WORLD FINALS CHALLENGE FERRARI: I CAMPIONI 2018

 

Le Finali Mondiali del Challenge Ferrari, svoltesi sul “tempio della velocità” di Monza lo scorso weekend, hanno nominato i nuovi campioni, piloti che hanno superato, oltre al numeroso e qualificato lotto di avversari, anche le insidie di un meteo che ha flagellato da giovedì a sabato l’autodromo brianzolo, lasciando, finalmente, un po’ di tregua la domenica, quando si sono svolte le gare decisive.

 

Gare che hanno evidenziato alcuni elementi di interesse sportivo: innanzitutto la giovanissima età di due dei campioni (21 anni sia per Fabienne Wohlwend che per Nicklas Nielsen), ed il fatto che in tre podi su quattro si è vista una rappresentante femminile (oltre alla già citata Wohlwend, anche il secondo posto di Agata Smolka ed il terzo di Manuela Gostner). Giusto rendere merito ai protagonisti 2018 con una piccola analisi di quella che è stata la loro stagione sportiva evidenziando il percorso che li ha portati al loro più importante, almeno per ora, risultato agonistico.

 

 

COPPA SHELL AM – Ingvar MATTSSON: il pilota svedese, terzo nel Challenge Europa, ha evidenziato una stagione solida e costante, nella quale ha raccolto numerosi risultati positivi; di certo il pilota che meglio di ogni altro ha saputo adattare la propria vettura ed il proprio stile di guida alle condizioni meteo, passando da qualche difficoltà delle qualifiche sino a sfoderare una gara tatticamente intelligente che lo ha portato alla vittoria.

 

COPPA SHELL – Christophe HURNI: il più “vecchio” dei campioni, con I suoi 56 anni, ha coronato con una gara perfetta una stagione che lo ha visto vincitore anche del Challenge continentale. Il driver svizzero ha messo sul piatto tutta la propria esperienza e maturità, un pilota sornione ed intelligente capace di approfittare di ogni minimo errore dei suoi avversari, nonché a stare lontano da tutti quei “corpo a corpo” nei quali molti altri sono invece caduti.

 

COPPA PIRELLI AM – Fabienne WOHLWEND: la giovanissima pilota del Liechtenstein non è una sorpresa assoluta, avendo già vinto alcune gare in questi due anni; notevole la maturità con la quale ha gestito prove e gara, nella quale ben si è guardata dall’incorrere in eccessi di esuberanza ed evitando situazioni dove un errore avrebbe compromesso tutto. Una più che probabile protagonista anche in futuro.

 

COPPA PIRELLI – Nicklas NIELSEN: il Trofeo più importante è andato a questo giovane fenomeno danese, trionfatore anche nel Challenge Europa, velocissimo, grintoso, intelligente e freddo, un pilota al quale non è difficile pronosticare un futuro radioso in serie più importanti; quel che impressiona vedendolo guidare è la maturità con la quale gestisce le situazioni, e la professionalità che già manifesta nel rapporto con il suo team.

 

Agata “Agi” SMOLKA: la bella ragazza polacca, quest’anno al debutto, in una stagione altalenante tra buone prestazioni e qualche delusione, ha evidenziato una crescita costante ed ha mostrato la sua “fame” di risultati con carattere e determinazione, nonché una doppia personalità; allegra e simpatica nei paddock, aggressiva e combattente in pista (partita 5^ in finale ha recuperato sino al 2^ posto anche con un paio di sorpassi decisamente “cattivi”).

 

Manuela GOSTNER: “l’allieva” di Giorgio Sernagiotto, pilota ufficiale della serie ELMS, ha coronato come meglio non poteva una stagione in crescendo che l’ha vista vittoriosa nell’ultimo appuntamento continentale; al suo sesto anno ha

saputo capitalizzare l’esperienza acquisita con un risultato forse inatteso, ma sicuramente fortemente cercato e meritato.

 

 

 

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