesimi di secondo, aggrediscono I cordoli, con l’effetto di far “rimbalzare” le vetture verso l’alto.

Un altro passaggio decisamente spettacolare, per chi ha come il vostro cronista ha il modo di vivere l’evento a bordo pista, è quello del passaggio alla parabolica, dove un paio di feritoie consentono di ammirare il passaggio delle vetture a non più di 4-5 metri dalla posizione in cui si è, laddove I piloti più veloci tendono a “tagliare” la traiettoria passando sui cordoli.

Come poi non apprezzare I momenti, camminando per la pit lane, prima dell’ingresso delle vetture in pista, dove si possono cogliere I momenti di concentrazione od I febbrili preparativi prima delle prove o delle gare; momenti che consentono di valorizzare una fase meno “dinamica” dell’evento ma altrettanto importante e spettacolare, nel quale si può apprezzare quel “lavoro oscuro” quanto prezioso che avviene dietro le quinte e nascosto ai più.

Per non parlare poi dei sorpassi, che a Monza avvengono in “staccata”, rigorosamente a dischi dei freni incandescenti, passando, nel caso della prima variante, da 280 a 50 km./h e dalla settima alla prima marcia, una scarica di adrenalina per piloti e per chi assiste, laddove qualche metro in più o in meno risulta determinante per la buona riuscita o meno della manovra.

Ultimo elemento di “spettacolo”, in quanto immancabile e foriero di emozioni e di colpi di scena, quello degli inevitabili contatti o degli incidenti (che grazie alla robustezza dei mezzi si concludono sempre senza conseguenza alcuna per I piloti), momenti talora determinanti ai fini del risultato della gara, momenti indiscutibilmente parte degli sport motoristici, momenti le cui dinamiche evidenziano come ogni momento di un evento sportivo sia legato anche a fattori di rischio.

Stante come l’evento di Monza del Ferrari Challenge Europe si sia forzatamente svolto a porte chiuse, senza che il pubblico potesse accedere alle tribune, si propone una carrellata di immagini di quanto l’evento ha saputo offrire, per condividere con gli appassionati quei momenti che hanno reso la tappa di Monza, come sempre, uno spettacolo.

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