FERRARI CHALLENGE, POSTICIPATE LE FINALI MONDIALI

Testo e foto MARCO FERRERO

 

E’ di ieri sera il comunicato dell’Ufficio Stampa della Ferrari con il quale è stato ufficializzato il rinvio, ma sarebbe forse il caso, anche se gli organizzatori del Challenge ci hanno abituato a dei veri e propri miracoli, di parlare di annullamento, stante come non si riesca ad individuare nel breve una data utile, delle Finali Mondiali del Challenge Ferrari, che avrebbero dovuto aver luogo il prossimo fine settimana, dal 5 al 8 novembre, sul Circuito “Marco Simoncelli” di Misano Adriatico.

Il comunicato inviato ai media che avevano richiesto l’accredito recita testualmente “La nuova ondata di contagi da COVID-19 che si sta purtroppo diffondendo in tutta Europa e le restrizioni applicate dalle autorità nazionali per lo spostamento delle persone hanno portato Ferrari alla decisione di posticipare le Finali Mondiali, programmate originariamente dal 5 al 8 novembre sul circuito di Finali Mondiali.

Ferrari, che sin dall’inizio dell’emergenza ha messo al primo posto la salute e la sicurezza dei piloti, clienti, lavoratori e partner, ha preso questa decisione per tutelare tutte le persone che avrebbero partecipato all’evento.

Le Finali Mondiali saranno riprogrammate non appena la situazione sanitaria lo permetterà per poter celebrare le Attività Sportive del Cavallino Rampante assieme ai propri clienti e tifosi”.

Al di la delle sempre equilibrate e misurate dichiarazioni dell’Ufficio Stampa, volendo andare un pochino oltre, e magari leggere tra le righe, non si può esimersi dall’esprimere come, certamente oltre alla nuova ondata dei contagi da COVID-19, valutando la situazione nel suo insieme si possano individuare anche altre concause che potrebbero aver portato a questa dolorosa decisione.

A parere del vostro cronista non può certo non aver in qualche modo influito la decisione, sulla quale stendere un pietoso velo ed appellarsi alla facoltà di non commentare, che ha di fatto reso impossibile a piloti, team ed addetti ai lavori, magari giunti già da mercoledì sulla riviera romagnola, trovare dopo le 18,00 qualche luogo di ristoro aperto ed accessibile, il che avrebbe generato quanto meno pesanti disagi.

Non è poi utopico ipotizzare come, stanti i limiti e le restrizioni che più o meno tutte le nazioni stanno applicando, avrebbero potuto occorrere numerose defezioni, soprattutto dai paesi extra europei, il che avrebbe impattato significativamente non solo sulla gara valida per il titolo iridato ma anche su tutto il programma dell’evento (non si dimentichi che in concomitanza si sarebbe disputato l’ultimo atto delle serie continentali, che avrebbero potuto risultare “deserte” o quasi).

Ultimo punto, forse più marginale, l’evento si sarebbe forzatamente disputato “a porte chiuse” senza pubblico, quell’elemento che rappresenta un “must” nei desiderata degli organizzatori del Challenge e che ha sempre fatto da cornice alle passate edizioni delle Finali Mondiali, e sul quale, possiamo esserne certi conoscendo un pochino l’ambiente, si stava cercando di lavorare affinché lo stesso potesse accedere alle tribune del circuito.

Stanti tutte le premesse e le concause, evidenti od ipotizzabili, giusta, intelligente ed opportuna la decisione di rinviare quello che rappresenta l’evento più importante dell’anno per questo Trofeo monomarca; da parte nostra l’auspicio che la situazione si normalizzi e che presto si possa assistere a questo evento.

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