HISTORIC “ORIGINALE”

Testo e foto MARCO FERRERO

 

Presso l’autodromo internazionale toscano del Mugello, che a livello di prestigio e di importanza se la “gioca” assolutamente alla pari con gli altri, parimenti prestigiosi e storici, di Imola, intitolato ad Enzo e Dino Ferrari, e di Monza, che quest’anno celebra il proprio centenario, si è svolto il “Mugello Historic”, prestigiosa kermesse che Peter Auto, rinomata organizzazione specializzata in eventi motoristici vintage di alto livello, ha regalato ancora una volta agli appassionati italiani.

Un evento, giusto ricordarlo, i cui numeri crescono di anno in anno (dai 220 partecipanti del 2017 si è ormai superata abbondantemente la soglia dei 300 iscritti, e che attestano sia la professionalità degli organizzatori, sia il crescente interesse da parte dei fortunati possessori di auto sportive storiche, che in tal modo hanno l’opportunità di far ritornare i loro “gioielli” su quelle piste che in passato avevano visto i loro trionfi, sia la curiosità che attrae un numero sempre maggiore di appassionati sulle tribune.

Otto categorie di vetture in pista, veramente di tutto per tutti i gusti; come facilmente immaginabile, ovvio che l’attenzione di ciascuno si sia maggiormente focalizzata su quelle vetture per le quali si era dedicata la propria passione sportiva, lasciando andare la memoria “a ruota libera” sui ricordi anche di decine di anni prima.

A livello di gradimento, per chi ha qualche anno (e qualche capello bianco) in più, le vetture più ammirate, sia in pista che nei paddock, risultavano i prototipi e le gran turismo che hanno corso in pista, tra la fine degli anni ’60 ed i primi anni ’70, in serie quali il Campionato Mondiale Prototipi, l’Euromarche 2000, l’Interserie od altri simili di quel periodo; Ford GT40, Porsche 917, Ferrari 512S, Alfa 33, anche nelle loro versioni “coda lunga” per Le Mans, allora impegnate in gare tanto diverse tra loro, quali la 1.000 chilometri di Monza, le 24 ore di Le Mans o Daytona, la 12 ore di Sebring, la Targa Florio, le “perle” attorno alle quali gli appassionati ed i loro ricordi si sono affollate.

I “palati più fini” si dividono invece sulle vetture più “datate”, quelle che riportano a tempi più pionieristici dell’automobilismo sportivo, ad un’epoca nella quale era il pilota a fare la differenza ed a dominare con sapienza e sensibilità potenze magari non stratosferiche di di gestione quanto meno problematica, stante come assetti, freni e sospensioni non godessero delle attuali sofisticazioni tecnologiche ed elettroniche.

Volendo idealmente fermarsi per un attimo nel passato, un pensiero istantaneo riporta alla memoria come tutte queste vetture, perlomeno sino al 1975, anno nel quale le televisione a colori iniziò a divenire un elemento impresciobndibile della nostra vita, si potevano ammirare in azione sul “piccolo schermo” solamente in bianco e nero; un pensiero che, altrettanto inevitabilmente, riporta alla mente episodi, vittorie, duelli e quant’altro di quel periodo che ciascuno di noi ha serbato indelebilmente nella propria memoria.

Ovviamente escluse da questa considerazione le vetture degli anni ’80 e successivi, nel “Mugello Classic” rappresentate mirabilmente dalle classi “ENDURANCE RACING LEGENDS” e “GROUP C RACING”, che meriterebbero un capitolo a se stante, vuoi per la loro evoluzione stilistica, vuoi per quella tecnica, che ne avevano fatto bolidi capaci di potenze e di prestazioni da sogno.

Volendo dare un piccolo contributo alla nostalgia (la “nostalgia canaglia” di una canzone di tanti anni fa), quale migliore opportunità di regalare una piccola carrellata di immagini in “originale”, in bianco e nero, in tale presentazione inglobando anche le vetture più “recenti” che potevano già essere ammirate nel oro splendore cromatico? Già, perché in quel periodo, come abbiamo poc’anzi ricordato dimenticato, le trasmissioni televisive erano ancora per lo più in bianco e nero, perlomeno per la maggior parte delle persone.

Giusto, almeno per un momento, ridare a quel tempo la sua originalità, per rendere ancora più forti ed incisive quelle immagini quasi “pionieristiche” di vetture che, anche dopo decenni, nulla hanno perso del loro fascino.

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