World Endurance Championship Primo e terzo posto per le Ferrari alla 6 Ore del COTA

· In classe GTE-Pro Pier Guidi e Calado battono pure la sfortuna e nonostante una foratura nel finale conquistano la seconda vittoria stagionale sulla #51
· Davide Rigon e Sam Bird vedono la loro strategia vanificata dalla Safety Car ma chiudono comunque terzi. Ferrari nettamente in vetta tra i Costruttori

 

Austin, 16 settembre 2017 – Nella 6 Ore del Circuit Of The Americas (COTA), sesto appuntamento del FIA World Endurance Championship, la Ferrari ha ottenuto la terza vittoria stagionale con James Calado e Alessandro Pier Guidi sulla 488 GTE numero 51 eil terzo posto con Davide Rigon e Sam Bird. Nonostante il risultato molto positivo, si  è trattato di una gara molto difficile, con i due equipaggi Ferrari che hanno dovuto ricostruire il vantaggio a metà gara, dopo una neutralizzazione con Safety Car, e poi hanno dovuto gestire le gomme con grande attenzione. Nel finale la 51 ha pure forato ma è riuscita comunque a conquistare il successo. Doppio podio anche in classe GTE Am con la 488 GTE numero 61 di Clearwater Racing seconda, con Weng Sun Mok, Matt Griffin e Keita Sawa, e la vettura numero 54 del team Spirit Of Race terza con Francesco Castellacci, Miguel Molina e Thomas Flohr.

 

GTE-Pro. Nella classe GTE-Pro la gara è stata difficile e complessa fin dal via, quando Davide Rigon non è riuscito a tenere il comando della corsa vedendosi costretto a lasciare la prima posizione all’Aston Martin numero 95 di Nicki Thiim e Marco Sorensen. Nella seconda parte dello stint, nonostante una velocità di punta superiore, la Ferrari 488 ha iniziato ad avvicinarsi alla vettura di testa. Calado, sulla vettura numero 51, ha superato il compagno di team e si è lanciato all’inseguimento dell’Aston Martin passandola poco prima del pit stop. A quel punto sulle due Ferrari si è deciso di differenziare la strategia scegliendo per la vettura di Rigon gomme dure. La scelta non sarebbe stata troppo penalizzante se non fosse stato per la Safety Car che è stata chiamata in causa a metà gara per poter procedere alle riparazioni delle barriere alla curva 11 dopo l’uscita della Porsche di Mike Wainwright. La vettura di sicurezza ha invece vaporizzato il vantaggio delle Ferrari sulla Porsche numero 92 e l’Aston Martin 95(rispettivamente 37 secondi per l’auto 51 e 20 per la 71). Al restart Calado ha rapidamente riguadagnato la testa della corsa mentre sulla vettura 71 si è deciso di cambiare strategia abbandonando le gomme dure e provando a concludere la corsa con due ore spinte al massimo. La Ferrari di Sam Bird è rientrata in pista in sesta posizione ed è stata in grado di recuperare fino alla terza piazza finale grazie a un doppio stint grintosissimo del pilota britannico che nel finale ha dovuto gestire gomme al limite della consunzione. Per la vettura numero 51 sembrava invece tutto definito. Dopo l’ultimo pitstop c’erano 36 secondi di vantaggio sulla Porsche numero 92 ma a quattro giri dalla fine una foratura ha rischiato di far svanire una vittoria meritatissima. Alessandro Pier Guidi è rientrato ai box girando velocissimo nonostante il problema e i ragazzi del box AFCorse sono stati perfetti nel sostituire la gomma. Il pilota italiano è così riuscito a uscire proprio davanti alla Porsche gestendo un vantaggio minimo fino alla bandiera a scacchi.

 

GTE-Am. Nella classe GTE-Am la gara delle due Ferrari 488 GTE ha portato in dote un secondo e un terzo posto anche se rimane l’amaro in bocca per una vittoria che il team Clearwater Racing avrebbe potuto cogliere meritatamente. Weng Sun Mok, Matt Griffine Keita Sawa erano infatti riusciti a guadagnare quasi 40 secondi sull’Aston Martin di Paul Dalla Lana, Pedro Lamy e Mathias Lauda. La neutralizzazione provocata dall’ingresso della Safety Car ha invece vanificato tutto il lavoro della prima parte di gara facendo ripartire tutto da capo e permettendo ai rivali di conquistare il successo. Alla fine Griffin, Sawa e Mok si sono dovuti accontentare del secondo posto. Corsa inizialmente esaltante per la vettura numero 54 del team Spirit Of Race affidata a Thomas Flohr, Miguel Molina e Francesco Castellacci che poi però è stata condizionata da un minuto di stop&go per aver rifornito finché la Safety Car era in pista. La 488 GTEdel team svizzero ha comunque chiuso al terzo posto. Il successo assoluto è andato alla Porsche di Timo Bernhard, Earl Bamber e Brendon Hartley.

 

Campionati. Il risultato della 6 Ore del COTA lancia la Ferrari in classifica costruttori che ora guida con 203 punti contro i 163 della Ford e i 162 dell’Aston Martin. Riaperto anche il discorso relativo al campionato Piloti con Andy Priaulx ed Harry Tincknell (Ford)sempre in testa con 102 punti mentre Rigon è a 95,5 con Bird, Calado e Pier Guidi a 95.Prossima gara il 15 ottobre, la 6 Ore del Fuji, in Giappone.

 

Dichiarazioni post gara

 

Antonello Coletta, responsabile Attività Sportive GT: “Questa è una giornata da ricordare perché abbiamo conquistato la prima vittoria ad Austin, una pista sulla quale avevamo sempre faticato. Eravamo partiti benissimo con entrambe le vetture e la doppietta sembrava possibile, ma l’ingresso della Safety Car a metà gara ha azzerato il grande vantaggio fino a quel momento accumulato. Purtroppo i più penalizzati in quella fase sono stati Davide e Sam che hanno perso 20 secondi che sono costati il secondo posto sul podio. A undici minuti dal termine il colpo di scena finale con la foratura della vettura 51, in quel momento saldamente in testa, che ci ha costretto a ricominciare da capo un’altra volta. Pier Guidi è stato bravissimo nel giro di rientro, il resto lo hanno fatto i meccanici di AF Corse capaci di un lavoro impeccabile con cui lo hanno rimandato con tre decimi di vantaggio sulla Porsche. I 41 punti conquistati questo weekend (grazie anche alla pole position) ci permettono di guidare la classifica Costruttori con 40 lunghezze di vantaggio sulla Ford e 41 sulla Aston Martin. Anche il campionato Piloti è aperto per entrambi gli equipaggi e andiamo al Fuji convinti di poter fare bene anche là. Complimenti anche a Clearwater Racing e Spirit Of Race che hanno ottenuto entrambi il podio con le loro 488 GTE. Senza la Safety Car probabilmente avremmo potuto festeggiare un successo anche in quella classe”.

 

James Calado, pilota Ferrari #51, vincitore GTE-Pro: “Che giornata! Abbiamo conquistato una vittoria su una pista che non ci era mai stata amica ma che fatica!Siamo partiti alla grande, in avvio sono stato in grado di recuperare una posizione e da subito la 488 GTE si è dimostrata superiore alle altre vetture. Poi la Safety Car ha bruciato il vantaggio che avevamo conquistato e abbiamo dovuto ricominciare. Ci siamo riusciti e quando nel finale Ale ha forato stavo per mettermi a piangere. Quando invece ho visto che eravamo ancora in testa il cuore mi è balzato fuori dal petto per l’emozione… Questa è una giornata da ricordare”.

 

Alessandro Pier Guidi, pilota Ferrari #51, vincitore GTE-Pro: “Oggi possiamo dire che siamo stati più forti anche della sfortuna e delle avversità! Dopo qualifiche non perfette,in cui però avevamo lavorato soprattutto in prospettiva gara, siamo stati da subito i più veloci. Poi la Safety Car ha vanificato il nostro vantaggio, ma siamo riusciti a ricostruirlo con una strategia perfetta. Alla fine ci si è messa anche la foratura… A quel punto dovevo decidere se rientrare in sicurezza e dire addio alla vittoria o se spingere comunque e provare a rischiare per il primo posto. Ho scelto questa strada e quando ho visto che all’uscita dei box mi sono detto che avrei dato fino all’ultima goccia di sangue per tenermi dietro quella Porsche. Sono contentissimo per me, James, la Ferrari e tutti i nostri tifosi”.

 

Davide Rigon, pilota Ferrari #71, 3° GTE-Pro: “Non possiamo essere soddisfatti della gara di oggi. La strategia che abbiamo adottata non si è rivelata la migliore, anche a causa dell’ingresso della Safety Car che ha vanificato il vantaggio che avevamo conquistato su tutti i rivali degli altri costruttori. Ci teniamo stretti i punti anche se, dopo le qualifiche e considerando il potenziale della vettura, avremmo potuto ambire a fare ancora meglio”.

 

Sam Bird, pilota Ferrari #71, 3° GTE-Pro: “Abbiamo dato il massimo ma non è bastato per vincere. Un pilota gareggia per questo, per raggiungere il primo posto, e quando non lo centra non può essere completamente soddisfatto. Partendo dalla pole position avremmo voluto il primo posto e invece ci dobbiamo accontentare del terzo. Di positivo c’è il vantaggio della Ferrari nella classifica Costruttori, consolidato, e il fatto che per il campionato Piloti è ancora tutto aperto. Ci vediamo al Fuji più agguerriti che mai”.

 

 

 

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